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mfm Luigi Mancini
Le 366 poesie di mfm Luigi Mancini
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Io respiro la sua vita
e non per questo l'amo
io l'amo per quest'aria grigia
per l'invisibile che passa tra i rami
per la pioggia che non riesce a cadere.
Poi la dimentico. Scopo culi d'oro
e va tutto bene.
Non potrei mai amare tutto di
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Se ne stava ferma stringendo la sua bambola
dalla punta delle scarpe si capiva che era triste
gli altri non la vedevano e mi seguiva ovunque
è cresciuta con i miei incubi ed i miei sogni.
Lei non parla mai e viviamo solo di sguardi
veste
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La tavola imbandita con le tue pene
l'isola dal panorama non si vede
e siamo simili nel vederci così diversi
simili nell'istante e siamo assenti.
I nervi tesi della mia eretta colpa
e nella testa apri la bocca e striscio dentro
e nella
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Qui...
è un luogo senza spazio e senza tempo.
Qui esiste solo quando tu passi...
Chiedi agli altri se vuoi
gli altri che ora qui non esistono.
Quando
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Lei ha 15 anni
lo zaino su una spalla sola
ed io faccio il buffone
prima di farmi e prima delle pere
io e lei che in certe sere
senza toccarci facevamo l'amore.
Dove sono adesso le sue calze blu
il maglione largo e le mie reebook pump
ho lasciato
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E adesso brutta stronza
vieni a dirmi che mi hai sempre...
vaffanculo e resta lì
a soffocare tra le lenzuola
del tuo letto e lui che dorme
a quei tempi ero nessuno
e resto niente ora che stenti
un bacio conta poco
dopo gli anni quale
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Ho immaginato un posto
un pomeriggio nero d'autunno
un viale malato e rotto
sullo sterrato un tappeto di foglie
morte come le mie direzioni
come me loro non sanno
come me non hanno ombra.
Ci camminavi a piedi nudi
piccoli tagli e macchie di
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In amore c'è un sempre che poi è mai più
perché in amore qualcuno deve restare solo
ci sono demoni succhiatori di sangue
i vampiri che ogni sera escono dal tuo petto
ci sono cose che ancora non ti ho detto
che tutte le
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Nuovi posti ti daranno il buio
dal finestrino avrai una nuova luna
potrai credere di stare bene
di ritornare all'amore implacabile
ma disingannati l'hai gia vissuto.
Avrai parole e le berrai in un bacio
ti crederai in vita solo per uno
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Ho sempre qualcosa che non c'è
uno strano motivo per essere triste
che dopo il calore della tua bocca
l'esercizio volentieri e scivoloso
la lingua striscevole e sorgiva
lo smalto rosso, gli occhi neri
il rossetto appena e gli occhiali
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L'immagine contorta della luna
riflessa nell'acqua sporca del fiume
odio quel posto e il profilattico resistente
il tuo nome volgare e i lamenti socchiusi
odio anche la luna al tuo funerale
lo sputo di plastica nelle tue viscere fredde.
Il ronzio
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Fossi stato meno attento alla tua disattenzione.
La verità ha le corna come un diavolo pentito
è una miseria di poche parole
non ha l'effetto delizioso della bugia
poco commerciale non ha mai successo
la si dimentica in noi e non la
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I tuoi occhi sputavano gocce verdi nel lago,
questo si fermò e nel tuo respiro trattenesti il vento
era il periodo delle castagne e degli amori brevi
delle scarpe con la punta di ferro e le rizla
il tempo dei dribbling e tiri a girare fuori di
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Così sei morta senza mutande
distesa sul prato di un volgare ufficio
non serve che ti rivesti di fretta, sei morta
non serve il dolore che stenti, sei morta
la tua stanza è chiusa e non c'è porta
la tua vita è morta e
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Non sento più il suono delle foglie
il passo del vento che a tempo perso le raccoglie
nessuna ombra mi parla di battaglie lontane
nessuna compagna appare e poi scompare.
Non sento più la fatica nel petto
l'angoscia delle sere da
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Striscia sullo specchio e mi osservo
mentre lo faccio ho un demone alle spalle.
Lisandra passa e muore e brucio e soffro.
Ho scritto una canzone d'amore che parla di matti
ho scritto il tuo nome e brucio e rido...
L'erezione del mio male mi stupra
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Invia un messaggio privato a mfm Luigi Mancini.
"Ti sei venduto per poco ragazzo"
Questo mi ha detto una vecchia puttana
una di quelle che squallidano i bar.
Me ne stavo seduto e fottuto
fissando l'elegante etichetta del mio solito...
Questa vacca cosa vuole da me?
I miei demoni si
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Tu mi scopi mentalmente
gola profonda del mio male
mi riporti sul cemento triste
tra le lucciole di scampia.
E quanto pesa sulle spalle
il borsone con la spesa
sto tornando e Luca muore.
Mi gratti tu le palle amore?
Quante seghe mi facevo
la prof
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Questo inverno di caldissime tette e luna
serate passate a sentire il rumore dei tacchi a spillo.
lungo il corridoio della mia vita
zoccole struccate e poeti commerciali
passano e lasciano pezzi di vetro.
Avrei dovuto non regalarti le mie
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Saranno le dita invisibili del vento
il canto angosciante delle cose in silenzio
saranno le rondini e certe canzoni
sarà pure morto un poeta
ma i suoi stracci resteranno sui tuoi vestiti e le parole
quelle parole che succhiavi avidamente
e
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Ti lasci ancora scivolare in bocca le parole
ti lasci sola e infili le tue voglie nere
lo sai che ho un capogiro tutte le volte che chiudo gli occhi
lo sai che vedo il vento e cose che non si vedono.
Ancora ti lasci immaginare e bere
come se fosse
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Cominciammo dai fiori
e quindi fragili in un lampo.
Risposero al vento i tuoi capelli
la volta che io rimasi senza parole.
Quanta sete aveva l'acqua
sete delle tue dita che ne indicarono il corso.
Slacciammo le scarpe ai sensi di colpa
e sentivamo
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Cade il sospetto dal ramo senz'albero
ci sono i figli morti delle mie madri là sotto.
Ci sono occhi senza sguardi.
Passato, futuro, incertezze,
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Ritorno sulla tua pelle
nel graffio della tua schiena
nei tuoi baci carnosi
nei tuoi occhi e nel taglio
orientale e
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Sono da giardino abbandonato
da sera appoggiato alla ringhiera
sono da sentiero, erbaccia e luna
da scarpe slacciate per
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Vorrei toccare le corde del tuo silenzio
quando così meravigliosamente taci
lasciando vibrare le ombre e le
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Lei mi segue per la strada,
se mi giro è solo l'odore.
Bianca, distesa e pronta
su una panchina della
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Sono venuto qui per ucciderti
il silenzio di questo posto
fili d'erba che conosco
un bacio richiamò le rondini
ma sono qui per ucciderti.
L'impronta distesa della tua vita
le tracce invisibili delle parole
il vento ha il profumo di chiesa
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Non riesco più a sentire
il suono della sera
quando tornano gli operai
quando io non torno mai.
Non riesco più a sentire
le tue mani che non ci sono
e non riesco più a sentire
in me la sensazione...
Sono una sperduta riva
che
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Sono un pagliaccio emozionale
innamorato di lei che non vuole
così mi drogo ancora e tira
l'aria perversa della sera.
Io sto
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366 poesie trovate. In questa pagina dal n° 121 al n° 150.
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