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Alessandro Moschini
Le 414 poesie di Alessandro Moschini
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L'aurora arrivò
a piegare le ombre
e sorprese
la mia bocca smaniosa
cibarsi ai
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Ci sarò
ad aspettarti
in cima alla tua bocca
con questi fiori in mano
ed il vestito a festa.
Forse sarò imbranato,
un po' impacciato,
imbarazzato
dal non saper che dire
cercandomi parole
nelle tasche
da tendere
insieme con le
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Crash...
e fu di vetri rotti
lasciati
dalla bottiglia di champagne
schiantata sulla prua
a inaugurare
lo sciogliere di ormeggi
verso mari di rivolta.
Furono applausi muti
tutto intorno
mentre tagliavo il nastro
ad iniziar le mosse
per arrivare
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Aria nell'aria
fiato nel fiato
amore creato
in un afflato all'unisono
sulle pareti del buio.
Aria nell'aria
fiato nel
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Ho coltivato campi di fortuna
vegliati dagli amici gatti neri
che in ogni ora mi furono graditi.
E' inutile che ti armi di macumbe,
numeri diciassette e riti neri
che fanno scompisciare i polli.
Il tempo perso non ritorna
ed io non ho né
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Sei un bastardo
ma lo sapevo già.
Ti avevo conosciuto
in altre vite
e riconosciuto
nel tuo crescere
e non scorrere.
Galeotta è stata la trachea
che sembrava palleggiare
la paura e giocarci a squash
facendola rimbalzare
sulle
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L'inverno che verrà
sarà di baci
e di castagne al fuoco,
di abbracci nei maglioni
e libri aperti
su poesie d'amore.
Mi sto facendo scorta
di sorrisi e fiori
sbocciati come note
nei miei occhi,
da tirar fuori al freddo
come con
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Labbra su labbra,
fuori dal tempo
e dal display.
L'amore è il faro,
l'approdo finale,
la meta.
Siamo statue di cera
ferme in
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Ho il sole in faccia
e il vento nei capelli
mentre percorro
il dirizzone verso casa
coi finestrini aperti
inarcando le labbra
in un sorriso
sotto gli occhiali scuri.
Ripenso a te
che dalla cucina
intonavi il tuo canto
e lo intrecciavi al
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C'è un atomo
di fiato trattenuto
sospeso nel buio
dell'istante
in cui gli elettrodi
interrompono il contatto
prima dello schianto
e l'esplosione.
Era di Marzo
ed ero senza pelle
e non sarebbe niente
se non fosse
per l'acqua di
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Mi sento un polipo
messo alla gogna,
mi han detto polipo
senza cicogna,
gridano polipo
ebola e rogna,
urlano polipo,
merda di fogna,
a morte il polipo,
porta scalogna,
gonfiamo il polipo
come zampogna,
mi han detto polipo,
brutta carogna,
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Fatti spazio,
in questa dimensione,
in altra dimensione,
in altra direzione.
Nel frenetico caos
da omini di Space Invaders
siamo mattoni sconnessi
in attesa del frenetico,
fatale defrag
che unisca poli
e pori d'ansia.
Il caos nelle
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Sale l'arpeggio
e stritola magoni
nutriti, mal sfamati
sotto pelle.
Sale gagliardo,
s'innalza riflesso
nei grattacieli a specchio
in trionfo di volume
sulla morte che respira,
questa morte esalata
dall'anima che grida.
E sale a miglior
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Era notte,
era sale,
era miele,
era fiele
contrasto dolce amaro
di baci presi,
di baci resi,
di baci arresi.
La passione esondava
mentre issavo bandiera bianca
vinto sul fondo dei tuoi occhi
e sulla tua pelle nuda
impazzava
il buio mare
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Spolvero foto
in giro per le stanze,
ma non i malumori.
Per quelli non c'è panno
ne palliativo che tenga.
Ci son momenti
che la mente
torna dentro il corpo
capendo
che il ricordo del tuo viso
e la tua voce
hanno stretto nodi in
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Ho scoperto
qual'è il tuo sapore.
