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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Alessandro Moschini
Le 414 poesie di Alessandro Moschini
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Respirami
fino a quando il sole non avrà più aria
ed esausto chiuderà i suoi occhi
all'arrivo del crepuscolo.
Amami
togliendomi il respiro e facendolo tuo
fino a quando soffiando l'aria all'unisono
spazzeremo via le
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Ti sto parlando
e parlo di visioni
allucinanti abbagli
e riferisco
di stare attento
alle gialle sfumature.
Son vere solo quelle
ch'eran già così
prima che l'acqua
impattasse sopra il lucido
rompendo gli argini
dell'umano
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Sei la poesia
che ancora non ho scritto
posata alle mie labbra
come polvere d'oro
che dolcemente soffio
e poi respiro.
Profumi di gioia
e strofe nella testa
a riempire ed inebriare
le stanze dei mie giorni.
Sei la poesia
che tutti i giorni
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Eccola
la mano del tempo
che si allunga
ed al rallentatore
apre il suo palmo
avvicinandosi
al vetro dei miei anni.
Strano calore emana
che si fa condensa
a contrasto
coi contrasti miei interiori
che picchiano sul vetro
e lentamente
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Giro le dita
attorno alle tue perle
come rosario sconcio
a contare i desideri.
E farei prima
a dir quel che non voglio
ad averti qui
nuda nel mio letto
mentre lo stomaco
chiude le sue porte
sull'ultima tua perla
che cade dolcemente
sul tuo
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Gabbie
esistenti,
aderenti,
inerenti,
presentemente assenti,
pesanti
corde tirate e rotte
come silenzi rimbombanti,
all'angolo attendo
dietro ai cespugli
col coltello
in mezzo ai denti
pronto a tagliar
gole diffidenti,
maldicenti
con
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Non è soltanto femmina
il dolce crogiuolo
del possesso.
Io lo capisco sempre
quando cammini in strada
muovendo il tuo sedere,
agitando i tuoi fianchi
ed i virili cuori.
Oggetto del desiderio
che fantasie scateni
quando percorri il
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Dimenticai
memorie stese al sole
sul terrazzo
accanto a te
e lasciai seccare
entrambe
negli inverni
gelidi del cuore
ricchi di nubi
ma aridi di acqua.
Ti vidi rinsecchita
perder tutto
il tuo bel verde
dai rametti
ormai appassiti
e senza
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Cedi alla notte
e della notte intriditi
come biscotto d'ombra
in tuffo verticale
dal basso all'alto
nel cielo caffellatte.
(Spezzami il fiato.
sento già scrocchiare.
Crack...)
Ho messo le paure
faccia contro il muro,
a gambe
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Fuori misura
è la punta estrema
di un amplesso
che coglie i miei livelli
in gaudia distorsione.
Legata al corpo è l'anima
ed allo stesso tempo
dal corpo
lei prescinde
nella presenza,
nell'assenza,
nella distanza.
Sei tu che
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Chiudi gli occhi adesso
come io le mie braccia
intorno ai tuoi fianchi.
Come carta carbone
in punta di lapis
con le gambe ricalco
le linee delle tue gambe
che nel sonno
dolcemente si muovono
in docili scatti.
Dormi adesso
che le mie labbra
i
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Dov'eri mentre ti chiamavo
e la mia voce dentro
si rompeva sul limitar dell'ugola
smorzata da un singhiozzo?
Non c'eri eppure ti sapevo
errante come me alla mia ricerca
anima in vetrina
dentro a letti sbagliati e tristi feste.
Non conoscevo te,
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Mia libagione oscura
d'oro, d'acqua e di perle
nel buio ti splendon la pelle
ed i seni invitanti
come marmorei calici
da dove il tuo vino sorseggio
sentendomi ebbro
nel brindarti nuda.
Vita c'è in te
a me trasmessa
dai tuoi occhi
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Apri i tuoi occhi e guardami
ora che il mondo tace,
ora che il mondo è assente,
ora che il mondo è niente
rispetto all'universo nudo
che mi schiudi
dove nel buio
accogli,
proteggi,
non rinchiudi.
(Non c'è pietà
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Sto bene
e il mio bambino interiore
vestito col grembiulino di scuola
dondola serenamente
su di un'altalena
con le corde attaccate
a una nuvola rosa
a trenta metri da terra.
Ad un tratto
un uomo di mezza età
ben vestito
con un borsalino
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(Avevo un mondo
dentro la mia testa
abitato da neuroni
scorazzanti nella notte
su strade di sinapsi).
