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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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morfeo morganti
Le 217 poesie di morfeo morganti
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Insegni inglese
in un piccolo paese,
lo parli bene
con partenopeo accento,
quando ti vedo
sono contento.
Sei bionda,
sei tonda
il seno abbonda.
Ti accompagno
spaesato,
ascolto i tuoi racconti.
Forse una pizza
forse una birra
a sorsi
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La vita è strana,
la vita muta
il cingolo infame
dell'anagrafe
non s'arresta.
Dalla lavagna delle medie
a Platone del liceo,
dalle barricate all'università
la tua natura complessa
mi ha accompagnato,
seguito, aiutato.
Mani
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All'ombra di una sequoia
cresciuta in terrazza
non so il perchè
transitano, pascolano
animali strani.
Chi con sei zampe,
chi con becchi aguzzi
e ali quadrate,
alcuni piccini
altri malandrini,
talatri enormi
chiazzati,
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Il freddo è intenso,
pungente
arranca veloce
la gente
su prati scricchiolanti
di brina.
Al parco ci sono cani
schiumanti di primavera.
Lunedì sarà domani,
oggi è l'oblio ozioso
domenicale,
lo dedico al
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Non mostri trent'anni
perché non li hai:
ne hai molti più,
ma sei tu.
Sei bella, attraente,
nella maturità
emani sensualità
privata, ovattata
nobiliare,
ma catturi chi ti sa guardare.
Il seno vitale
è un
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Occhi neri, luciferini
che sfavillano
come cerini,
abbagliano il tuo viso ovale
talmente bello
da essere normale.
Occhi che scrutano,
spogliano, sgridano
e sono densi di felicità
e gravi di disperazione,
ma non esprimono
mai
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Mani lunghe e curate,
mani tozze screpolate
mani callose,
mani raggrinzite.
Io le osservo sempre
quali specchi fedeli
di chi le mostra:
la vita, l'età il mestiere
appaiono magicamente
mobili.
Mani femminili inannellate,
mani
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Le nubi sono farfalle
i raggi del pallido sole
invernale
scaldano le ossa
corrose da tanta piogga
che ha lacrimato a lungo
sulla facciata delle case.
Un inverno lungo
noioso, torbido
ha reso morbido
il corpo del mio gatto.
I gerani
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Dalla terrazza,
pervasa dal buio notturno,
aspetto il giorno
quando scorgo
da un balcone
il luccichio
di un mozzicone,
stella fra le stelle,
che arde
fra le dita
di una vicina,
in realtà lontana
perché straniera.
La sigaretta si
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La grondaia suda
pioggia,
incessante
nuda.
Rumore costante
scroscio incessante
incedere balbettante
perchè
l'ombrello
non offre riparo
nè dalle intemperie
nè dalle contumelie
di chi aspetta
il mio puntuale
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Gioco con l'illusione
dei sogni,
cerco la collisione
dei bisogni.
Intanto la nebbia
sentimentale
non si dirada,
si tramuta in rabbia,
e il tempo impolvera
la situazione precaria:
frecce di solitudine
trafiggono
il buio.
Mi salva la
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Una sorpresa
del tutto in attesa
scoprire
la tua confessione:
farai un do maggiore
in mio onore.
Hai scoperto la chitarra
pensando a me
e ciò mi lusinga,
ninneremo milonga e tango,
rock e bossa nova
da mane a sera.
Perché la
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Sto sul divano:
esausto, sgomento
e piove
dannazione non smette.
Ripenso a giornate di sole
che ormai vanno strette,
annegate da un'incessante
pioggia.
La roggia tracima,
l'umore è zuppo
come tappi di sughero
per stare a galla
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Scherzosa e bizzosa
sicuramente
prosperosa.
Vendi tabacchi
e ancheggi sui tacchi
mentre tuo marito
ti guarda severo.
I seni guardano il cielo
e il culo rotondo
incute rispetto,
ammirazione
e tentazione.
Il sornione marito
è un cerbero
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Un bicchiere
e una bottiglia,
ed il mondo
appare una biglia.
La casa è deserta
calma piatta
all'orizzonte.
La giornata è nebbiosa,
l'atmosfera dubbiosa
incerta, strisciante
ninnolata da una
impalpabile amarezza.
