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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’348Autori attivi: 7’477
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Loreto Orati
Le 155 poesie di Loreto Orati
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Le vecchie cicatrici svaniscono
mentre marzo saluta l'inverno,
i tuoi occhi quasi non li ricordo più,
ci sono altri occhi
in cui voglio perdermi,
un Sole ancora acerbo
entra dalla finestra socchiusa,
le ultime immagini
di giorni mai
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Disotterro baci
dai campi del disincanto,
non sono invecchiati
nè scoloriti,
non hanno memoria,
come fossero nati oggi,
forse paura,
di un nuovo tempo
dedicato all'amore,
dedicato a te,
disotterro baci
con mani tremanti,
disotterro
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Rendimi finalmente uomo,
amami,
così che io possa sopravvivere
alle spugnose maree dell'inutile,
tienimi tra le tue mani
come fossi un nido incompleto,
raccogli pagliuzze d'emozione
e fanne roccaforte,
riposa un poco accanto a
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E saranno giorni
di ore troppo brevi,
i giorni passati
insieme a te,
lampi improvvisi
nelle notti del cuore,
poesie mute,
recitate con lo sguardo,
aurore e crepuscoli indistinguibili,
in un tempo attraversato
con i passi laceranti
dell'amore
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Che sia tormento
che sia letizia
vulcano o ghiacciaio
che sia vino o sangue
che sia argento o rame
che sia lama o piuma di pavone
vallata o vicolo
che sia gennaio o scirocco
che sia pane o pietra
che sia sogno o lacrima
che sia sempre Amore...
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Non chiamatemi eroe,
non c'è patria per cui morire
tra queste sabbie antiche,
c'è solo la mia casa da costruire
in un paese che è il vero deserto,
sto cercando il futuro
tra volti bruciati dal Sole d'oriente,
ed ho
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Lascio scorrere la notte,
scivolano le ore
sul velluto del silenzio,
non so se arriverà il sogno,
so che ci sarà un ricordo
a raccogliere tutti gli altri,
quel sasso che lanciai
nel grande mare dell'incanto,
perché ogni
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Domani,
alla morte della notte,
solo una scheggia di sogno
sarà sopravvissuta,
avrà la tua voce,
avrà il tuo profumo,
avrà le mie parole inadeguate
per descrivere tanta luce...
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Non un luogo,
un nome,
un volto,
un cantico,
seta e respiro,
carne profumata,
un volo,
Bellatrix e Deneb,
tutti i giardini di Babilonia,
la mia morte e la Fenice,
l'incanto,
tu...
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Leggere,
come nuvole nello scirocco,
le vedo passarmi accanto
e respiro bellezza,
le guardo allontanarsi
e già tremo di nostalgia...
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Non mi riconosco
in questo tempo di superficie,
nel regno fangoso
del cavaliere senza onore,
nei giorni delle leggi stracciate
e riscritte tra le ombre,
non mi riconosco
nei respiri di polvere,
nelle notti delle stelle morenti,
nei fiori di
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Polvere di dolore,
spessa,
nascosta alla luce,
immagini sbiadite
di volti da dimenticare,
fiori recisi d'inverno,
vita non vissuta,
vita in attesa,
letargo dell'amore
che attende carezze,
mani decise
che riportino al Sole
il giardino
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Sei arrivata nella mia vita
con il fragore delle mareggiate,
ora non riesco nemmeno a ricordare
il mio mare tranquillo,
sopravvivo a troppo amore
tra burrasche e bonaccia,
navigante di te,
su questa fragile barca
al largo di tutti i miei sogni...
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Siamo rose su distese di ghiaccio,
bellezza perduta
nel silenzio del tempo,
ma ogni cielo si commuove
se ci rivolge lo sguardo,
rosse stelle di sangue
tra inutili guerre
e ritornanze d'amore...
