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mfm Luigi Mancini
Le 366 poesie di mfm Luigi Mancini
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Odio le tue parole
il senso che gli dai
la menzogna nella tua voce
le gallerie fredde e scure
quei silenzi che vanno altrove.
dei tuoi capelli il vento odio
l'aroma della bocca cattiva
le spade azzurre e quando mi guardi
odio le ferite in fondo
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Quante volte questa luna
leccandoci le parole
di te ha fatto l'una sola
e di me un camminatore...
Quante volte lei ha voluto
anche quando non si poteva
in mezzo al nero dell'insaputo
all'improvviso si accendeva
e che occhi mentre ballavi
senza
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I tuoi occhi son come gola scivolosa
e mentre un tuo gesto cambia colore
influenzato il vento trema e sbatte
ebbro lungo i viali di questo immaginario.
Le tue mani ballerine e oneste in cucina
mettono il sale sulle cose della vita
la radio accesa e
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L'amore è un suono
che nasce dal silenzio
e nel silenzio muore.
Le stelle formicolano le cosce
di una donna posseduta
da un demone manifestatosi
per il destino che è nel vento.
Per noi fu una gran tristezza.
Ma avevamo un bel
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Vieni che c'è la luna
a vedermi sodomizzare Satana
e le sue miserabili illusioni.
Vieni a vedere la notte
quel buio penetrante
che ti lecca, t'inguaia, fotte
e così gravida del mio male
apri le cosce, fallo respirare
di gesù
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Ai tuoi piedi il demonio esulta
da sotto la terra, gioia i tuoi passi
come me bestemmia, beve, insulta
nelle tue fessure anche lui vuol farsi.
Le tue braccia alano l'aria e vola
respira la terra e suona le parole
le tue braccia, mia dolorosa e
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La parola al silenzio
che si posa sulle cose
nei luoghi dell'accadde
dopo i baci che rubammo
come bambini ad altri noi.
La parola al vento
che supera il confine
e delle frasi che tacemmo
onda questa malinconia.
Avremmo dovuto ballare
lasciando
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Non arrivaste mai fin qui
mentre alla sera ci sto
come le fiamme nel fuoco
mentre alla sera ci sto
e seguo le foglie erranti.
Non foste mai tristi così
da ricavare allegria dalla pozza
non foste mai e mai per sempre
qualcuno qui raggiunge
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La senti la musica delle foglie?
Impercettibile il respiro della luna
nell'anima sporcata dalle voglie
la notte affonda la lama bruna.
Fermo a mirare l'immaginario
chiedo a te che abiti il frastuono
innalzando a te questo santuario
riesci a
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Ohi tra sabbia e mare da morire
fai caldo sotto le parole
un posto fresco da guarire
l'inferno che divampa in centro
ti spalmi il sole e sul costume
signorina tinta d'arancione
è una festa il tuo colore
l'abbronzatura e le tue pose
mi
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Non devo amarti se alla vita voglio
ridare un corpo, ipotetica anima da salvare
non posso amarti con la faccia sul foglio
con tre sigarette buone solo da fumare.
Se l'amore è questo, quindi è inferno
sorridi con tutti e piovi
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Dovrei mettermi ad urlare per finta
parole strizzacapezzoli per woman in love
dovrei sbilanciarmi sui cubi virtuali
e ballarvi in faccia il ciondolio del membro.
Lo so e che me lo dite a fare
sono sempre malinconico e non giro le parole
saranno i
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Sono io, luna
che sulla carta da parati
disegnavo la tua luce
senza una finestra
e mia nonna col rosario.
Sono io sciocca luna
passeggiatore dell'ultim'ora
m'inventavo le canzoni
non le cantavo mai a nessuno
mi ritrovo sempre
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Addio e vaffanculo
fino al prossimo maledetto amore
che ucciderà queste parole
il mio odore dalla pelle bianca
il sapore del bacio
il rossetto
la fiamma
la luna che ti ho dato quella sera
lo smalto
la penna
e quella sera se ti ricordi
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Quando si rideva dei numeri
delle scritte sgrammaticate in piazza Cavour
finiscono anche i grandi amori
e tu eri gelosa da morire e morire...
adesso mi faccio rumori da appartamento
notti di vicini che tirano lo scarico.
