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mario calzolaro
Le 365 poesie di mario calzolaro
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Soffia
sulla polvere del Tempo
Disvela
i tesori
che il vecchio Baule
custodisce
Rilucono i Ricordi
di propria Luce
come fossero pietre preziose
ma non lasciare che t'accechino
col loro splendore
Ogni Ricordo
è una gemma
di gioia o
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Muore
nell'anima
qualcosa
e lentamente
il silenzio
si fà padrone
Ho visto ali tarpate
e voli spezzati
Attoniti
anche gli Angeli
s'ammantano di dolore
e s'affievolisce
la luce loro
Ovunque sia
un bimbo abusato
regna
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Ho perduto la Memoria
vago alla cieca
tra pensieri
che s'annidano
negli angoli
Mi attraggono immagini
di allucinata alienazione
mentre barcollo
tra girandole di luce
impazzite
Qualcosa
in fondo all'Anima
ride di Me!
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Ecco
E' stato semplice
ho chiuso la porta
e sono andato via
Alle mie spalle
anni vissuti
coniugavano
il verbo doloroso
di un Amore disperato
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Torno a quel declivio,
abbraccio con lo sguardo
l'ampia distesa sottostante
Apparirà
solo per un attimo,
non sarà facile vederlo,
già il viola della sera
si fà più cupo
e il vento ha ali fredde
Ecco
come
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Rincorrevo ombre
e l'ombra
lentamente
mi divorava.
Quando allo spirar del giorno
lo specchio smise di riflettere la mia immagine
iniziò la ricerca di me stesso.
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Dissacriamo il Dolore
nel rutilante richiamo
dei "mezzi di comunicazione di massa"
Dissolviamo la memoria delle Vittime
e l'Angoscia dei loro cari
protetti dal falso alibi
della Comunicazione e dell'Informazione
Il "Dio
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Non bevo!
Non mi concedo
all'annichilimento demenziale
dell'autodistruzione
Non cerco inutili fughe
E Ti maledico
Maledico l'oro dei tuoi capelli
il mare dei tuoi occhi
la dolcezza profonda del tuo sguardo
il dolce prorompere dei tuoi
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Centra poco la Morale
con le cronache mondane
sono fatti- cupi assai- che richiedono il penale
sono storie- molto brutte- di trastulli e di puttane
di minori e di lenoni- foraggiati coi milioni-
La vergogna è tutta nostra- compiacenti o
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Stasera non ho niente da dire.
Ho voglia di Te stasera.
Ma Tu sei andata via all'imbrunire del giorno.
E' banale dire che mi manchi.
La Notte sarà lunga e peserà della tua assenza.
Bisbigli ingannevoli e mendaci sussurri
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Sei una Parabola perduta
ed io rincorro il tuo oscillante vagare
negli sciami di stelle perse
Non hai argini che ti contengano
ed il latte della tua memoria
nutre cuccioli di tenebra
Sei smarrita tra i crocevia del tempo
e gli snodi di spazi
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E fui Marinaio
ebbi strade d'acqua
per i viaggi
della mia disperazione
ed acqua
per i voli gioiosi
della fantasia
per le cadute rovinose
dei miei sogni
Fui marinaio
nel coma profondo
delle bonacce
come nelle impennate vertiginose
Cercavo
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@ Re- criminare?
Non può recrimina- re il Re!
@ Re- siste il Re?
@ Mah, io direi: il Re, esiste?
@ Oggi tutto può accade- re!
@ Persino che lo si re- inventi, il Re?
@ Mi sia permesso dissenti- re,
atteniamoci a fatti re- ali!
@ Non
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Il mio Cuore.
Prendilo!
Prendilo e laceralo
con gli artigli
della tua dissoluta dolcezza
Dissezionalo
con la rabbia
della tua disperazione di smeraldo
Fallo tuo questo cuore
imprigionalo nelle tue spire
di animale grazioso e mai sazio
E
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Dibattersi
nella Palude,
dov'è il senso?
Ho visto
aquile
strapparsi le penne,
stanche di volare
e uomini
azzoppati
dalla loro stessa cecità
Antico d'anni
ho visto
un Vecchio,
ricco di sorriso,
mirare il sole
grato alla
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Dammi un pizzico
della tua follia,
della tua euforia,
della tua gioia di vivere
Correrò
libero nei campi
sui litorali
incontaminati
della fantasia
Vivrò sopra le righe
senza argini
di contenimento,
libero,
libero di
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Se tu mi dimentichi Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2011, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: 208 - € 11 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686214
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Anime in versi Autori Vari
Antologia degli autori del sito Scrivere
Pagine: 132 - € 10,00 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686061
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a mario calzolaro.
