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lazzarini gabriele
Le 702 poesie di lazzarini gabriele
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Il giorno stesso
ero seduto sul davanzale
della collina
e avrei deciso
che avrei rivisto
fino alla fine
tutto il riassunto
del giorno prima
Me ne andai prima
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Freddo sulle mie mani
agitato dai conti
delle banconote
che stanno sedute
sul vecchio divano
comodo e consumato
dalle tante sedute
a pensare al domani
e a stanchi destini
sdraiati su amache
allungate dal peso
dei miei affanni
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DISSE LA REGINA ALLA SUA BAMBINA:
se proprio vuoi giocare
vai nella valle ad acchiappar farfalle
non sei nata per esser dama
sei nata principessa
non puoi metterti in gioco adesso
il tuo schema è più complesso
sei nata senza
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Solo alla partenza
solo al traguardo
complice lo sguardo
a chi ti sta davanti
solo coi tuoi vai
privo dei tuoi eri
a caccia del domani
senza badare agli ieri
e un solo obiettivo
rimanere vivo
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| Di livore in livore
cresce come rami
l'amore
che soddisfa il bisogno
alle persone
come il bere
ed il mangiare
il leggere
e il pensare
d'occhi propri
come di fonte l'acqua
arriva al mare
e l'azzurro
al cielo
sul monte
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| Onde evitare problemi di stasi
e statico udire
la ciclica unione
è di cellule morte
incompatibili e assorte
Senza riflesso
nel mondo convesso
della brava gente
che non vuole capire
quel che riguarda
lo stare nel centro
offendendo
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| Odore di benzolo
e cartone nastrato
a gocce caduto
sul pavimento in coccio
rosso mattone
come in prigione
dalle grate vedo il mondo
spingo spingo
nel girone resto in fondo
corro e inseguo un pallone
nel doposcuola della dottrina
in un fine
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| Mi annuncio un sogno
e rivivo nell'utopia
sono una fluida mano
sul fianco
che decide per sè
non mi immergo
in calde acque
ma navigo in vascelli
rompighiaccio
me li infilo nel bicchiere
i cubetti
e li bevo con la soda
digerisco ogni
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| Prendimi in braccio
stanotte
e regalami l'illusione
dell'attimo
Trasportami su vette infinite
Lungimiranti sguardi
compirò sul domani
Sul domani di un pullman
mentre il pullman viaggia
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| L'odore della fatica
profuma di pino
letame e grano
lo sprigionano i ceppi
lo diffondono i campi
entra nelle narici
si estirpa con le interrate radici
si miscela al sudore
ne senti il sapore
ti riempie la memoria
di gesta operose
di antiche
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| Ho un fiocco rosso al collo
e una coda
che non ti fa mai finire
respiro ad ogni dove
alquanto sospiro
fusa affannose
ansie nuove
matematici entusiasmi
Sarà che il cielo ogni mattina
mi guarda
Sarà che l'illusione ogni
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| E mi sarà di nuovo amore
annunciato
direttamente dal balcone
E mi sarà di nuovo cielo
dipinto a mano
E scoprirò di nuovo amore
Ne farò mistero
Sarà selva da cui uscire
Ribalta su cui salire
Passo da
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| La mela del proibito
è girata dalle tue volte
prese d'assalto
dalla vergogna
che come frutto proibito
ha avvelenato i miei pensieri
Ti ho amata lungo il fiume
Ti sei bagnata come alla pioggia
si bagnano le piume
Permeabili alla
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| Col sasso lanciato
miro la voglia
nel cerchio chiuso
di una latta colpita
La mira ha colpito
il secchio pieno di sassi
togliendo acqua all'ingordigia
Ribolle il mosto
nel tino gaudente
Ne cavo un sapore
di cavolo amaro
che luce
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| Il volo quell'uccello l'ha finito
volava piano tra il mio naso e il dito
che sovrapponevo al cielo
Un'onda anomala ha travolto
al desiderio il volto
spacciando le mie mani
come a sarcofago della mia miseria
Non vedrò il tempo
e non
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| Nell'astuccio
il cancellino dei miei sogni
Sulla lavagna
il sogno del mio tempo
E tu vicina di banco
a chiedere bambole
ad un'amicizia che nel tempo
si dimostrò sovrana
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a lazzarini gabriele.
