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Rita Fausto
Le 227 poesie di Rita Fausto
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Adesso addio
caro amor mio
Il destino saprà
se vederti ancora
Immaginarti lontana
e sentirti al mio fianco
è come averti... aspetterò
Per adesso addio
poesia di una stella
che immobile rimane
a far luce sul cammino
del
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Ho tre dita rovinate
a suonare ore
vecchie note
come le mie scarpe
Ho tre sogni
e vorrei dormire
per non pensarci
Amare qualcuno
colpire al bersaglio
chiederti scusa
Ma canto il blues
e la mia anima è triste
sembra un tiro di
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Dove perdermi
se non in te
nascosto nascondiglio
richiudendomi
come un riccio nelle sue paure
Varcando mille porte
nulla oltrepassai
Immaginando giorni
e nuove speranze
ho dimenticato di vivere
Ma sono ancora qui davanti a te
che mai lasciasti
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non passa mai
la tua mancanza
non sapevo cos'era
la lontananza
e di me ho perso
la padronanza
tutto ciò che è vivo
sembra solo apparenza
tu in sottofondo
in dissolvenza
ho sprecato senza accorgermene
il tempo della
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padrona del tempo
ansiosa che passasse
*
tutta intrita
di faccende e sogni
*
di contare i minuti
non m'ero accorta
*
fuggita ed
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Dormir per sempre
quel dunque è la via
All'alba il nemico
in tenzone mi avrà
Oh nobil e pia
sovrana e buia
Oh morte su me
non fallire perchè
io non debba indeciso
a sorte tirar
Viver da sempre
d'angusto patir
Inganno e
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Sono in mezzo a due verità
Nella solitudine nulla ti è chiesto
ma non puoi dividere i dolori
Nel convivere
metà della felicità non è tua
*
Ricercherò la perla preziosa
nascosta nel mio tempo
illudendomi
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Il mio amico migliore è il mare
Lo guardo con tenerezza agitato
e lui arrendevole mi calma
quando lo vedo così
Il mio amico migliore
è il monte rabbuiato dal meriggio invernale
Su esso riposa il mio orgoglio
mentre aspetto che
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Porta via ogni cosa
e la mente non ricorda più
dove trascorreva le giornate serene
Dentro alle taverne uomini stanchi
gli ultimi sorsi, poi il fiume li chiama
Sorridere è come pregare
che la piena li scampi, salutare l'oste
Sera
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Scrivere cose normali
è per me difficile
Correre dietro a te
questo mi manca
e le cose banali
le lascio a chi non s'erta
nemmeno per pensare
Carpire vorrei
i sentimenti tuoi
per poi dire ai venti
sommesso e speranzoso
di te che m'agiti
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Che dire e poi fare
alcuni speran parole chiare
Ma illusi son come il tempo
e vagan come l'empio
in cerca di spiegamento
L'ordine è ben fatto
il ministro ha decretato
Apologia di misfatto, ciò che è detto
Di solito sono un
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Io vivo qui
dove non abiti tu
fra parole inflazionate
come ad un mercato
in vendita scontate
Io abito qui
dove non vivi tu
che riesci a non vedere
un cielo libero
appena consumato
dalla saggezza del tempo
Sollevo piano il velo
che mi
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I must to delete you
from my life
so if you have removed me
I say good luck boy
for your trip
I imagine you’ll be happy
so even if you
you saw me and my eyes
in the same way sometimes
I still love you
in my solitude
but I have to delete you
so
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Mi turba lo scorrer del tempo
il sussultar dei suoi ansimi
Ch'io sia non cedo
e vivo immondo ma vero
Può dirmi la genia ed anche il clero
degno è colui che l'emozione controlla
come il peso
Ma superbo di onestà, incapace di
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In quest'epoca di pazzi
si, dico bene ... di sfarzi
qual poeta è degno
cimentar le sue fatiche
coll'altrui priorità
sia soldo o vanità
Forse 'che non ragiona
tutt'al più almeno sprona
Ma fiorente ormai è il
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tre donne sole
parlano di te
dell'amor perduto
tre nuvole bianche
che vanno e vengono
non si sa dove
forse a cercarti
tre giorni fa
eri qui
come non eri stato mai
e loro le mie amiche
si... le sentivo lontane
parlare del vento
che mi ha
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Anime in versi Autori Vari
Antologia degli autori del sito Scrivere
Pagine: 132 - € 10,00 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686061
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Rita Fausto.
