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andena tatiana
Le 191 poesie di andena tatiana
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Aprire gli occhi
davanti a un mare che scintillante
nel blu pieno di sfumature che l'acqua
culla silenziosa
restituisce al cuore
il suo lento navigare
arteria e battiti in pace
diretti da onde e mareggiate che
danzando
portano avanti, nella
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Tu meriti l'attesa, e corre lenta verso di te
una corsa dove resto sola con i miei polpastrelli liberi
finalmente sciolti a carezzarti il volto
liberati dalla prigione di nebbia
nel quale vivevo
mentre ti dipingevo in tempi dilatati e stanchi
con
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Di baci sciogli il mio corpo come lava trattenuta
e sondi i miei vulcani spenti
che zampillando colorano il tuo cielo
di umidi fuochi che sono acqua e ristoro
una fame saziata in noi e di noi
tra i corpi allacciati
che stretti tra labbra e saliva
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Si apre all'improvviso, come una finestra socchiusa nel cuore,
un volo chiaro e forte che si allontana dal tutto
una giravolta che alza le punte per toccare il cielo con le dita
lo sbocciare perfetto di corolle addormentate
nasce ancora
e non vuole
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Si tinge di silenzio l'alba che mi sembrava amore
mattini di colori nascenti in cui tutto tornava ad avere un senso.
Mi faccio domande
e a rispondermi un silenzio che fa male
ed è come pelle strappata, ancora tenera, a un corpo stanco
ed
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Un pugno di bugie
e mentre il sogno mi accarezzava il cuore
sublime speranza bianca
arcata di nubi grondanti il cielo
io ti ho amato
come le impossibili fotografie dell'anima
che implode senza poter parlare.
Nel silenzio osservandoti
io ho
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Ti perdo ancora
prendi le tue cose e te ne vai
vedo la tua andatura dinoccolata allontanarsi
e la vita ti ingoia ancora
e in quel niente resta il tuo sorriso
la luce accesa e viva di quel che non sono mai stata
e il bruciare di fiamme guizzanti che
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Natale,
il silenzio rotto di tavole addobbate
simulano una neve che non è caduta
ma copre, di un torpore che protegge,
il cuore di tanti uomini.
Natale,
odori e sapori
che ristagnano sul palato e nelle narici
solleticando la nostalgia
di
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Regalami i giorni che fremono di attesa
quando il panorama si imbiancherà
ed anche i mandorli fioriti
si piegheranno alla carezza dolce della neve.
Fai di me una pianta nuova e viva
che cresce nella nostra acqua
il tuo sangue e il mio
si
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Nulla mi spaventa
non il ghiaccio che rispunta come un fiore
di una primavera che arretra
non la pioggia che lava il mio volto asciutto
di un dolore sciolto che si è esaurito
in voragini che come paracaduti mi sollevano
e in alto danzano i
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Il profumo di muschio la sera
copre i passi insieme a una leggera nebbia
che sembra fumo e grigio
a decorare un cielo senza luminarie.
Tutto si è spento
nel mondo frenetico che ha dimenticato
il rosso di alberi accesi e
il canto di cori di
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Mi chiedo
senza spiegarmi
come puoi vivere senza un bacio...
...se io,
per un'ora soltanto
mi darei in pasto al
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Di nuovo si è spalancato il cielo
che ingordo ingoia il cielo di un rosso
rubato a devastanti piogge
come un grido spezzato tra acqua e nubi
io resto senza fiato ad osservare
la voce forte del tuono che rimbalza in un colore che
forse
avevo
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Pioggia incessante su passanti
e dal cielo grida di silenzio
avvolgono un autunno che si tuffa
nel lungo inverno
dove la dimenticanza
di campi addormentati
farà fluire la vita
nel destino segnato sui nostri polpastrelli
dove una
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L'assenza, tra noi, si apre come una ferita.
Ti allontani
e sembri solo una vita sognata che ho avuto.
E mi rapisce il ricordo
che prende lo
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Dorme
vagando nel silenzio ovattato del vivere
il mio cuore
stanco e senza ali
spoglio come un albero
senza forze come dopo un lungo viaggio.
