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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’347Autori attivi: 7’477
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morfeo morganti
Le 217 poesie di morfeo morganti
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La casa è grandemente
vuota, tutto tace,
le donne sono via.
Il pendolo scandisce
momenti di solitudine
oscuri pensieri
ricamano trame.
Resisto, insisto
e assaporo la paura
del vuoto:
altalenananti emozioni
demonizzano
nottate
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Intravedo seni potenti
circoscritti in raggipetto
insufficiente,
che fa girare gli occhi
alla gente.
Sei alta, capelli corvini
culone enorme
e ricca di pelo:
ingredienti suadenti
per nottate calienti.
Mi aggrappo al tuo ventre
e maledico gli
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Il sole filtra
dalla finestra
eppure non riscalda.
Piante nude
di foglie
e ricche di luci,
trasformano
i viali in questi giorni
d'avvento:
eppure non riesco
ad essere contento.
Bisogna far festa,
il Natale frulla nella
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La nebbia offusca
i pensieri dubbiosi
che governano
una pigra domenica.
Dormi, ti osservo
mentre respiri tranquilla:
vorrei destarti
per dirti quanto ti amo,
ma ti lascio serena
nei sogni.
Appaga i tuoi bisogni
fintanto che puoi,
domani
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L'estate è finita,
un pesante maglione
tiraneggia i tuoi seni.
Ma io li colgo,
li immagino
turgidi e giovanili.
Sei nuda
una giunchiglia
splendida s'offre
mentre fumi senza
reticenze, senza
complicanze.
Sono un dirigibile
che cerca
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I magri cani
latrano disperati
alla luna
affamati di sogni.
Non ci sei:
soffiano gli alisei
a tormentare le chiome
di alberi silenziosi,
mentre nel nulla
svanisce una storia
tanto lunga
da non essere
cominciata.
Amica t'ho
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Sei così femmina,
mi hai stregato
portandomi in un turbine
ventoso, autunnale:
tu conoscenza estiva.
Percepisco brividi,
alimento paure,
ma oltre la coltre
di nebbia,
intravedo raggi vividi.
Eppure sfuggo alla percezione
sensoriale, non
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Dalla notte inghiottito
sopraffatto dallo scotch
e dal chimico barbiturico,
fedele nemico
compagno di viaggio.
Coloravi tele,
riempivi pagine bianche
con pensieri austeri,
giudizi severi
traendone morali
conclusioni.
Persona colta
quanto
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Luccica la strada bagnata,
ridepongo i miei desiderata:
ancora una volta
le situazioni mi dominano
sovrane,
cavalli al galoppo i pensieri
ansano su pianure
sconfinatamente sdraiate,
mentre il male oscuro
s'ggettiva impertinente.
Mi sento
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Stenta l'autunno
a venire
e a lenire
dolori mordaci.
Estate infinita
che carambola
sul tavolo lucido,
leviga il mio animo
umoralmente instabile.
Ottobre assolato,
ancora occhieggio
le donne che portano
a spasso i propri seni
senza
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Accavvalli le gambe
offrendo cosce possenti
ai miei occhi attenti.
Ti chini, e i seni
fiorenti traspaiono
compressi dalla
camicetta cremisi.
Ingannevole indifferenza
permea questo incontro
fatto di caffeina e sigarette.
Ti taglierei i
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Era un sabato mattina,
fresco ma assolato,
inghiottivo l'autostrada
per giungere puntuale
alla tua nascita.
Evento straordinario
che mi ha capovolto la vita,
me l'ha riempita
e perciò te ne sono grato.
T'ho portato un melograno
ho
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La soffocante calura estiva
sta deponendo le armi
la brezza settembrina
accarezza le foglie
di mattina.
La rugiada stenta
ad asciugare,
le viti sono già spoglie
dai grappoli,
e la campagna
si prepara all'autunno.
Il caldo luciferino
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Giornate monotone
si susseguono
come vagoni
di un convoglio
privo di orgoglio.
La calura mi strema,
l'aria ristagna,
il sole picchia
colpi di maglio vigorosi.
Un rintocco
di una campana lontana
mi fa trasalire:
mezzogiorno è suonato
e
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Suoni lontani
rimbombi sinistri
lampi e saette:
ferragosto bagnato
solitario, fresco.
Sono uscito presto
percorrendo strade
lucide d'acqua
e desertificate.
Una donna con un cane,
un nero senza pane
e tanta fame.