Sai di scroscio di note
e presenza notturna.
L'ho scoperto l'altra notte
mentre ero prigioniero
tra le tue gambe
e in fondo ai tuoi occhi.
Lo avevo ancora in bocca
mentre il mio sorriso
si affacciava
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Tu che mi ascolti Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2010, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: 240 - € 12 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686108
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Invia un messaggio privato a Alessandro Moschini.
Scese la sera
vestita di canto
ed acqua sulle spalle
(le tue)
Ad occhi chiusi
(i miei)
sentii la tua voce
oltre la porta
piovermi lenta
sulle labbra
a fiocchi di piacere.
Seguii il tuo canto
e quando li riaprii
mi eri distesa
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Poesia
indossavano i tuoi passi
mentre piano scendevi le scale
con le scarpe in mano.
Ed io
che avevo gli occhi
ancora incagliati
in un sublime canto
mi fermai
ad osservare
il tuo incedere regale
con la voglia
dentro al petto
di
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Il volo di un coriandolo sui tetti
attraversò
comignoli di gioia
e paludi di dolore.
Arrestò il suo carnevale strano
indugiando il volo
in cerchi su se stesso
salendo attorno al piedistallo
di un punto interrogativo.
Dov'era quel
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Vivo di brividi
elettriche visioni
che nutrono gli istanti
di glissate fatte suono
tutte le volte che la falange
si infrange sulla corda,
coda di topo che imbocca il cuore
che trabocca al suo vibrare.
Vivo di brividi
elettriche visioni
che
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Amo la pioggia
e i suoni che racchiude
nell'intimo suo scroscio.
Nel suono della pioggia
c'è il suono delle tue parole
cucite sul ricamo di un discorso
che ascolterei per ore.
C'è quello del silenzo
fermato sulla
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La notte
porta con se
frammenti d'alba
che brillano di rosso
come strass sparsi
sulla veste scura del cielo,
scura e
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Amari son gli sguardi
figli di scevre forme
e di sapori ispidi
che si stampano
di sale appiccicoso
sulle retine.
Sotto il mandorlo
ho colto a piene mani
quel tuo sguardo dolce
e l'ho bevuto
mentre in testa costruivo
un diadema di pensieri
a
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Io l'ho vista l'immagine del vento
quella notte che lambiva il tuo profilo
e ti disegnava in soffio.
L'ho vista nei tuoi occhi
che spiravano bufera nel mio petto.
Lo sento ancora il vento.
E' qui ogni volta che ti penso
e che dentro di me ti
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Svesti le ombre
e appendile alle grucce
chiudendole dentro
alla notte che scende.
Saranno in simbiosi
l'aria e le mie labbra,
un soffio lieve,
intimo
ad abbassarti le spalline.
Voltati adesso.
Non ho paura di perdermi.
se anche nessuna
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Scartai le ali
nuove di rinascita
e le spiccicai
aprendone ogni piuma,
catapultando via
l'ovatta e il guscio
che fecero da arco
al cielo
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Rapito
sulla materia dei sogni
cammino in bilico
lungo l'amore ignoto
mentre con la mano
scosti piano le rive
del tuo
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Concretizzai la sabbia tra le mani
caduta da clessidre inesistenti
Furon le età bigotta e betoniera ad incontrarsi
ed esplodere a contrasto
lasciando a terra polvere notturna
che impastata col vento modellai,
spermatozoo d'ombra nell'utero
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Non fermare le mie mani
adesso che sono immerso
nel tuo mare di cedri
e un concerto di falangi in tempesta
intona questo amore ruvido e dolce
che ti inarca all'indietro la schiena
e ti chiude negli occhi i suoi brividi.
Non fermare le mie mani
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(Mi sei mantra
cucito sulla pelle
cantato a ferro e fuoco
nella testa).
Mi sei indelebile negli occhi
contorno in negativo incancellabile,
che resta appiccicato sulla retina
quando la tua presenza come luce
si spegne sulle tue gambe
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414 poesie trovate. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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