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Eccomi di nuovo qui,
a pochi respiri dalla notte,
a chiudere la porta del mondo,
a spalancare la finestra
sul prossimo sogno,
a respirare stelle,
a scrivere sulle ombre,
a pensarti,
come se fosse vera vita
la vita che mi sorprende
nelle
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Respiro desiderio,
respiro te,
mi strappo il cuore
al tuo passaggio,
guardami,
guardami,
anche per un solo
frammento d'esistere,
cadi nei miei occhi
e non rialzarti,
c'è dolore da consolare,
c'è vita nuova
per raccogliere
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Loreto Orati.
E' l'ultimo strappo d'estate
questo cielo di settembre,
stormi migranti e nuvole in arrivo,
l'odore di piogge imminenti
si confonde a quello del mosto,
una stanchezza del cuore
avvolge uomini e case
mentre il tramonto cede alla sera,
come
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Non temo l'oscurità
perché posso ricordare
la tua luce,
non temo il dolore
della memoria,
perché ogni ritorno
ha i tuoi colori,
perché non è dolore
un amore finito
se ha vissuto di sola gioia,
perché
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Esulta la notte
al delicato sorgere
del sogno,
vive ogni vita
al sanguinoso passaggio
dell'amore...
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I tremiti della terra,
gli uragani più devastanti,
il fuoco dei vulcani o
le onde di piena,
solo leggeri sussurri
di fronte alla meraviglia
del più breve
tra gli amori...
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Pelle contro pelle
come mondi in collisione,
gemiti come canti,
occhi negli occhi,
carne nella carne,
il reale è ricordo,
il sogno è esistere,
mai freddi accoppiamenti,
solo potenti fuochi
nel tempio della passione...
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Che rispetti i colori del tramonto
la prossima alba di Sakineh,
che non sorga rosso sangue
dalle alte cime del Demavend
ma luminosa e forte di sbarre divelte,
che non siano i sibili dei sassi
a torturarne il silenzio
ma il caldo vento tra le palme
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Mò posso dì che t'amo,
mò che rivedo Roma,
na stella su na stella
cascate giù dar cielo,
una de marmo e d'oro,
una d'abbraccià forte
sinnò me moro...
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Corrono liberi i cavalli di Libia
su questa terra regalata
ad un cavaliere senza onore,
centoventi zoccoli fanno tremare la dignità,
ottanta euro comprano falsa bellezza,
una tenda piantata sul cuore di Roma
come un circo di orrori
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Sento questa vita
scorrere sulla pelle,
ruvida come carta vetrata,
delicata come le carezze
di una madre,
mi feriscono amore e solitudine,
con il sangue scrivo poesia
sul libro dell'incertezza,
domani pianterò un salice
nella radura
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Si respirano ginestre e attesa
prima dei fuochi di ferragosto,
un caleidoscopio di malinconie,
di pensieri dedicati al ritorno,
porteremo con noi questi bagliori,
il blu profondo del mare,
il dolce sapore di mora selvatica,
la brevità di un
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Forse non sono
che un colpo di vento
tra i labili confini della vita,
un soffio impercettibile
nel fogliame del tempo,
e allora proverò a catturare
solo profumi d'amore
nel mio veloce passaggio,
e quando mi sentirai
sorridere tra gli
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Ho sognato tante volte
i vostri frutteti,
le vostre città luccicanti,
queste spiagge così lontane
dalle rovine del mio mare,
ma non ho che pochi doni
nel mio sacco troppo leggero,
l'odore degli incendi,
le stoffe consumate,
la
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Ma chi davvero
conosce l'Amore?
le sue carni bruciate,
le poesie senza parole,
le mani che hai cercato
e che stringi rugose
alla fine del tempo,
le viole sbocciate sulle frane,
le voci melodiose dei demoni,
le carezze che uccidono,
le carezze
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Riposa tra le mie carezze,
come un roseto nello scirocco,
come il legno antico
nei gesti delicati del falegname,
come Sole di febbraio,
tra il silenzio dei semi in attesa
ed il tempo profumato
della raccolta...
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155 poesie trovate. In questa pagina dal n° 91 al n° 120.
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