Ecco la palla
che frange e demolisce
col suo piombo
le pareti del nulla intorno a me
che resto immobile
rannicchiato sulle mie ginocchia
in
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Tu che mi ascolti Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2010, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: 240 - € 12 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686108
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Invia un messaggio privato a Alessandro Moschini.
(What colour is the passion?
What colour is the faith?
What colour is the love?
What colour is the pain?).
Ascoltami.
Vienimi in canto
vocalizzando il tempo
fermo su intonazioni mute.
Sei primavera dentro
bocciolo che si schiude
al mio
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Scivola via
dall'orlo di un sospiro
anelito beffardo
di disordinata notte.
Scivola via in silenzio
senza le chiavi
e con le scarpe in mano
evadendo
i giochi della testa.
Non hanno peso
le condanne in contumacia
vibrate sui miei occhi
aperti
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Odo il rumore del mare
e le voci dei pescatori.
Rumori, suoni di vita
di questo stupendo villaggio
che entrano
dagli oscuranti socchiusi
della finestra.
Entrano accompagnati
dal profumo del novello mosto
che arriva fuggendo
dalle cantine di
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Di quest'oblio
son le coltri nebbiose
che avvolgono
distanti vicinanze
come dismesse vesti
su manichini senza ombra.
Facciate fatiscenti
son le strofe che cantai
perdutamente infrante
sul crinale della sera
come calici di cristallo
esplosi
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Rumore bianco,
bianco come neve
sovrappongo come un manto
alla tua traccia
a ricoprir silenzi
e troppe parole.
Scorre veloce
comprimendo le battute
disgregando
violente approvazioni
a far tabula rasa
di compiacenti regole.
Rumore
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Pareti pesanti d'ignoto
scendono lente dentro
a murarmi il respiro.
Manca lo spazio vitale
mangiato dei refrattari quesiti
che salgono piano
a chiudere ogni via di fuga
mentre rimango a stecchetti
attaccato al soffitto del vuoto
aspettando
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Dietro ai vetri
e alle aggrotate ciglia
fragile è il tempo
riflesso nelle nubi
che sgretola pensieri
stretti sul limitare
di pericolosa accidia.
Solo la tua voce
narcotizza i dubbi
che come dita
stringono il mio collo
ridandomi
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Il volo rallentato
di una foglia
sprigiona
ad ogni giro su se stessa
tonalità cangianti
di morbido equilibrio
fotogrammi a spirale
e colorata fotosintesi
al passaggio visivo
sulla serena terra di confine
dei sorrisi
e degli assolati
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Non c'è asse
ma l'equilibrio abbonda
cubitalmente scritto
marchiato a ferro e fuoco
sul mio karma
che srotola sorrisi adesso
e serenità interiore
come pregiate stoffe
difficili da scegliere.
Cucio la notte al giorno
e al giorno
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Piovimi addosso
dolce e violenta
come morbida piuma
e grandine nuda
a randellare
i vetri del tempo.
Vanno in frantumi
gli errori passati
infrangibili e deboli
sul punto di rottura
che tocchi
cadendo dal tuo cielo
di erotica cuspide.
Mazzate
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Ingordo è il cielo
che inghiotte
nelle fauci della notte
gli ultimi bocconi
di tramonto autostradale.
Leggera e magica
è l'oscurità che cala
sui metri di collina
che divoro,
sulla caccia notturna
delle volpi,
sul soffio
leggi
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Provati il mio petto
nei camerini d'ombra
che seguon le tue linee
della pelle.
Indossalo il mio stomaco
e dì come ti sta.
Come ci stai
dentro al pugno rovente
che lo avvolge
quando le mani mie arrivano
ai tuoi seni
e dentro al tuo
leggi
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Non c'è vertigine
nell'attimo sonoro
che dondola nel vuoto
le sue gambe
seduto comodamente
sopra un bischero
a immaginare note.
La mano mia si allunga
facendo trapassar
tra un dito e l'altro
le quattro code
del nichelico
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Frammenti d'infinito
tengo in tasca
come semi
a rinverdir le aiuole
e le coltri della mente.
Ravanano in tasca
mani e testa
gettando
manciate di parole a terra
a seminare
immensi spazi vuoti
lasciati
dal mio labbro titubante.
Versi come
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414 poesie trovate. In questa pagina dal n° 241 al n° 270.
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