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Rita Fausto
Le 227 poesie di Rita Fausto
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di piume estemporanee
mi pavoneggio
per destar la tua attenzione
ma poi nell'ombra spero
un tuo
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A San Valentino
non mandarmi delle rose,
non dirmi poesie
che di te sanno poco
Ma parlami col tuo corpo
e strusciami coll'anima
Guarda il mio fondoschiena,
incalza il mio respiro
e vesti d' arcobaleno
i miei blandi giorni
Sarò
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L'espediente più comune
per fuggire dall'insidia
è patir da solo al lume
senza amici a dar fastidio
e goder di gusto e crime
bere vino alla mia salute
'si nessuno o chicchessia
può aver me ugual, cedente
perché a se
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Ogni tanto ritornano
come le onde del mare
a disturbarmi il sonno
quelle giornate incoscienti
Vanno, vengono
mi dicono
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sei curioso
ma non esponi
il tuo disdegno
e fai finta
che non ti piace
il mio disegno
allora spegniti
e guarda
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E' così,
feconda e immatura
l'alma strana
della leggera luna
Guardarla sfuggire
per poi prenderla in sogno
E' così,
occulta e assetata
la notte che arriva
a tagliare a mezzo
le diurne promesse
Tu dici a te stesso
che
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Un fine poeta
sa scriver dell'amore
Ma
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La gattaia imperterrita
porta il latte a' suoi gattini
non s'accorge la vegliarda
che li pasce come bambini
cerca
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ecco passa dentro me
e mi rivolta e scava
asciuga ogni speranza
oltre il limite
va e non si ferma
come vento
nell'erba secca
come il buio
dentro la notte
come la sofferenza
che alimenta il dolore
come questi minuti
che accorciano le ore
come
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Chi prenderà
le mie mani fredde
e le scalderà
quando sarò inverno?
Chi nell'oscurità
riuscirà a vedere
la mia stella
senza più il suo cielo
e saprà vestirla d'arcobaleno
'si che il
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Non può più io
ottemperar a controversa vita
E' or d'uscir dal limbo
e seguir la via
maestra e dura
Non può più io
rimembrar il ricorrente sogno
ne fuggir la suadente follia
Ma perché abbisogna
divenir
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Il bianco cigno navigava
sull'acqua, solitario
Era solito non voltarsi
Un bianco giglio risplendeva
nell'ombra, facendosi largo
Era solito nascondersi
Ambedue prede
del grigio e del male
Cosa c'è di più bello
del distinguersi tra
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Rider del poeta
Che suol dir e metter a versi
Gli anni addietro e gli amici persi
Parol sagge ed argute
Dopo notti dissolute
Ma chi è sano paghi un
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Il tuo volto è un mistero
e trovare ancor non so
chiave e porta dell’enigma
per aprire il tuo maniero
Il mio dire irriverente
non s’addice a te regina
che di nobil ed eleganza
è il tuo sire sempre assente
Servitore son di
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L'angelo di ghiaccio
disegnò con la sua grazia
armoniose ellissi
che nemmeno
il più bravo dei pittori
avrebbe immaginato
ed io, confuso
dal lucido inganno
stetti a guardarla
sospeso nel suo cielo
procrastinando
il ritorno tra i
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Sublimar gli istanti vorrei
ma proceder pur devo.
Se mesti azzurri incontrassi
ad attendermi
non più all'ignoto,
il mio
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Anime in versi Autori Vari
Antologia degli autori del sito Scrivere
Pagine: 132 - € 10,00 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686061
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Rita Fausto.
Je ne peux pas écrire
quelques idées
Devant moi une fille
peau blanche, la loi
ou peut-être,
un roman
Musique de l'iPod
Vent léger sur moi,
sur elle, juste désordre
Les embruns
mon retour
la soirée
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Verrà il giorno che ci lasceremo
e le ruote di un carro
porteranno lontano i ricordi
Forse lo stesso con la scimmietta
e l'omino con la musica
che mi spaventò da piccina
Non sarò più prigioniera
delle parole non
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Rossore pleonastico
pilotare gestualità
e di conigli imitare
la corsa comica
Cipiglio frettoloso
nascondere fragili risposte
e dare mormorio
di ruvide scoscese valli
Innata via
maestra disorientata
di noi coi pantaloni corti
Seguimmo
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ti vedo ogni mattina
attraversare la strada
il naso all'insù
e la gocciolina giù
trasandata trasognante
trasparente trepidante
ma che c'è? sembri dirmi
nel tuo completino a fiori
e scarpe d'altri tempi
non senti che i
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se
il manto del firmamento
fosse legno
allora lo scolpirei
se
la terra che hanno bruciato gli uomini
gridasse pioggia
la bagnerei con le mie lacrime
se
sentissi il vociare di meste donne offese
le farei sorridere dell'arcobaleno che ritorna
e
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Volteggia leggiadra
sospesa e silente
sussurrando sincopi
Delinque e si ritrae
per riapparire armoniosa
si fa bella per me
Quand'ecco
il principe del buio
fermar la sua mano
pria che concluda
il suo atto immaturo
Or non è!
E lei
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una speranza c'è
cambiare
qualcosa dentro me
provando
l'unica cosa, si
l'amore
che non ho dato mai
cantando
questo giorno è
speciale
ma in più di tutti gli altri è
nascosta
la gioia che non
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Zafferano e miele
polvere e cristalli di ghiaccio
sul tuo corpo etereo
in discesa senza freno
folle corsa di treno
nel tunnel del sublime
L'incontro è labile
e la meta è li sospesa
tra due minuti
appesa ad un respiro
che manca
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Son rimator erratico
e so mutar la scena
che nel'scriver par logico
più di quel ch'io sia
*
Qual desio v'è in me!
*
Sostar non già qua e là
ma gustar in divina pace
l'amor terreno
che a te soggiace
*
Infine
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Sul grande lago un giorno
erigerò un passaggio
tra il dolore e te
figlio perso, forse mai avuto
Il grembo che ti generò
ti tiene ancora
e da me sei già lontano
ma vorrei sentirti suonare
sul mio silente pianoforte
Sul muro
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Poche ore qui al molo
e sarà mattino,
Lo sciacquio dell'acqua
sui miei piedi corti
mi ricorda quand'ero
ancora nei sogni di bambino
Rivedo quello stesso faro
che era la mia stella
Ora l'odore acre
non sa più del mare
l'hanno
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Cane zoppo
fedele scendiletto
del tuo pie' regale
di percosse storpio
Al capezzale
del tuo asma primordiale
sarò presente
e ringhiando al mai avuto
avidamente m'assiederò
divorando ogni tuo bene
quale il popolo
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Ritmo lento
di pensieri vaghi
Rossore di un tramonto
che sa dei tuoi silenzi
Portare lontano
ogni ingenua ansia
per guarirla da te
creatura immaginaria
Negli anfratti cerebrali
pagine oscure scorrono
e di storia in storia
infrangono la
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Tra il frastuono
e le luci della città
Fra mille sguardi e mani
che non si sfiorano
Tra le case
e i pensieri cupi
Lo stridore
delle gementi speranze
di amanti
che si sono dimenticati
Gli amori vaniglia
e i lupi in agguato
T'ho
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227 poesie trovate. In questa pagina dal n° 91 al n° 120.
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