Visitatori in 24 ore: 8’667
1571 persone sono online
Lettori online: 1571
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’348Autori attivi: 7’477
Gli ultimi 5 iscritti: ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio - Antonio Ivor Boatti |
_
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
|
omissam
Le 393 poesie di omissam
|
Io esco.
Ora son mansueto
m'accoccolo
al respiro lieve
della beatitudine ordinata
stendo pensieri
sul selciato agre
dell'accoglienza di me...
le strade mie
asfalti naviganti
son percorribili
anche dai tir nefasti
dei dolori ulceranti
i miei
leggi
|
|
|
|
Non ti sta mai bene niente...
un rantolo sciatto
quasi un saluto
e non eri più di questi cieli.
Timarì,
quasi sognante,
guarda la madre color ghiaccio
vorrebbe sfiorarla
ma ha terrore
che lei si levi
e urli non sei come voglio!
leggi
|
|
|
|
Sono un uomo lunare.
Cammino lento
dormo quel tanto che non basta
mi osservo intorno
giro sull'asse ardito del pensiero.
Libero.
Giudico poco
lascio il freddo fuori
svolgo azioni collaterali
al bisogno di esserci...
mangio radente
quel poco
leggi
|
|
|
|
Mi rivesto in fretta.
Il mattino ha la bionda in bocca
mani artiche
coscequatoriali
supina sull'ultimo caldo
mi osserva
calma
studia i movimenti miei anchilosati
accende una frattura tra me e il mondo sovrastante
ritroso
le fiammifero un
leggi
|
|
|
|
Il mio corpo conforme al tuo.
Sorrisi stanchi
di quelli che non so aprire
che non so conservare
vorrei farti gelati di me
puro gusto caramello
panna smontata
sugli occhi tuoi
così aperti da non bestemmiare mai...
vorrei regalarti
i miei
leggi
|
|
|
|
Il saldo
tratto rosso...
funi luccicose
adombrano il mio sentire
io
funereo cimelio
mi strappo gli artifici
leggi
|
|
|
|
Minuscolo ceralaccato.
Il primo abbraccio il mio
tremavo...
occhi di castagno brunito
mossette d'acrobata andino
gambe da similpredone...
papà
il latino proprio non mi entra.
Ti ricordo, nuovamente
con quello zaino mastodonte
sguardo
leggi
|
|
|
|
Han gli occhi colorati d'arcobaleno.
Canditi speziati
le donne che amano
si truccano lente
facendo smorfie da birbante
colliminano i loro desideri
con le tue speranze
argomentano di noi
mai di loro
vestono d'organza madreperlata
sorridono
le
leggi
|
|
|
|
Non rammento il tuo viso.
Ma so che è spinoso
fiero
esposto al vento astioso del tempo.
Talvolta,
meriggi inquinati,
mi sviene la tua bocca.
La scorgo
incatramata al mio stupore
pronunciare il mio nome
con la frequenza attonita dei
leggi
|
|
|
|
Rimbalzano.
Da angosce strutturanti
dalle loro infinite stesure fuorvianti
dissesti inquinanti
moine da colabrodo
sicuri di sè
al punto di non accorgersi
che il resto esiste.
Persiste.
Insiste.
Da un lato all'altro
egocentrico
leggi
|
|
|
|
Sabato, ieri.
Ascolto il richiamo dei miei patimenti
bevendo birra scaduta
dall'altra parte della sponda.
Ululano nella mente i tuoi fianchi
aratri spaziosi
dove la speme vitale trova rifugio
le tue bocche da saccheggiare
il tremolioscuro dei
leggi
|
|
|
|
Pavese riderebbe di me...
i sigur lancinano qualche decimo più in la
la mia corona vacilla
pannello solare
dei miei strapazzi da ortolano estinto
neanche Rousseau lenisce
i sensi occulti dei miei rari pentimenti
Kant poi,
mie ragioni
leggi
|
|
|
|
Mi frequenti poco.
Muoio di parole non dette
di fatti che non piovono mai
nuvole che scoppiano
in stati di allerta perniciosi.
Sai anche,
nei momenti fertili,
che so essere friabile
facilmente deglutibile
occhi spalancati al nuovo
porte aperte
leggi
|
|
|
|
Sei camici candidi intorno alle sue vene.
Marcolino è uno scricciolo buono
a cinque anni
le sue reni,
così piccoli preziosi,
ammattirono insieme.
Ha occhi di mare
trasparenti
se scruti bene
puoi mirarci dentro la sua anima.
Sorride
leggi
|
|
|
|
Bevo latte blu.
Sai che risate
giuro
sono stato anche normale.
Al limite estremo della coscienza
(mai di zeno)
sul bordo chiaroscuro
di chi resta a galla pragmaticamente
eticamente
ma non ero io
un altro me travestente
così pallido
da
leggi
|
|
|
|
La saliva non basta mai.
