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Maria Rita Scasciafratti
Le 161 poesie di Maria Rita Scasciafratti
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 | Cambi maschera
a cadenza regolare
indossando costumi
a volte variopinti
altri freddi e spenti
e tutto cambia con te
le genti
dalle sottili e volatili vesti
alle pesanti stoffe scozzesi
le corolle più resistenti
esplodono in colori
leggi

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 | Quando il seme
tocca la brulla terra
non è una fine
è un inizio
quando il cerchio dorato
scompare all'orizzonte
non è il declino
ma l'anteprima
di una nuova nascita
quando si lascia un sentiero
non è per
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 | Non quello che vedono gli occhi
c'è uno scenario che va oltre
in un'altra dimensione
non limitarti a guardare
osserva...
le meraviglie sono celate dalla quotidianità
dall'assuefazione
dalla non curanza
la maestosità di
leggi

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 | Ora no
è una conquista troppo grande
mi sono lasciata trasportare
dai fiumi in piena
sradicando detriti
sballottata dalla furia
mi sono imbattuta
in trappole asfissianti
fino allo stordimento totale
la furia impetuosa
ha tolto il
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 | La prima volta che ti vidi
fui rapita dal colore verde
di due iridi che racchiudono l'immenso
lambita da emozioni contigue
impacciata come un bimbo
dinanzi ad un gioco appena donato
come acqua cheta
mi limitavo a seguirti
flebile
come un
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Due finestre aperte nel tempo
fragore, turbinio, vortice
confusione, risa, urla, schiamazzi
uno... due... tre... Stella!
bang... bang...
aiuto lo sceriffo!
a terra
una campana disegnata col gesso
di lato
un pallone che frantuma i vetri di una
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 | Ehi
giovane mente!
nel pianeta delle incertezze
dell'abbandono
delle false illusioni
delle apparenze
delle parole vuote
non ti ritrovi
osservi stanco
come un automa errante
rifiuti le regole universali
dell'appartenenza
della
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 | Occorre una mente libera da schemi
una percezione metafisica
un'anima in grado di ergersi
al di sopra del caos terreno
colui che entra in questa percezione
l'avverte
la tocca
con essa si plasma
in un'unica fusione
il corpo si lascia
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 | Come un pesce imbrigliato nella rete
tento di divincolarmi
con forza impetuosa
con disperazione sovrumana
ma un vortice malsano
mi travolge
mi incatena
trascinandomi in fondo agli abissi
dove sono rilegati
tradizioni
idee
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 | Non so perché mi sono ritrovata qui
sò che un'attrazione fatale
mi ha guidata
un borgo medioevale
arroccato sulla roccia
sguardo ammaliato
che ripercorre epoche lontane
di maghi
streghe
riti magici
amuleti
antiche
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 Nel giardino rigoglioso
si ergono in simbiosi
colori
profumi
sapori
nutrimento per gli occhi
per l'olfatto
per il gusto
tutti richiedono accortezze
concime
amore
passione
rispondendo con uno scenario
degno della tavolozza di
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 | Pensavo bastasse
nascere una sola volta
quando il primo anelito
determina il primo vagito
non è così
come un fiore
che appassendo genera seme
scavando il suolo
flebilmente
stagione dopo stagione
si
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 | Torno ai miei 20 anni
voglia di vivere
di correre senza meta
di assaporare
gustare le gioie della vita
ma tutti i tuoi no
hanno spezzato le ali
i tuoi dinieghi
vere violenze dell'anima
veri soprusi
hanno demolito
reso fragile
negando la
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 Un fiume in piena
che travolge
spazza via
trascina detriti, fango, sterpaglie
attraversa oasi di pensieri
di speranze
di sogni
come sabbie mobili ingoia
reprimendo in fondo ad un pozzo silenzioso
e lì giacciono inermi
finché un
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 | Atmosfera metafisica
misteriosa
intrigante
che mi scuote come un elettroschock
e come se si aprisse un contatto
un'invisibile rete di comunicazione
anche il corpo reagisce
pervarso da mille aneliti vibranti
ed una forza misteriosa
immane
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 | A volte come fiume in piena
altre come rivolo tagliente
scendi a valle
seguendo il tuo letto naturale
in ogni tuo scorrere
trovi una causa
tormento
rabbia
delusione
gioia
condivisione
c'è sempre un senso
in ogni tuo
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Se tu mi dimentichi Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2011, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: 208 - € 11 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686214
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Maria Rita Scasciafratti.
