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luisella
Le 524 poesie di luisella
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S’accavallano i pensieri di ieri
sopra i ricordi ormai lontani
incestuando nella mente
ubriacata dai profumi,
sono onde
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E torna ancora
come torna la luna
la luce immensa
che offusca il sole.
Torna sull'uomo
cacciando la bruma
e come faro dispensa
tranquillità e amore.
Come una rosa
che perfora il granito
erodendone il centro
con tenaci radici
Il
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Ancora si è spostata
l’enorme e fredda pietra
ma la userà di nuovo l’uomo
sol per raggiungere la sua mela
la vena di cristallo
nell’impatto s’è incrinata
e con vibrar di un forte tuono
vivo sangue ancor rivela.
Nel corpo, la fede fonde
ogni
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Le nubi plagiate
da venti che palpano
gli imeni concedono
a turgidi lampi.
Le dita stordite
da aromi che svampano
le
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Si è spalancato ancora il cielo
mentre osservan la pietra con menti scettiche.
Controllan di nuovo il mesto velo
per accertarsi che abbian pianto le stigmate.
Sul freddo granito non c'è più chi fu uomo
e solo chi crede sa che
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Chiedo un po' di silenzio
Lo chiedo alle onde del mare,
lo chiedo alla porta che il vento
continua a far cigolare.
Lo chiedo alle mani che scivolano
sui rasi coperti di sabbia
e ai brividi che ancora gridano
con gemiti rinchiusi da labbra.
Lo
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Ecco che si intravvede
l’anima contorta
quando le mille pieghe
stropiccia con sentenze.
Sul trono dove siede
con
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Sprofonderò...
Come in muto letargo di sasso
prima che cada la neve
e mi copra la tana col manto
Per poter
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Tenace lotta la foglia
contro gli schiaffi di un vento ruvido
ma approfitta di una carezza
per planare sul muschio umido.
Poi scioglie i suoi dolci umori
che nella terra penetrano
e ne assaporano tutti i sapori
le sue stesse radici, mentre la
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Velato dalle sete della nebbia
affondi i tuoi orizzonti ormai offuscati
celati come tesori sotto la sabbia
che attendono di essere trafugati.
Rilasci i tuoi profumi tra i sentieri
che portano a lidi ormai già conosciuti
ruotando insieme ai
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Scricchiolano le sue ossa
mentre raccoglie ciò che le è dovuto,
non scava nemmeno una fossa
cosi può veder chi non ha ancora pagato.
Raduna in fila indiana
gli spiriti increduli e ancora sconvolti
e calcola con la sua
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I fiori si inchinano
alla luna che li indiadema
poi subito si scrollano
dentro i torrenti in piena.
Inebriati dai profumi
nell'aria i ronzanti impazzano
e gli ormai animati tuorli
le lor placente incrinano.
Si gonfiano le gemme
come se il
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Ed era il tempo in cui
ti rimbombava il petto
e al pensiero di una carezza
dolcemente t’emozionavi.
Il tempo in cui
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La notte l'aria calpesta
con le ombre a briglie sciolte
mentre il bianco raggio infesta
con il nero ramificante.
Sbrodola la sua china
tra i colori ormai sconvolti
e con felpato andar cammina
sopra i chiari capovolti.
Trucca con fatua
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Rimane ora immobile
la foglia ormai ingiallita...
sembra aspettare il vento
perché le dia ancor vita...
Le strade alitan nebbie
che evaporano nel cielo
pesanti come sabbie
formano strati a velo...
Il fiore spalanca l'anima
e
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Cristalli di rugiada
nelle ferite aperte
al primo raggio di sole
il sangue diluiscono
poi lacrimano rosea giada
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Ed ecco che muore di nuovo il giorno
ma il sole elemosina dell’altro tempo,
arrossiscono le nuvole che gli stanno
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A volte sei circondata
da un evanescente alone
che vela con astuzia
le tue tondeggianti forme.
Geisha un po’
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Si deforma l’onda
tra cristalli di sale
infrangendo la forma
che parla di se,
poi pentita ritorna
piangendosi in
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Vibra, la penna sul foglio
alla ricerca di nuove parole
e sfrigola, come spuma su scoglio
quando tenta la fuga ma ricade nel mare.
Rinchiude, tra due virgolette
emozioni già scritte in biografiche righe
come acque, che tra muri
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Slitta incidendo, il tempo
con graffio or lungo or breve
come passi che van strisciando
quando scivolano sopra la
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Sei l'eco che nel buio risuona
percuotendo i pensieri più audaci.
Sei il fulmine che schiantandosi tuona
lasciando soltanto le braci.
Sei l'aria che spiffera calda
tra crepe di muri di pietra
e sussurra all'edera salda
la strada che
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Staccati da tutti i tuoi pensieri
portati su un’isola mai prima toccata,
scegliti solo i momenti più veri
e aggrappati ad ogni emozione provata.
Rivela soltanto il tuo volto
rigato da rughe del tempo
cosi avrai certo l’ascolto
di chi crederà che
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Ho visto riflesse negli occhi di un bimbo
le stelle con occhi e bocche sorridenti
che ballavan nel cielo con fare un po' strambo
legate ad un filo per non esser cadenti.
Ho poi visto gli occhi di un adolescente
che riflettevano solo domande
ma
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Negli occhi hai l'universo
che il senso d'abisso infonde
facendomi sprofondare
perché non concedi appiglio.
Le mani tue accarezzano
cosi come le onde
che rubano per poi riportare
dopo aver tenuto il meglio.
Le labbra come nuvole,
di
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Un ormai esile tronco dall’edera è avvolto
e vien riparato dal gelo invernale
però con il vento non ha più rapporto
e più
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Il vento strappa il velo al cielo
per poi gettarlo sopra l'oceano
le onde lo schiantano sopra gli scogli
che per infrangerlo con loro s'alleano...
Magari potessi avere quella forza...
Le stelle riempiono lo spazio nero
mentre scintillano di
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Se solo potessi riaver la mia anima
rubata al tempo dei giochi sereni
avrebbe un senso questa mia lacrima
che ancora grida senza far nomi
se solo potessi riviver quegli attimi
con la conoscenza di vita vissuta
potrei di certo rinforzare i miei
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Le parole le hai rinchiuse
tra pareti scolorite
ma assordato sei dall'eco
dell'ancor briosa vita.
Le tue ali sono lise
e dal tempo appesantite
e il tremore della mano
rende inutili le tue dita.
E' consunto ormai il mercurio
che nutriva un
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Rinchiusa dentro una sfera
rimane l’adolescenza
si tiene in disparte e spera
che non si svegli la sua
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524 poesie trovate. In questa pagina dal n° 91 al n° 120.
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