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mfm Luigi Mancini
Le 366 poesie di mfm Luigi Mancini
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Oggi è grande malinconia,
non ho altro che il mio pensiero.
Signorina mi porti via,
nella sterpaglia faccia sentiero.
Mi parli ancora e mi dica pure,
quanti spettri ha la sua memoria?
le sue manie, le sue paure,
tutti abbiamo una fottuta
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Da quando non ho te,
ho solo la tua assenza.
Folle e silenzioso
ascolto il proseguire lento delle cose.
Spinta da vecchi fantasmi
vaga la mia anima
come una carretta rotta
nella periferia del vivere.
Tutto è colpevole,
drammatico, senza
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Chissà quante volte
ci siamo incontrati
di sera, distanti, affacciati...
a fumarci le storie che adesso
sembrano quasi inventate...
le storie, le strade, la gente
che non conta più niente
o qualcosa, se qualcosa rimane
ha comunque
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Scivolerei lungo la tua schiena
con la lingua ancora umida
dei tuoi baci di fresco e fuoco.
Sei tutta colori e sapori
mangerei la tua frutta avvelenata
uccidendo nel mio petto
l'ansia bruna del non ritorno.
A volte ti immagino e sento
il suono
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Mi piace guardare le tue mani
sono segnali nudi del tuo corpo.
Aspetterò con ansia l'estate
con i sandali passerai di qui
e impazzirò di voglia e sete
seguendo il passo nudo
dei tuoi piedi sottili, leggeri
vorrei distendere i miei
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Lascia che di te
mi resti l'impronta azzurra,
ammala le mie ombre
e uccidi questa noia.
Distante sei colpevole,
vesto di te la malinconia.
Distante, invisibile...
il punto esatto del mio vagare.
Io abito sempre il mai,
ogni sera mi affaccio e
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Erano sere povere
senza doppi vetri
e piene di bestemmie.
Non riesco a fuggire.
Ho ancora il sapore aspro
delle spremute curative,
in me sono ancora vive
le domande silenziose.
Quando aveva le sue cose
e c'era solo da camminare,
parlare di
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Come se tu fossi il mio sepolcro
voglio affondare nella tua terra
e il tuo cuore sulla mia facciata
come se fosse una rosa rossa.
In te scavarmi la grave fossa
e possederti con cento demoni.
Sei così bianca che sembri morta
ferma osservi
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Sono ancora in balia dei sogni
anche dopo averli spesi tutti
nel negozio delle cose inutili.
Vittima della mia spada
preda dei miei lupi neri
chiuso dentro una metafora
che intreccia i miei pensieri
e come il vento fa il vento
così io
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C'è un male che mi fa vivere
mi spinge qui, mi spezza il cuore.
Vorrei guarire, vorrei morire.
Questo male non ha parole,
ha la voce di un quartiere,
gli occhi verdi e cicatrici,
ha le ombre delle sere,
l'effetto delle pere,
le scarpe dei
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Ci son cose che non si possono capire,
come nei tuoi occhi i riflessi d'aprile
o come quelle sere che volevi cantare
e avevo mal di testa, non volevo suonare.
Ci son molte cose che ancora non so dirti
e posti meravigliosi in cui vorrei portarti.
Ti
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Parlami come quando sei sola
parlami d'amore, raccontami.
Ho sete di una verità vera
Sono un disperato dalle ali nere.
Sono un disperato.
Poco tempo e troppi silenzi
troppa paura e mai coraggio
distratti da quello che sembriamo
distratti
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Non mi ha mai stupito
la tua onesta perversione.
Una stanza chiusa
è una stanza chiusa
che sia una chiesa
o il cesso di un bar.
Ma una sera lontana
(dormiva la puttana)
a stupirmi fu il tuo cuore
e mille e più parole
che senza
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Hai mille colori stasera
i tuoi occhi mi allagano l'anima
ho solo voglia di starti a sentire
bevendo come un bacio
il senso delle tue parole.
Quando non dici colori il silenzio
e suona l'arpa dei tuoi pensieri
l'artista folle dei tuoi
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Stai guardando la luna?
lei è bugiarda, puttana,
meschina, indecente come nessuna.
Non guardarla che poi ti perdi
rinfaccia sempre troppi ricordi
riflette in una pozza di rancore.