Il
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Un amore
l'amore:
una vita, un giorno
un momento.
Non si misura,
è un distillato
molto ricercato.
Eccitazione emotiva
che ti porta via
lontano
nei sogni,
appagato nei bisogni.
Un distillato raffinato
l'amore
che sana il cuore
dal
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Invia un messaggio privato a morfeo morganti.
Eccoci con i bilanci
gli oroscopi
i programmi.
L'anno trascorso è stato mesto,
L'anno che verrà
sarà portatore
di liete ventiquattrore?
Chi ama deve essere riamato,
chi è solo deve essere accompagnato,
chi ha sete
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Silenziosa, impertinente
lentamente
copri di cipria i tetti.
Dov'era il chiaro
ora c'è il grigio:
è mattiino o meriggio?
Che importa
stempera, diluisce
nasconde le ferite.
L'ascendente in scorpione
è questione di
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La sento,
la riascolto
spesso, forse molto.
Mi rode la testa,
mi spazza l'anima
e mi fa ricordarti.
Odiata, amata
canzone
che rispolveri
pensieri.
Anni sembra, ieri.
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Il sole filtra opaco
dai vetri della finestra
della cucina
mentre borbotta
la minestra.
Quante ore passate
con la fronte
stampata sulla lastra,
prima fredda poi animalmente
calda come una piastra,
per cercare
orizzonti frizzanti
sintonizzati
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Sembra sempre lontano,
poi arriva furtivo, rapido
regale: è già Natale.
Un giorno dura un anno
il panettone
è zuppo di malinconia,
le luci non brillano.
Una candela
illumina la stanza
ora vuota e silente:
non c'è
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Soffro come solo chi è solo
sa soffrire.
Non dormo e penso
al sole, alla luna
e a te che mi appari sicura.
Ridiscuto la vita
e vorrei dissetarmi
nella tranquillità
di mani amiche
che cullano,
carpendolo in silenzio,
il mio
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Adolescente ribelle
fra tempeste di ormoni
cerchi la tua vita
a tentoni.
Si parla poco,
monosillabi, grugniti
e la sigaretta proibita
ti brucia le dita.
Non sei donna,
non sei una bimba
sei una vita pensante
contraddittoria,
splendida e
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Arrabbiata, feroce
scendi veloce e sottile,
ondeggi, spinta dal vento
gelido.
Sei rettile
come la vita.
Imbianchi e monocromizzi
gli spazi,
tutto minimizzi.
Dicono che porti felicità:
neve rifletti il mio umore
livido di paura
col
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Un cobra che vibra:
così vai spedita
ancheggiando, sicuramente
precaria,
sui tuoi tacchi alti
armonica e flessuosa
come un salice all'aria.
Il tuo corpo
si staglia
nel sole
di una fredda giornata.
Lo sai d'incutere
desiderio,
il
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Mi agguanta furtiva
la malinconia,
mi soggiace feroce
la depressione
mi annulla
sconsideratamente,
calo nel grigio
antraciticamente asfissiante.
Non me ne curo.
Vado sicuro
per il mio Golgota
con una croce che pesa sul petto
e non sono
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Un caffè ieri
le sigarette domani
tu sorridi,
giovane adulta,
dall'aria sciolta.
Non se se la camicetta
è stretta
ma il bottone si slaccia
mentre ti chini.
Intravedo i seni
robusti
sorretti dal pizzo nero.
E' un
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Ostaggio
nell'ascensore
della vita
che sale e scende.
Il tempo scorre
e tutto prende:
la fanciullezza
la gioventù
e lei che non c'è più.
A fatica dipano la matassa
dell'esistenza
evanescente
di fiele e di
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Il sole finalmente
allunga le ombre
sull'asfalto che ancora
pioggia trasuda
e la strada,
ora di neve nuda,
luccica più delle
insegne.
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Galleggia una foglia
sulla pozzanghera,
è quasi sera
ma il buio severo
tutto colora di nero.
Il sole è sparito da giorni:
pioggia, neve e nebbia
che soffia rabbiosa
e tutto nasconde.
Non riesco ad essere triste
solo
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217 poesie trovate. In questa pagina dal n° 121 al n° 150.
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