 | Un mondo infinito racchiuso in una fiammella!
luce calda che mossa dal fievole vento
crea immagini smaniose
affievolendone i contorni
attraverso essa
colgo aneliti
maestranze di perfezione
l'ultimo raggio sotteso
apre all'iride uno scenario
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 | Chi sei tu
che vieni a turbare il mio sonno!
non appartieni al mio conoscere
non so collocarti
come scompaginante fonema
sembri essere e non essere
c'è una forza voluttuosa che mi trascina
afferri il mio volto
punti i tuoi occhi
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 | Tiepido crepuscolo rosaceo
adorni i miei pensieri come mantello
ti intravedo tra fronde piangenti
che lasciano cadere al suolo
lacrime corpulenti e colme di rimpianti
seduta su una panchina di fredda ruggine
aspetto il tuo calar
assaporando
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 | Un susseguirsi di pensieri
di desideri
che fin da piccoli si fanno spazio nella mente
crescono con noi
si evolvono
alcuni prendono forma
altri svaniscono
io che sono in grado di volare
mi districo a fatica
in questo immenso pianeta
mi
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 | Ora che non mi appartiene più la quotidianità
in me straripa la gioia di una quercia maestosa
la grandiosità di un manto di stelle
non scrivo per essere annoverata negli annali
ne per pergamene o medaglie
scrivo
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 | Eccoti dunque!
di nuovo torni a destare da un lungo sonno
un incalzare di eventi fortuiti
un cercarsi tra tanto smarrimento
ed ora...
mi piace quando i tuoi occhi silenti
scrutano... leggono in profondità
mi piace ascoltare il tuo
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 | Peregrinavo di continuo
in quel tratto di sentiero
e mai i miei occhi
si erano soffermati a posarsi
visione onirica di un quadro d'autore
che desta la noncuranza
mostranze di colori madreperlati
riverbero di perfezione
sfumature
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 | Immagine riflessa nello specchio
venata da mille ricordi
che appare sfaccettata e arsa
non uno ma cento frammenti
ed ognuno un anelito del passato
cento pezzi di un puzzle
che va ricomposto
destati dunque!
a riunire la flebile
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 | Seduto con un drink in mano
scruti in attesa di consensi
corpo statuario
pelle olivastra
muscoli pulsanti come battiti
occhi di ghiaccio
che penetrano come l'aratro nel terreno
ebbro di sete alllinei lo sguardo
mi avvicino e sfioro la pelle
un
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 | Cos'è stamattina
fai capolino nascosto fra cirri impetuosi
timido paventi qualche fascio
attendo come
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 | Troppo tempo sono rimasta immobile
inerme come bambola di ceramica
a piegarsi al volere
per troppo tempo
ho chinato la testa
stordito la mente
troppo tempo ad aspettare
impassibile a sopportare
tutto era racchiuso dentro
ma gli occhi non
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 | Un tempo non eri pensiero condiviso
la gente si guardava negli occhi
le emozioni si percepivano
come corde di un'arpa
a comporre melodia
l'acre odor del vino
lo scoppiettio dei carboni ardenti
facean da cornice
racchiudendo immagini
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 | Ricordi padre!
il tepore di un camino acceso
un calderone sulla brace
odore acre di fumo
un cerchio di persone d'altri tempi
racconti...
di streghe, lupi mannari, gesta di partigiani
abiti smessi
odore di sapone di marsiglia
pane appena
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 | Seduta sulla spiaggia
ascolto il frangersi delle onde
mi lascio accarezzare dalla brezza
so che arriverai
attendo trepidamente
non importa quanto tempo
dovrò rimanere in silenzio... seduta
la brezza mi culla
portando via ogni
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161 poesie trovate. In questa pagina dal n° 121 al n° 150.
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