Ad Harlem
bruciai
tra le streghe
nel rogo
dell'ignoranza
e della protervia
saccente
Brucio
ogni giorno
brucio
nelle prevenzioni razziste
nei giudizi facili
nel sonno della ragione
nel tremore dei pavidi
nell'opportunismo
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Mani di cera
sulla seta della pelle
Lieve un sorriso
esalta la tua bocca,
petali di rosa
le labbra
saetta di rosso carminio
la lingua
sul bianco avorio dei denti
Trascorre veloce la mia mano
che dalla schiena in giù
dolce
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Tre Rose.
Tre Rose per Te
Amore mio
Una per un tuo sorriso
L'altra per ricordare
il giorno che t'ho incontrata
La terza è un bocciòlo
chiuso
Tienlo stretto al seno
perché sbocci
quando tornerò da Te
Amor
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Esorcizzate
i fantasmi
che vi rubano l'anima
Sparare sul mucchio
non serve
Chi specula sui vostri bisogni
non vi ama
non vi merita
vi sfrutta ed inganna
prodigo
di sorrisi posticci
Non lasciate che vi baci!
Chi ha detto che i vampiri
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Ombra
nell'ombra
incede
nella nebbia
Pesanti i passi
incerti
insicuri
lento rotolare
verso il Nulla
Intorpiditi i piedi
d'un colosso
stanco
demotivato
Mani
senza più calore
spenta nel cuore
la fiaccola della
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Datemi
Ali iridescenti
per nuovi pindarici voli
Mi batterò
per voi
ad Olimpia
e guadagnerò
allori
per le vostre corone
Terrò
per me
solo piccoli pezzi
di plastica
e vetri colorati
per il Caleidoscopio
della mia
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Lento
un Aquilone volteggia
sui miei pensieri
distratti,
s'impenna
verso il sole
veleggia
su un filo di vento
che, dolce,
lo sostiene
Staziona, poi, fermo
allo zenit
sul mio capo,
le losanghe multicolori
vibrano
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Ho versato Sale
sui Ricordi
perché si cauterizzassero
come ferite
Che ferite del Tempo sono!
Ho cercato di piangere
senza trovare
lacrime da versare.
Finite!
Finite, come la Speranza
di un mondo migliore
Ho visto, poi,
il
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Tremule foglie d'argento
sugli ulivi,
antichi di Storia e di splendore
Amorevole il vento
l'accarezza
e sussurra arcaici motivi
allo stormir di fronde
L'ombra dolce si staglia
a offrir riparo
dal calore estivo
Ampia la chioma
un
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Come in un vortice
fui travolto
e immemore
mi ritrovai
lacero e scalzo
Fui quiete e furia
Lupo ed agnello
Ombra nella notte
e spaurita solitudine
Roboante tuono fui
e Silenzio siderale
Violenza incontrollata
e pavida stasi
Non so
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Scosto
la tenda di canapa
Involontario voyeur
percorro con gli occhi
il tuo corpo
disteso
rilassato
nella penombra
Hai gli occhi chiusi
e il meriggio estivo
conferisce magici effetti flou
alla tua figura
Trattengo il respiro
La tua
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Come Nebbia.
E brancolai
come se nebbia,
improvvisa,
parata si fosse
innanzi ai miei occhi
Il suo viso
i suoi occhi
il sorriso,
trascendente bellezza,
con tal forza
mi prese
che, vacillando,
compressi l'addome,
tormentato
da
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Non m'incanta
la tua mazza da quaranta
Sotterfugi
e giochi di prestigio
aumentano il fastidio
accendono il dissidio
Li vedo i tuoi occhi
pur se diluisci
il tuo volto nella nebbia
false le tue parole
che s'incrinano
fragili
e si
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Assurdi anatemi
girandole impazzite
il falò dei desideri
ha consumato
le sue ultime scintille
Disfatte lenzuola
nel lettone di Trombin
Salta
nel buio
la scimmia del potere
La ragione
impazzita
cerca l'ultimo barlume
nelle pieghe
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365 poesie trovate. In questa pagina dal n° 181 al n° 210.
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