| Fresca di rugiada
mi entri in una tasca
e ti vengo a cercare
frugo e rifrugo
ti trovo
sei sorgente di rovo
sgorgata al mattino
effusione d'amore
riuscita a dovere
cucita e imbastita
del suo stupore
niente a che vedere
con strane
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| Non posso che inabissare
l'eterna cupidigia
ingolfata nel suo letto tetro
di onde dove le barche infrangono
la loro prua e si muovono a dismisura
verso un'orizzonte traballante
di sogni e speranze
che tende a non spuntare
al di là del
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| Con la tua bocca
di petali di rosa
assaporo la dolcezza
Sul tuo seno soffia
la brezza del mattino
Mi sposto accovacciandomi
sulle gambe per raccogliere
i tuoi caduchi lamenti
frammentati dal tuo orgoglio
sbriciolati dalle mie mani
Li
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| Scaldi gli umori
e siedi accanto
al nostro pianto,
siedi le tue porte
fianco a fianco
mordendo il cielo
alla tua solitudine.
Beata la tua voglia di me,
beato il tuo desiderio
di addentare i giorni
alla tentazione di fare,
di esercitare la
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| È una scure sul mondo
questo cielo buio
che dilaga all'unisono
e si snoda nel divampo
Penso il tempo per sognarti
parlo il modo di riaverti
ripercorro all'indietro i sentieri
illuminando i giorni neri
risalendo la mia china
per
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| Mosto bianco
reso rosso dal sole
Mosto rosso
reso bianco dal velo
che ti ricopre in cielo
Nuvola grigia
che profuma d'allegria
e si ubriaca di stelle
tinte di un viola
che la tua pace consola
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| Mi sostiene il mento
il gioco d'aria sottostante
che si accolla
il limite alla volontà
di non farmi esprimere
L'essere distratto
mi scuote in fondo
al gioco delle parti
È un vento che si incunea
tra me e i miei pensieri
Non
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| Povere foglie secche e morte
sul fondale secco e duro
delle strade
Vi seccherete
dopo una manciata di anni
buttati al vento
Nel vento resterete
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| Rigetti a noi
i tuoi eccedenti dubbi,
strappi zampilli di rivincita
sulla tua sponda melmosa,
ritorni in scia
senza che il flusso ti porti via
senza direzione scorri
nella schiuma che ti invade
e si aggrega nel rimanente
di quel che arriva in
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| La farfalla plana sulla foglia,
la rana si tuffa nel concentrico,
i flessori richiedono sforzi agli sforzi,
aggiungono dolori alla pena
e richiedono anni di rosari e ritiri.
Mi consolo col prato verde
al centro della carreggiata,
lo percorro
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| Sono solo e solo il sole
può aiutare
Ma ad un tratto ecco piove
e lui scompare
ed io ritorno ad essere solo
Solo il sole può alleviare
quel dolore
Solo il sole può capire
quella voglia di morire
Ed il sole sei tu
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| è caduto nella grata l'euro
rotolando giù dalla scala mobile
il proprietario cerca disperatamente
di raggiungerlo
ma lui non ne vuole sapere
e per una sua linea veloce
e scoscesa rotola in sede
il suo bimetallo lucente
calamita
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| Appiccicosa
Odierna
Trasudante
Battistero d'aria marina
d'autunno madrina
Luna mutante
D' aspersoria pioggia
di rasate bratee
e melograni maturi frutti
da ingranare al cesto
e alle vestigia
di un luminoso cielo
e alle sorelle mie
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| come foglia nelle foglie
in un filare di pioppo
nell'udire lo schioppo
di un gesto amico
tampono il sanguinamento
di un cuore
e mi interrompo
sulla soglia di un castigo
che solitario mi assale
e ne vuole ben sapere della mia sorte
che magra e
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702 poesie trovate. In questa pagina dal n° 541 al n° 570.
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