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La maschera di cartone
Le 49 poesie di La maschera di cartone
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La bellezza mi offende.
Cascata di occhi blu,
e lava di rossi capelli
imbarazzano i sensi timidi
Il tuo volto pulito
e di pietra rosea,
serra gli specchi
che incontro arrabbiati
sul cammino.
Il mio naso è maestà,
che
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Bagno il respiro, è il volto
lacrimato sudato fradicio,
umido come umido è il tempo.
Su te piovo
piombo,
striscio,
scorro.
D'inizio son ruscello, di fonte pura
acqua, vergine d'impurità;
ma il cammino tempra il
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Ho riempito la testa
di parole non dette.
Le mie parole sfiorano solo,
e poi arrossisco il volto nel
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Buonanotte Roma!
Non più bandiere rosse,
intinte nel sangue, solo
vite innocenti e corroso
pensiero, sventoli.
Bandiera rossa del cinema,
e del piccolo borghese,
del cantante e del professore,
dell’estroso,
dove nascondi l’operaio?
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Cosa ho tra le mani.
Una forchetta e i suoi denti,
i pugni
che stringo
forte se mi arrabbio o
esulto,
il sorriso di una donna
se l’accarezzo.
Cosa ho tra le mani.
Tra i calli un po’ di tenerezza,
gioventù bruciata, e
quieta
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Un bacio, una carezza, un abbraccio,
banale sarò.
Forse non vuoi, non vuoi
dirmi che
mi guardi, mi pensi, mi stringi.
Sarò …
cosa vuoi, e quel che odi,
spina e ago,
ti pungerai.
Ti guardo dentro,
a cercar cosa vuoi.
Non
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I tuoi occhi sono lune
di fiamma,
ruote di carri alati
vincenti.
Pallide, le tue mani,
sono
frutti di mandorlo
in fiore,
che s’intrecciano
su braccia di stelo.
Sei per me, brevi, attimi, eterno,
il casto candore
di ogni notte, e
il
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Un tappeto volante
corre tra le pieghe del
mondo,
scrive la sua
scia nel cielo.
Cerca la notte,
suda lacrime
il volto bagnato.
Tra le stelle di
Medina, Bangkok, Alessandria,
dentro i cieli
di Napoli, Tripoli e Parigi,
cerca un mercante
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Chiudo occhi, orecchie e penso.
Ti odio.
Ma l’odio è una spalla
dell’amore.
Mentre ti allontani,
ti guardo:
le spalle,
i capelli.
I tuoi capelli
già mi stringono,
corde che mi sfiorano,
mentre le tue labbra
altrove
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Quando muore un poeta
pur resta intatto il suo ululato,
la generosa fiamma del suo dono;
perché scavando nel suo canto
rinvieni il rimpianto
di non averlo vicino.
Quando è vivo un poeta,
vive solo a metà,
naufrago in
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Accoglimi nel grembo,
di verginale innocenza
sparso.
Ventre selvaggio.
Come serpente, sinuoso,
sibilo un verso d'amore e di
coraggio. Mi bagna, i capelli,
la tua mano aperta, lacci ormai
ricci di disordine.
Riconcepiscimi.
Rinasco
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Nella mia terra,
ogni respiro è lungo un vicolo,
e dentro un vicolo dura di più.
La brezza del mare carezza il mattino
e quando è sera più forte risuona.
La mia terra forte come un vulcano,
dentro un vulcano si specchia,
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Il naso adombra le mie
parole, di cavaliere ardente,
di timido amante.
Il mio naso ha un
profilo di spada, ed un
cuore pulsante.
Allo specchio, mi ride
una faccia arrogante: “Con questo
naso amare non puoi! ”
Le parole non bastano
mica ad
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Affondo la lingua
nei tuoi occhi
verde cristallo
come il mare,
mentre aspetto
che il palpito
già carne
diventi,
ed il cuore
duri più
del tempo della
vita.
E’ il mio naso
generoso,
un eroe,
che assaggia
il sapore dei
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Poeta è il cigno
che canta il suo canto,
il vento che intona il
suo flauto, la nota
che sussurra all'orecchio.
Poeta è il cielo che
tuona d'inverno,
il mare di notte
che canta alla luna,
specchiandovi dentro;
poeta è
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Ogni riso di donna
è un nido di rondine,
un abbraccio lucente
di sprezzante castità.
Ogni riso di donna è
un affronto arrogante,
uno schiaffo squillante.
Ogni riso di donna è
l'insulto eclatante
all'impotenza
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Comete sopra gli alberi e
i presepi sonnolenti,
sono sole, di passaggio,
la via non tracciano,
non la calpesterò.
Son coperte da voci straripanti,
campane dirompenti,
dalle folle travolgenti, e
scontrandosi vanno
coi lampioni e le
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Italia mia, tu prostituta e
partita di pallone,
tu devota e casta mai,
tu cavalla nuda, o madre,
tu gioiello senza padre.
Sei ghirlanda di re
senza trono,
regina senza corona,
ma con scettro in mano,
che invochi in ginocchio
la pioggia
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Faccetta nera muove dal deserto al continente.
Un esercito di mare, sopra legni di fortuna,
zappa rotte con i remi, solca piano il suo cammino.
Portano in dote il sogno di un boccone, di un respiro, un aquilone.
Sono qui per ricordarci quello che
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E Pensare che siamo tutti fratelli.
C'è scritto nell'inno e sulla bandiera,
lo dice il gentiluomo e la sua signora.
Immagina come sarebbe bello un paese
Senza cognomi, senza danari, senza paradisi fiscali.
Immagina una luna fatta di
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49 poesie trovate. In questa pagina dal n° 21 al n° 40.
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