I grandi amori finiscono
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Ho 12 anni oggi
scrivo porcate alla lavagna
e la prof dei sogni affannati
mi manda dal preside
(un prete del cazzo)
che mi sospende un'altra volta.
Oggi ho 12 anni
ritorno a casa e vorrei fuggire
già sento urlare a metà
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Adesso vorrei soffiarti tra i capelli
dirti tutto come se fossi vento
leggero nei tuoi pensieri leggeri.
A volte uno sterrato pieno di stenti
conduce più in la' di ogni strada gioiosa
io voglio tu sappia quanto è lontano
mentre togli
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Quanta disallegria nel bel mezzo di un giorno
quanto è sola a volte la tristezza
con quanta astuta e vigliacca leggerezza
la gente è felice anche quando viene sera.
Mi sento solo e il cane se ne accorge
mi mancano le sere sulle
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Scorre le sue gocce nere la notte
scorre sulle tue cosce leccando il dolore
Sulle tue cosce muore...
poi nasconde il buio
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La solitudine sta con le foglie
con i fili d'erba a milioni ed è un mare
la culla delle mie attese e dei miei
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Io credo nei libri che non ho letto
negli autori senza uno scopo
nella poesia maldestra e cruda
nella follia che esclude
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Ci siamo persi mia cara
e non dovevi vestirti leggera
sulle scogliere di Moher
il vento fuma le mie sigarette
e la tua veste corta agita le onde.
Qui nessuno ci risponde
il segnale non trova altri.
E' il rischio del viaggio mia cara
non dovevi
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Lei è un posto felice
guarda i treni alla stazione
a volte è mio padre e mi porta al parco
scrive con me quest'altra canzone
che trallallerollà mi fanno male le dita.
Lei è sempre come a scuola
mi tiene chiuso in
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Ho sentito adagiarsi sulle mie rovine
la gelida fragranza della tua anima in fiamme
ho sentito il buio dei tuoi occhi chiusi
e la lama di ghiaccio infilarsi leggera
nella cavità nera e piangente del mio vivere.
Il canto delle tue mani
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Affinché il mio cuore malato cessi
muoio dissanguato anch'io
muto fermo invisibile ai riflessi
chiuso e morto come un dio.
La fedeltà all'infedele madre
che ogni sera mi partorisce bieco
e nel mio petto le sante ladre
nel buio
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Sono le streghe a farmi sera
a darmi luna sull'angoscia allegra.
Le streghe nelle parole
a dirmi amore e a dirmi addio
mentre di spalle raccolgo il riflesso
nell'acqua sporca del dopo pioggia.
Sono le streghe nelle illusioni
a farle vere e le
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Chi dona una goccia del suo sangue
e chi mezzo litro di champagne
chi scrive disabili memorie
e chi muore maldestramente.
Io sto con chi muore veramente
io sto con il cuore e la precarietà.
Chi spara nel nome della pace nel mondo
e chi viene
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Tu di notte esci dalla fossa
raduni i tuoi cari oggetti e vaghi
l'orologio segna sempre la tua ora
le tue mani pallide straziano l'aria
sento il battito freddo della tua vicinanza
sento il suono del silenzio che suoni
con i tuoi passi al di sopra
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Ho sentito cantare quando sei passata
ho sentito qualcosa e si è perduta
l'anima che prima se ne stava seduta
ad aspettare un tempo già passato
ad aspettare il rientro nel costato
di un allegro e malinconico disperato
autore di
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Ho sempre letto nell'acqua il tuo nome
chiaramente scritto sulle foglie e nell'aria
"Che banalissimo poeta" pensavi tu.
Ma io vedevo i tuoi occhi nel buio
intuivo il tuo passaggio nei posti
le tracce del tuo sguardo sulle cose
e adesso
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366 poesie trovate. In questa pagina dal n° 91 al n° 120.
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