un giorno un uomo affondò
nella terra delle sagge parole
e una farfalla gentile posò
i suoi colori dov'egli riposa
poi volò improvvisamente
a scampar la pioggia estiva
ma la morte impaziente e furtiva
anch'ella colpevol si
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Tenero amore
i miei baci ancor
non sai
Lume su me
a mostrar il
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Com'io puote o al mondo dir
che d'amor di lei son leso?
Liturgia evanescente
vita mea ingannato ho speso
cercandola inutilmente
Or m'imbarco pel mar sicuro
fuggiasco a consegnar
il mio corpo offeso e informe
dove errare non potrà
e la
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Chissà perchè
sempre noi donne
scivoliamo indietro
coprendo i maestri
loro impuniti
Torniamo più forti
ma ancora silenziose
preghiamo
Chissà dov'è
nascosta o riposta
la sognata pace
di una madre
quando
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Rovistando tra le foglie
vidi un fiore
celato, quasi vergognoso
Tirai la zizzania
per liberar il suo dolore
poi lo avvolsi di teneri sguardi
ma lui repellente si voltò
quasi morente
di sospiri gemente
Il troppo negarlo
lo aveva
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L'onda anomala
della mia esistenza
vuol raggiungerti
ora che sei assenza
Dal mio scoglio
non mi volto indietro
troppi vorrebbero
che m'arrenda
Fino a quando
dovrò aspettarti?
dolce Signore
che mi lasci sola
su questo
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Cento passi
e sarò in fondo
alla fila di stelle
che ogni giorno
si spengono
davanti alle promesse
Magari un sorriso
potresti darmelo
qui seduta
guardando il mare
che m'ha portato
via dalle mie strade
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Che noia star male
ciò nonostante ti penso
Dove sei
tu sei qui
a dar peso ai sogni miei
Osservo stranita
disegnando con le dita
attraverso il vetro
la vita che cruenta
pur di speranze è fatta
come il verde della mia stanza
di
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Guardo il cielo
tra i virgulti olmi
Passeri passano
incrociando il mio destino
di foglie multicolore
Ottobre il diciotto
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Girando girandole
da bambina venivo qui
E' ancora al suo posto
il sentiero nel bosco,
mi dà pace
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Che bel mestiere
quello che ho imparato
A far di tutto
fuorché la bisbetica
seguendo la scia
a naso o di bolina
ma le disfatte mi han segnato
Cosa rincorro,
dove mi fermerò?
Non so accontentarti
ma saprai tenerti
quel di me che
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Nell'arèngo l'arùspice
atomizzò l'atossica fine
dell'ostil contese
Solenne s'assise
con atavica astuzia
in attenta attesa
di attoniti atti
Poi scappò per salvarsi
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Che impressione
quel giovane prete spilungone
ricurvo e abnegato
nel suo dio misterioso.
Io non so più chinarmi
nè sottopormi al giudizio.
No compromessi,
nessun gioco al rialzo
e predico la sopportazione.
Che indecenza
il viver di
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Piccoli gesti
eterni ricordi
di te che invadesti
l'angusto cuore
Per brevità colmasti
lo spazio e il tempo
e l'amasti
per niente in cambio
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ho visto il tuo sorriso
tra le ceneri degli uomini
e ti ho sorriso ancora confusa
di bianco freddo le tue mani
velluto la tua pelle
ora sulla mia
non so svegliarmi da questo sogno
tutto è così avvolgente
come il sole
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227 poesie trovate. In questa pagina dal n° 121 al n° 150.
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