Ho voglia di fare l'amore
di uno sguardo e senza
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L'inverno da condividere a distanza
il tuo maglione e la mia cena fredda.
Riceverti senza aprire la porta,
le tue dita sui miei tasti consumati.
Qui piove e sono cazzi amari
ma forse nevica lì da te
mi dai conferma e scrivo male,
come le
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a mfm Luigi Mancini.
Ho stuprato tutte le mie vergini
e riso forte delle mie lacrime
sono la lucciola che chiama,
di me stesso la puttana.
Io di occasioni ne ho avute tante
ma le ho bevute tutte quante
e ho pianto tutte le mie gioie
mi sono fatto e rifatto
e non solo
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A questa fredda ringhiera
alla malinconia
alla pioggia fine fine
all'odore acido dalle vigne
ai sentieri di campagna
alle sere passate a scriverti
al tuo indirizzo e alle mie rondini.
Ho dentro quest'ansia grave
ho nelle mani la
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Non voglio essere qui
così come lei non è.
Disperdermi nei viali
come la polvere del tempo.
Come la nebbia dissolvermi
Cancellarmi nella luce
così come lei mi appare
svestita e poi scompare
voglio essere come lei
lei che in
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Un cielo prossimo a piovere
suona le foglie sui rami
aggrappate alle ultime bugie
delle rondini andate via.
Ho sete del tuo nome
voglio tenerlo nella bocca
dissetare la mia lingua
sviare questi demoni
che ridono alle mie spalle.
Ho voglia di
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Era il tempo delle passeggiate
delle sere nella villa comunale
tra i vialetti allagati di luna
i giochi infettati dai bambini
e i tossici mai così vicini.
Era il tempo dei baci difficili
io non trovavo mai il coraggio
ma sentivo spesso il
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Potessi io nel libro dei sogni
escogitare i tuoi percorsi
e rintracciare le tue rondini.
Cosa fai proprio adesso
a cosa pensi e dove voli
chi ti manca così tanto
da essere lì con la sua assenza?
Come il vento in trasparenza
vorrei
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Passavi come la gente passa
un fatto normale,
una sera,
una strada a lume di candela,
vicoli e paraggi
sporchi e senza uscita.
Ho sentito il vento
soffiare nei viali
tutti i fogli dai miei segreti
ho sentito cadere le vetrate
nel mio petto
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Mi dicevi: "Andrò all'inferno"
e tiravi in ballo Gesù Cristo
Mi spiegavi che il frastuono
A volte copre ogni rumore
"è lui è il silenzio
Il nemico mio peggiore"
La ragione non ha senso.
0ra si
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Non ho voglia di starvi a sentire
di ritornare a giocare in cortile
lasciare gli altri senza spiegazione
solo a volte lei se ne accorgeva
e restavamo seduti per ore
dondolando su quell'altalena
che fotteva tempo e parole.
Io pensavo alle sue
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Voglia di uscire
e ritrovarmi nelle vie di sempre
come se niente fosse
spiare le cose nel tuo palazzo
passare e ripassare
aspettando la tua occasione.
Voglia di perdermi
nei viali e nei dintorni
riflettere il tuo punto di vista
fissando i
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Dicono che forse nevica.
Le mani in tasca e la faccia strana
la barba compie una settimana
cammino con l'aria da assassino
innocente nel cuore, malato nel vino
colpevole nel fegato, colpevole di me.
Dovrei attraversare e fare qualcosa
ma è
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Sputami in faccia
quello sguardo che brucia
lascia i miei demoni
a disegnarti la luna
sulla tela bianca
della tua schiena.
Voglia di caffè.
Piccole isole scure.
Come antica pergamena
leggo i luoghi segreti
i sentieri e i tesori
del tuo
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Non c'è niente da fare oggi
se non girare a perdere nei vicoli
e finire come la benzina
e finire nella mattina
nel ragù e nel mal di stomaco
o tra le cosce di Majlinda
lei si che ci sa fare
e scompare
lei si che ci sa fare
e
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Come fili invisibili
intrecciati dal vento
annodati con cura
dal tempo e la follia.
Dei tuoi riccioli scuri
hanno le movenze
bisbigliano nell'angoscia
della tua assenza azzurra.
Come spettri nelle foto
nel taglio dei capelli
hanno il rossore
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366 poesie trovate. In questa pagina dal n° 271 al n° 300.
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