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Garrius
Le 43 poesie di Garrius
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Arduo è dare al mondo, il diritto, di schedarti
se da una parte è dubbia, dall'inizio, la tua strada
non biasimatemi troppo, se di regole, lei degrada.
Facile è dare a un uomo
Un cartellino, molto scuro
Mentre parlandogli a
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Tuonano confuse, nell'orlo del coraggio
Parole, versi, lettere, disperse nel paesaggio
Proiettili stipati da tanta, troppa sabbia
In ferree anticamere, di verde e grigia nebbia.
Obbedendo a meri gesti, aforismi di maestri
Aspettando l'illusione
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Intingi le mani nei tagli
Per assaporarne l'aroma
Dei verdi resti
Schiavi dell'odio
Folli di inganni
Nel mio sonno eterno
Abbracciami
Demone delle passioni
Trattieni
Le tue false lacrime
Ascoltami
Dea delle candele
Lasciami
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Calpestata dal sole
quieta
scorre la linfa
volteggia, la rugiada
in cielo, come bolle
amate da disegni
floreali, e soffi
nel vento
culle nebbiose
del tuo piovoso letargo
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Nella città dei grandi vascelli
Corron soltanto ricordi ribelli
Ancor la passione si sente soffiare
Dalle pregevoli pieghe del mare
Per due ragazzi mesta è la storia
In cerca di vie per fuggir dalla gloria
due fiochi zampilli schiusi
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Non muove più, anime pentite
La brezza degli occhi smeraldo
Cavata via dal vitreo lavorare
Di logici e gelidi monarchi
In desolate strade di città
Immobile, la persa fanciulla
Pallida, fissa i ladri d'utopie
Devastare un cuore di
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Errante, nel pesto mattino sciolto ai miei piedi
un gracchiare nell'ombra, strillo non umano, sghignazzante
si avvicina fiutando un barlume bianco, nel macabro.
Nero, il cielo o quel che rimane orfano dell'ospitalità
Covo di simili animali,
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Il cotone fuori di casa Inonda
l'asfalto del "brillo" Conducente
stanco, Rassegnato, non vedente
il casolare, seppur buio almeno al ciglio
su noiose Strettoie ammantate
di pulviscoli offuscati
camuffanti il Seguente
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Lassù sul tuo tetto ti vedo salutare
L'allegra gente che passa a guardare
L'uomo impazzito non troppo normale
L'uomo distrutto dal vizio d'amare
No non lanciarti, no per favore!
Urla qualcuno con finto fervore
Eppur li saluti con ancor
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| Pace eterna mi è stata promessa
dal freddo rituale di questa messa
loro non notano ma ancor ci sono
come tutti sognavan, non v'abbandono
Capo chino e lacrime al volto
oggi da padrone vi è solo l'ascolto
omaggi floreali sfilano
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| Cesio arrabattarsi
su esiziali domande
su effimeri dissidi
fattoveli discorsi alle spalle
rifrangono in denotazioni
vere e false
Amico mio
non alienare la luce
nel mai dormire e mai morire
ma crogiolati nel consueto
cheto tepore
del nostro
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Invia un messaggio privato a Garrius.
| Luce accecante che rifrange
in riverberi laminari...
un sole infedele spicca dalla linea di fuoco,
che tremò in brezze veraci
abbozzando l'ennesimo anello
scalando ampi tratti d'argilla.
L'intuizione imprevista d'un infinito
visto per
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| ...e giocheremo ancora
tra le fronde del salice
piangente come le nuvole
e ci divertiremo ancora
mirando l'orizzonte
sognando un radioso fervore
che già dimorava in ambedue
sfavillante come non mai
e sogneremo ancora
di rivederci
magari
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| Riascoltare la vita nelle mie vene
ancora una volta
e mentre la notte
porterà quel pianto
punizione di ciò che ho perso
e che non tornerà mai
Sentirò la vita oltre questo muro
qualcosa di sorprendente
E
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Dolore
questo è tutto quel che abbiamo
il prezzo del destino
che ancora ci dà retta
e quel che impariamo
lo dobbiamo al dolore altrui
gente straordinaria
che imbracciò il dolore
per tramandarci la gioia
e non vedo
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Dormi e osserva quel ch'è un sogno
mentre vivi quel profumo
dolceamaro come il giorno
rosso chiaro e azzurro acqua
Nel lago nero senza vita
nuota ancora la mattina
Chiudi gli occhi e nel profondo
lascia andare quel ricordo
Dormi e
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Silenzio quella sera
nel vortice del cielo
volava il mio ricordo
ed erano solo persone
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Sono stanco della mattina
che sorge immutabile
fuori del mio spirito.
Mondo splendente
Mondo tranquillo
Sono stanco del pomeriggio
pieno di vita
tremolante delle menzogne
che viaggiano per la mente
Mondo armonioso
Mondo coraggioso
Stanco
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| Anche oggi la sento
il cielo mi parla
ad ogni lamento
son lacrime ed urla
Anche oggi la ignoro
le nuvole piangono
un pianto canoro
nel vento contendono
Si scinde il mio animo
per cantare la pace
solo per un attimo
quando il tempo
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| "Vorrei un dì capire il mondo"
Dai suoi monti rialzati al suo mare profondo
Svelare il mistero delle nubi e delle ombre
Sentire il bagliore della luce tra le fronde
Di grotte e caverne solcarne una spunta
Di palazzi e grattacieli
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43 poesie trovate. In questa pagina dal n° 21 al n° 40.
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