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♦ Adriana Bellanca | |
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luisella
Le 524 poesie di luisella
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E' facile dire "amore"
ma non è semplice spiegarlo,
c'è chi lo sussurra col cuore
e chi invece deve gridarlo.
C'è chi lo scrive sopra la sabbia
e chi lo legge sulle nuvole,
chi lo rimpiange con nostalgica
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Quando tu mi abbracci,
sei come l’onda del mare,
che ammantando d’acqua salata
disorienta e non disseta.
Quando tu mi
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Si inchinano le spighe ingiallite
come a baciare i piedi del vento
creando vortici di pollinose spirali
ove i ronzanti si
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E'...Quell'atomo che esplode
e in "immenso" si sparpaglia.
E'...Un oceano che si chiude
dentro il cuore di una conchiglia.
E'...Quel fuoco che arde dentro
senza usar nessuna fiamma.
E'...Quel puro sentimento
che da amore e
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Dove il raggio di sole
accarezza la rosa
Poi con il tocco potente
la uccide
dove l’onda del mare
lecca sinuosa
Poi con cresta impudente
incide
dove la morte
si aggiorna la lista
e poi a caso i nomi
depenna
si traveste da sorte
per non
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Sparpaglierei in poesia
tutta la nostra passione,
tutti i momenti più belli,
tutta la mia emozione.
Sarebbe un ricordo
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Sarà per sempre là...
dove oltre il tramonto
non si è mai spento il sole,
e là...
dove il cullare del vento
fa sbadigliare un nuovo fiore.
Oppure sarà là...
Dove arrogante una stella
il blu del mare ogni notte sfida
o là...
Sopra le ali di una
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Quando l'amore dal corpo l'utile distilla
ne estrae bellezza e a suo vantaggio la diffonde,
la mette al rogo e soffia sopra ogni scintilla
incenerendo il timor che angoscia e che confonde.
Ecco che allora, arriva il tatto astuto,
si fa scudiscio,
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Il battito lentamente si fa sereno
ma il pugno trattiene l’ultima carezza,
la piuma si rigonfia nel cuscino
come se fosse
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Rubano, le mani irriverenti
agli sguardi indiscreti
l'oscena memoria.
Poi raccontano, per crearsi moventi
tra le virgole in pizzi
una mistica storia.
Stordiscono, le apnee bramate
che cercando il respiri
i gemiti sfruttano.
Si tradiscono, con
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Scivola sulla pelle
la carezza del tempo che passa
e la sabbia la disperde
tra le pieghe del vissuto.
Rotolano i suoi
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E' umida sberla
dell'onda che infrange
e lo sfrigolio, della sua spuma,
è la splendida perla
che la luna piange
e brilla sul petalo, ogni mattina.
E' carezza del vento
che incurva lo stelo
e sciorina le polveri, delle
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Nelle virgole del tempo
che creano pause tra le mie orme
singhiozzo la mia ansia
su fuochi senza scintille.
Giorni che
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Le parole si fanno nuvola
dopo la loro putrefazione
e poi ripiovono sopra la pagina
ingiallendo trame e i titoli.
Viene macchiata la poesia
da un fiore in disidratazione
che va a bloccare la rima baciata
e fa muto il cuor dei palpiti.
Quante
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Credo in un Dio che "Vede e provvede"
ma forse solo quando ho bisogno
e che alla Sua destra il figlio si siede
però chiedo sempre di aver qualche segno.
Credo all'amore, che può essere eterno,
almeno adesso che ancora mi
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Stordiscimi, nella notte che ha il pianto
di rugiada che in gocce, la luna rimesce,
ricoprimi, usando l’ombra per manto
che s’ingoia i rossori e ne sputa le sete.
Perseguitami, con dita che tastano,
ripercorrendo i sentieri degli sguardi
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Trasudano, dal quadro i tuoi colori
e gocciolano fino ai piedi di una panchina
li incanali, in otri colme dei tuoi ieri
anche se sai, che non brilleranno più come prima.
Riecheggiano nella tua mente i dolci suoni
di arpe, con lei pizzicate tutta
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C'è un piccolo gioiello
incastonato nel mio cuore
proprio al centro di un diadema
che incorona il nostro amore.
Ha il colore dei tuoi occhi
e del cielo quando è sereno,
arcuato come i tuoi abbracci
mi ricorda
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S'arrende la carne palpitante
al tatto indiscreto e setoso
ed anche dell'unghia tagliente
è ammaestrato il graffio grintoso.
Si plasmano le curve morbide
per l'idolatria che di un artista è ambizione
e si giustificano le pose
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Devo ascoltare vergognarsi, la magica luna
quando arriva la luce e nuda la scopre
raduna le stelle e le spegne una ad
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Eppure ti ho già conosciuto...
magari ti ho solo sognato
plasmandoti in punta di dita
in immagine che ho
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Ha versato ancora la luna,
le solite lacrime di rugiada
tutto perchè, anche questa mattina
non è riuscita a vedere il suo sole.
Brillano, come sopra un diadema
svelando le forme della ragnatela
o gocciolano legate a catena
fin dentro
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Frugano nella notte
le virtuali tue carezze,
vagano senza remore
perché prive di incertezze.
S’intrufolano tra le pieghe
con la spavalda sfrontatezza
di chi al baratto, poco concede
però è il "tutto" che cerca ed apprezza.
Stropicciano le sete
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Fan strappi nel cielo scuro
lo zigzagare delle saette
che illuminano il manto ormai nero
e poi scompaiono all’orizzonte.
Le nubi si fondono con forme snodate
e come le bestie quando sono in calore
prendendosi rimangono unite
finché non
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Là, dove con gargarismi
le cicale si grattugian le gole
Evapora l'umida scia
che il vento colora trasportando le spore.
Semi nascosto da siepi fitte e prepotenti
un piccolo fiore fa capolino,
lui è felice perché al riparo dai
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Risalta spiccando il ricordo,
come il verde sopra un rosso tramonto,
incorniciato da strane emozioni
che son vissute una
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Approfittane...
Ora che sono debole,
come quando, se le trova distratte,
il vento deforma le nuvole.
Usa il contratto, che senza un indice
disperde i limiti e le condizioni,
e come la nebbia, poi si fa complice
offuscando paure ed
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Ora sei... frutto invernale,
quello che sfida il cielo,
quello che vive e muore
coperto da un grigio cielo.
Ora sei... lupo solitario
che il branco ha ripudiato,
sei il "bastian contrario"
che vive, pur se isolato.
Ora sei... un
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Viene ora rimpianto
ogni momento sprecato
e tutte quelle parole
che abbiamo soltanto pensato.
Il labbro corre in aiuto
e bagna l'altro ancora assetato
ed il "ti amo" di un fiore essiccato
macchia un libro da nessuno
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Son gocce di mercurio
che lacrimano e si riappallottolano
quei momenti che recitiamo
con i ricordi ridondanti.
Le mani profumano
mentre indecenti stravolgono
con dovuto ricamo
sui bordi tremanti.
Poi i loro rasi annuvolano
tra i deliziati
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524 poesie trovate. In questa pagina dal n° 151 al n° 180.
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