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Stefania Cirillo
Le 17 poesie di Stefania Cirillo
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| Ci sarà per noi un tempo
caldo del tuo sole
un meriggio senza fiato
per amore
all'ombra del frinire
delle tue parole
Tra labbra schiuse di camelie rosse
che baciano le tue
senza fine
e cercano le mie
nel gioco dei petali in fiamme
leggi
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| Lo sfioro del palmo pieno
accoglie il tuo assenso.
E fiore vanigliato sboccia
il sorriso tuo.
Fiottoso. In guance in vermiglio,
un bacio chiede,
e debole, forse
ancora uno.
Pazza è la sera,
inutile favella
umida e calda
in fronte a
leggi
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| Pendula foglia
rossa d'amore,
riluce.
Tesa al bianco sole
ricorda momenti,
brucia.
Gelosi pensieri
in fanghi di tormenti,
allontana.
Nell'aborto
di un divenire ombra
al tuo essere,
spera.
E poiché nifee
danzano il ventre
dei
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| Banchetta il tatto molle
sul panneggio rosseggiante.
Il vivido colore alpeggia
tono su tono.
Caldera di colori
le gote tue vermiglie.
Richiamano canti agresti
i panni tersi al sole.
Delle tue velleità
il tempo
si fece beffe.
Riposi
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Bulina il desiderio
nella tua penna bianca.
Frastaglia in onda e onda
su pelle tesa in concia.
Esperto velluti al tatto
ogni mia piega.
Creste labbra
scivolano al brunitoio.
E fresco niello
riversi ingordo
in barbe
fonde
come gole.
Ancora e
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| Finezza encausta quel mattino,
correva l'estasi dell'incontro.
Fu negletta colpa il gesto mio?
Agito il pensiero al sol ricordo.
Che resta del trastullo?
Dei canti stesi al sole,
e lodi sciolte in vento?
Vergine età, hai perso il
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| Non ne conosci il peso,
nè la misura.
Del triste giogo, io porto il nome.
Mi guardi solo un poco imbarazzato,
neghi ogni gioia
e ciò che resta.
Il tuo coraggio non vale quanto il mio
e strusci il tuo fardello,
piombandolo nel
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| E' lucida pietra
l'appoggio dolce e forte.
L'età folle
è più fiacca o forse spenta.
Sorrisi dimezzati. Canti taciuti.
Ignoro i numi della tua ragione.
Ti beffi ora dell'acceso fuoco.
Scintilla appena, forse offeso.
E'
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| A piedi nudi
io danzo il vento
liberando i fianchi
al dondolio dei rami.
Io cado zitta e muta
senza pretese
di essere
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| Di rotte nuove
incidi i mari come
i velieri gaudi
che l'acqua muove.
Attendi che il ciel ti mostri
i grandi
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Stefania Cirillo.
| Effimero silenzio
nella mia stanza
tutto tace
in apparenza
Gocce di pioggia
distillano il mio volto
ora
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| Vorrei
un giorno
incontrarti per strada
amico mio
Vivere l'emozione della sorpresa
e poi riascoltare
nella mente
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| Mai avrai creduto
alla sofferenza vera
a ciò che ti strappa
e ti tormenta
l'alba dei tuoi
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| Frattali i pensieri
in ocre terre mentali
aleggiano veementi.
Ascolto.
Mi stanca
il passeggio incostante
nella
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| Nel languido assopir della sera
alzo lo sguardo al ciel
prima che annera.
Brilla nel manto, quasi corvino
l'unica
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| Giurasti un giorno
di non inforcar
più penna
di non buttare il sangue
in altro nero sangue.
Negasti a te
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| Brucia ora
il ventre,
la libertà,
come un neonato gemito.
Inspiro
l'alito
di insuccessi,
flutti infranti
in
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