Tutto dorme,
tuttto
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Col naso all'insù
cerco una stella,
non una a caso:
cerco la mia.
Infine la trovo
mi spoglio di tutto,
e la guardo
velata da una
nube che corre.
Vacilla l'umore
in sottofondo
aumenta il dolore:
l'epicentro è la
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a morfeo morganti.
Fra una pletora di abbronzati.
tatuati, lampadati
mi sei comparsa:
la qual cosa m'arride.
Magra, selenica,
irlandese nell'aspetto.
Occhi verdi e chioma vermiglia,
tizianesca creatura
rinascimentalmente
attuale.
Mi agito nel
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Scompigliata
dal vento
la chioma
color paglia,
gli spruzzi salmastri
dell'acqua
bagnano l'orlo
della tua gonna.
Regale e minuta sullo scoglio
guardi lontano,
ed i tuoi occhi verdi
si confondono con il mare.
Sei bella, dorata dal
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Lo specchio della luna
rischiara e riflette
opachi presagi
mentre eccheggia
senza tregua il silenzio.
Gambe esili e sottili
palpitano setose
fra lenzuola avvizzite:
fa fresco,
un tremore, un abbraccio.
Fine di luglio senza calura,
ma una
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Il fumo ristagna,
la strada si bagna
di goccie che si dissolvono
a terra sull'asfalto
caldo, suadente.
Ancora una sigaretta
e la serata è perfetta,
senza palpiti, monotona
come dev'essere.
Non succede niente,
fa caldo,
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Su di un calesse
ho raggiunto la spiaggia
di Saleccia.
Ottocentesca escursione
piena di emozione.
Il mare, i profumi
che ti accarezzano i sensi,
il silenzio ritmicamente
interrotto dall'incedere
di due cavalli sbuffanti
sotto il sole.
L'acqua
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Quante volte
ho rincorso un treno
e l'ho perduto:
il sibilo, due fiammeggianti
occhi rossi nella notte.
Eccomi ancora una volta
da solo in una stazione
sconosciuta.
Ma questa volta
il convoglio
mi ha inseguito,
mi ha raggiunto
mentre io
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Nuvole basse
velano il sole
che gira sull'asse
delle parole.
Discussioni infinite
senza senso
sbiadite mentre
lento brucia l'incenso.
Trent'anni di vita
passati in rassegna
impacchettati e pronti
alla consegna.
Eppure gli argomenti
non
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E' quasi estate
ma è un giugno
novembrino.
Piange la pioggia
dal cielo oscuro,
i gerani in terrazza
galleggiano
nell'acqua
che tutto lava.
Il gatto dorme marmoreo
gli ombrelli s'accartocciano,
le strade sono lucide
le ossa
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Il cupo rumore
della solitudine
riempie queste ore
dense d'inquietudine.
Colpi di maglio
alle tempie,
l'occhio cade su di un fermaglio
che mi ricorda la tua assenza.
Credevo di essere abituato
a restarmene spogliato
da ogni sogno
ed invece
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Voluttuosamente
ti accarezzo la schiena,
godono le prensili dita
mentre i tuoi
capelli rossi
scompigliati e meaestosi
sono un mantello purpureo.
La seta leggiadra
è nulla a cospetto
del candore del tuo seno
che si struscia sul letto.
Un
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Intravedo il tuo seno
me ne approprio
con gli occhi:
lo scollato vestito di organza
presuppone una fiduciosa
arroganza.
Vorrei tanto arare
il giallo granaio,
violare le labbra
di lamponi profumate,
perdermi negli anfratti
e stare sotto
le
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Quando le labbra
si sono sfiorate
ho capito
che l'alchimia era
perfetta:
lo specchio riflette
la tua figura
e godo la tua nudità
con lo stupore
di quanto sei bella.
Con foga i vestiti
sono spariti,
i capezzoli induriti
e gli umori e
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Strade tracimanti
d'acciaio gommato
percorro.
Elemosino il silenzio
osservando
la pioggia che rimbalza
fra la terra e i miei pensieri.
Il delirio epocale rimuovo
mentre circospetto mi muovo
nel mondo che mi fa male.
Una rombante saetta
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Gli occhi
sono lo specchio
dell'anima,
ma le mani
lo sono della vita.
Non sopporto quelle
viscide, senz'anima
mi appassionano
quelle abbronzate
non dal caraibico sole
ma dalla fatica
di lavorare all'aperto.
I guanti sono
gli occhiali da
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217 poesie trovate. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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