Non sente stimoli
non fame o sete o amore
il cuore batte
guardando frammenti di rosso
che volteggiano
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Invia un messaggio privato a andena tatiana.
Indirizzo personale di andena tatiana: tatianaandena.scrivere.info
Come se avessi perso il mio più grande amore
quello che si fa sangue nelle vene e scorre
la tua piccola mano si stacca
portando via la mia vita così vera e tua
così sublimata dai tuoi occhi ridenti.
Adesso che ti
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Spalancata a voci,
ma l'eco sono io.
Si nasconde la vita
in pieghe e risvolti
capovolta in colori che si arrendono al bianco e nero
come schiuma mi travolge la
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Sola, raccolgo frutti maturi
del giardino impressionista dipinto con te
dove le piante rigogliose ed intatte
lambivano nuvole sopra ogni sterile realtà.
Tu sei lontano ora
nella dimensione che gli uomini non conoscono
i tuoi semi nell'aria
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Sono fatta di cieli sconfinati che il tuo sguardo non può trattenere.
Hai creduto di prendermi, catturarmi.
Io non c’ero più, assente nel mio volo di farfalla tenace sono in viaggio.
Avrei potuto darti le mie sfumature
e insieme colorare
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Tu sai sconfinare nei miei cieli
e travasarmi nubi e acquazzoni
che mi devastano
di un arcobaleno che improvvisamente
esplode
di grazie e sole e stelle piangenti
quando mi guardi
e tutto il contorno, il resto, il reale
crollano evanescenti in
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Il languire di un sogno
spezza labbra di lacrime
che appassiscono
nella corsa di sinfonie che il tempo conduce, danza lenta, a sè.
Volano come colombe corrotte da pianoforti
i bianchi intensi con cui ti ho cercato,
nella terra,
spazio senza
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Ti amo disperatamente
e lo sento, qui, salirmi in gola
e prendermi tutte le vene.
Fingerti indifferenza per capire
combatterti per avere certezze
e sfuggirti quando vorrei aprirmi
sul palmo della tua mano
come una colomba appena nata
che nulla
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Sentirle così tonde e gonfie
piene di sale trattenuto
vento di un'isola che sempre sentirò
dentro
un viaggio nel mio viaggio
mi cola e mi sciacqua il viso
questo silenzioso torrende
e d'improvviso sento
stupita come di un
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Perduta ormai in campi di fiori pregiati
dei quali non conosco neppure i nomi.
Ne sento il profumo e mi allontano a capo chino
certa che un altro giardiniere si prenderà cura di quei petali sconosciuti.
Torno tra i miei fiori di campo, al canto
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Eravamo il noi,
il passato e il presente
eravamo il bianco e il nero amalgamati da furori
eravamo lo stesso bicchiere
e le ruote consumate di auto.
Eravamo le idee, le esperienze, le strade.
Eravamo la paura, l'affrontare, la prima volta di ogni
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Mi piovi dentro e ti specchi nelle mie pozzanghere
che vorrebbero farti brillare di luce anche nei giorni in cui
non sei.
Hai cominciato a dolermi, ti muovi in me come un ricordo
che vivido riprende la sua risalita verso il mio sangue
e mi
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Perdonami
se eri il sogno che mi ha dato forza e luce
e accanto ai tuoi occhi ho visto cieli limpidi
di onestà e speranze.
Perdonami
se attendevo che tutto tornasse, come se i morti potessero tornare
perché la distanza è morte,
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Brilla lacrime di pioggia questo Natale silenzioso
scivolano sull'asfalto gocce
che portano via la sporcizia di una vita che corre
magici fiocchi di neve imbiancano monti lontani
dove l'aria pura disinfetta le emozioni
dove camini esalano al
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Fioca la luce penetra nei miei occhi
la mia cornea e le pupille
attraversate da una barriera di nebbia
quella che attutisce passi e silenzia i rumori
coprendo malvagità e sporcizie di un Natale che luccica
ma soltanto per pochi
mozziconi e
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191 poesie trovate. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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