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Alessandro Moschini
Le 414 poesie di Alessandro Moschini
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Non c’è niente
tra le righe sconnesse
di un subliminale silenzio.
Raccolgo petali e chiodi
percorrendo a ritroso
la via
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Distanti
dalla percezione del tempo
e dello spazio
siamo navi dal timone rotto
sui ghiacci dell’anima,
giorni persi
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Conosco bene
questa tua smania,
bramosia rovente
che ti divora il cuore
e gli occhi
tutte le volte che alzi il
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Il battito d’ali di una croma
si posa lievemente
sul letto adamantino
della notte
Ogni fuga
si apre a ventaglio
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Sono già stato
in queste stanze
ma era un altro sogno,
altri inquilini
altre storie.
Conosco a memoria
la planimetria
della mia mente,
il suo arredamento
di ricordi
che non ho vissuto,
di facce criptate
che non ho veduto.
Ma il posto è
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Siamo foglie
incagliate nel tempo
liberate dal vento nuovo.
Sanno di naftalina
queste paure stantie
che da troppo teniamo
chiuse in testa.
E’ ora di aprire il baule
e lasciarlo respirare
di gioia e fiducia.
La cosa importante
è non
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Arrivarono
ed avevano doppia pelle
Lupo fuori
e coniglio dentro.
Arrivarono
ed avevano nomi
scritti su fogli d’ombra
e che nell’ombra svanirono.
Portarono via con se
figli e pianti di madri
e strinsero il loro bavaglio
intriso di
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Mi son vestito d’ombra
a far risaltare
la luce che volevo.
Sono a mio agio
nel rimirare
il piccolo universo
racchiuso intorno al lobo.
E parlo di maree silenti
che neanche coscevo
con la mia figura
nello specchio.
Libertà e rivalsa.
Ego e
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Ho avuto freddo
nei giorni in cui
splendeva il sole nero
che irradiava il tempo
con raggi di pece.
Non ero io quell’io
ma il sangue mio
era caldo
quando scioglieva
avvolgendole
come boa costrittore
le lame di ghiaccio
che mi straziavano
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Negli anni ribelli
di ritorno dal tuo oblio
silente scavi.
Trivella di tenacia
mutasti la tua rabbia
in determinazione
e adesso hai il sole
e l’obiettivo in faccia.
(Il target da centrare
è il te stesso che tu vuoi)
Non hai bisogno
di
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Parlami
con voce di fronda
che sussurra la notte
all'orecchio
di persiane chiuse.
Si
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Seduto
sopra un ceppo di rottami,
osservo l'onda
che si rompe sugli indugi,
deflagrazione di sorrisi
ad annientare odio
e antiche rabbie.
E sperpero
gli ultimi spiccioli di bile
in inutili cazzate,
sgoccioli scampati
al reato contro un
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Tutto è vortice
nelle corrispondenze
che si nutrono
di intesa e comprensione.
Gira su se stesso il sentimento
tornando dal vertice alla base
e ricomincia il giro,
si rinnova
nell'unica logica evidente
che tutto l'amore che dai
indietro
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Leggimi Maga
nel fondo delle acque
e dimmi cosa vedi.
Perso
negli influssi degli infusi
che profuman di limone,
naufrago,
stordito dal narcotico passato,
anestetizzato.
Eppure so che tu puoi Maga,
drenare la mia rabbia
col tuo antidoto
di
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Vorrei abbracciarti
ma non ti riconosco,
non riesco più
a trovare le tue forme.
Eppure ti ricordo,
vestita in nero
quando mi rubavi il cuore
e lo nascondevi
tra i tuoi solchi,
prima di mutare
la tua veste in argento.
Era il preludio
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Tredici mani di luce
inventano colori e suoni,
acquarelli d'anima
rotanti
nel pentagramma conico.
Squarciano il buio
arpeggiando
l'incedere del
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Tu che mi ascolti Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2010, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: 240 - € 12 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686108
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Invia un messaggio privato a Alessandro Moschini.
Mi avvolgo
del calore amoroso
del tuo tatto,
contatto innamorato
tra le mie mani
e la tua pelle.
Come un bambino
che scopre la materia
travasando l'acqua
dai bicchieri,
ti sento in mezzo ai denti
che dolci stringono
i tuoi fianchi
e
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Le stanze degli artisti
hanno occhi
per vedere l'invisibile.
Come fantasmi buoni,
sono spettri di città
dominate da montagne
di libri accatastati
e copertine di dischi,
attraversate da un vento
di parole e note
che muove fogli
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Una rosa
per ammazzare l’orco.
Non basta certo
a renderti la luce dentro gli occhi.
Ma questa, e non l’orrore,
è l’immagine che avrei voluto per te
prima di addormentarti.
Una rosa
per ripulire l’erba.
Non basta certo a cancellare
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Specchiati in me
quando vedi il tuo male
e solo porte chiuse.
Sei luce
direttamente proporzionale
al buio che senti.
Specchiati in me
quando ti credi sbagliata.
Ti vedrai nei miei occhi
perché quello che ho dentro
è il riflesso di
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Con le mani immerse
in acque oniriche
ti ho sentita smanacciare
insieme a me
litigandosi i piatti da lavare.
Era da tempo
che nella notte
non passavi a farmi visita.
Mi mancavi.
A mani nude
ho sbattuto nel coccio di un ricordo
e la ferita ha
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Son messo all’angolo
dalla tua bocca
imprigionato
in un recinto d’aria.
Tra le nostre labbra spira
una corrente di
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“Allargati!” Mi dici.
No grazie!
Mi bastano i miei suoni.
Almeno li conosco
ed evito di pescare a caso.
Le forme anonime
le riconosci subito
proprio perché non le distingui.
Sembra un paradosso,
ma hanno la firma inconfondibile
del
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La Luna rosa
ci osservava sorniona
e note si calavano furtive
giù lungo un filo di luce
attaccato all’abat- jour oscurata.
Avevi gli occhi
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Tira un’emozione
chiusa in un involucro
di lacrima al nichel
e lasciala urlare
di gioioso rimpianto
tra le falangi.
Se guardo indietro
vedo solo l’inizio del manico
da dove il cuore,
come foglia al vento,
inizia a vibrare.
E’ voce
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Era di sole quel sorriso
nascosto tra le ciocche
mosse dal vento.
Vennero giù,
tagliate come rami secchi
e ributtarono vita
come le foglie
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Pezzi di naso
lasciati al caso
Cercano incavi
dove svernare
fissa dimora
per breve tempo,
un mese,
un giorno,
un’ora.
Con le narici
ad inalare
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(Ho troppi chilometri
ammucchiati sul groppone
e scorie da scacciare
dalla pelle).
Confido sempre
nell’elemento acqua
specie se carica
delle atmosfere dei tuoi baci
che leniscono
e alcalinizzano il futuro.
La notte ci sorprenderà
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Come saresti?
Me lo chiedo spesso, sai!?
Voglio dire...
Che aspetto avresti?
Mi piace immaginarti
con i capelli un po’ più bianchi
e qualche ruga in più,
magari mentre stiri
Li sull’imbrunire
in cucina con la serranda aperta
e la
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Ho gli occhi pieni
di quello che non sono
pienati dallo specchio
imposto ed impostore.
Da qui,
seduto dietro a sbarre
di ambizione
e compromessi scomodi,
osservo
l’immaginazione mia volare
verso campi
a me rassomiglianti.
Non so che
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414 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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