Uomo algebricamente imperfetto, parla.
Parla,
le parole non bastano mai,
parla il delatore
sussurra appena
lambisce contorni dell'anima
senza mai intravederla
con la paura d'incontrarla.
Uomo impersonale
amministra
leggi
|
|
|
|
|
Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a omissam.
E quanti ne ho visti di baci d'addio...
portami via.
Da queste mie insolvenze
dalle fatali flatulenze
di questo io sconnesso
dalle brutture del mio ego scomposto
dall'incestuoso me sopra me...
conducimi alle tue vie
alle arterie del viver
leggi
|
|
|
|
Spudoratamente solo.
Finalmente in un mondo tutto mio
in questa sera gelatinosa
m'immergo di me.
Mari senza tempeste
piedi mai morti
(ora so che dire)
mani che accavallano pensieri sciolti...
io,
solo io.
Niente pergamene occulte
tram senza
leggi
|
|
|
|
Sembra ancora postuma...
il giorno arrembante
cartina plastificante
moriva da solo
lei,
così sola,
tra l'erba e il mattino
finge dormire senza respirare...
scomposta
in una posa burattina
lividinvisibili
soverchia gli sguardi stanchi di
leggi
|
|
|
|
Trasognano la vita.
Non la vivono.
Geppetti inconcludenti
s'accostano ai marciapiedi del vivere
con la noncuranza di chi sa.
Deliziano platee d'incostanti persuasioni
certi che fuggire sia meglio di andare...
cambiali scadute
mobili
leggi
|
|
|
|
Deciso domani.
Stasera faccio a pugni.
Non serve poi molto
una buona dose di cattiveria repressa
faccia molesta
una Roma trafugata
dintorni campodefiori
il tragicomico gioco è fatto!
Ho voglia di prenderle
echimosi varie
evidenti
volto
leggi
|
|
|
|
Dicono che copulo bene...
demiurgo infrastrutturato
depongo il mio seme in ampolle a perdere.
Denotato di cultura longilinea
so apparir d'incanto
incantesimo sfruttato
in ogni angolo occluso
nei sobborghi infrattati dello scibile umano
io vi son!
leggi
|
|
|
|
Applicabili al concetto.
Donne dallo sfascino ineccepibile
navigano in anfratti di se
cosparse dal sapore lieve del non essere.
Appaiono erculee
dalle idee inchiodate
dai sospiri gementi
algebricamente perfette
dalle ali spioventi
dagli spigoli
leggi
|
|
|
|
Io sono qui.
E sono vivente.
Non estinto
ottenebrato nel crogiulo sognante
della melanconia latente
mi sbatto contro un muro triangolante
abuso del mio potere
facoltà lancinante di pensare.
So per vissuto
che ho il potere,
(così
leggi
|
|
|
|
Osservo.
Inamidato mai liso
il mio scorrere piramidale
verso il migliore dei saturni possibili...
voglio viver lesto.
Vorrei sopravvivere meglio
senza incauti ottimismi
scevro da presupposti
ardui da immaginare
facili da
leggi
|
|
|
|
Curiosity veleggia su Marte.
Io sto qua
tra un lembo indefinito
e la voglia di te.
L'approssimarsi della ragione
limita i confini delle mie paure...
assisto al mio sgomento
con l'aria postuma
di chi elemosina certezze
da incanalare nel reparto
leggi
|
|
|
|
Il mio sangue scorre.
Arterioso
brucia la mia scarna visibilità
venoso
s'incaglia lungo lo scalino del tempo...
cubi storti
frastagliano il mio lento vivere.
Potrò mai
un giovedì meridionale
aver ragione delle
leggi
|
|
|
|
Tutto accade
voltandosi dall'altro lato.
Perché lo vogliamo.
Ogni cosa genera noi
frammenti di vita
le cose
poi muoiono
per diritto inalienabile
la morte come futuro decifrabile...
perché dovrei fermarmi?
Ho facoltà di
leggi
|
|
|
|
Pensami disteso sui tuoi guai.
Affacciato alle peripezie del tuo vivere
che io possa contare le tue ore...
se vado
non vuol dire che non ti ami.
Continua il fraseggiare sull'amore
fallo con poche echimosi
che non faccia troppo male
e se,
tra
leggi
|
|
|
|
Fatale toccasse a me.
La tua assenza
ti rende onnipresente.
La scomparsa del tuo odore
norimberga le scarne capacità d'adattamento.
Me,
così fiero di esserlo,
pavimento il tuo sorriso
immaginandolo nuovo
attento a non
leggi
|
|
|
|
|
393 poesie trovate. In questa pagina dal n° 151 al n° 180.
|
|