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niccolò bulanti
Le 63 poesie di niccolò bulanti
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A voi che mi precipitate
nel tutto
tenendomi la mano.
Occhi per le stelle
e lingua per il pane.
Orecchi van col fiume
e mani son nell'erba.
Il naso respira
il bosco saggio
ed io non rimango
solo
sono!
Un promontorio
che
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Null'altro è
ch'una tappa
di un viaggio
sempre verde
che il suo traguardo
dipinge nell'argento
ad ogni luna
rinascente.
Possano gli infiniti
blu
nutrirvi
ed in compagni aver
venti ambrati
a gioire.
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Scisso dalla carne,
matrice tangibile,
forse ingannevole,
e divelto sì
il recinto della mente,
vago per spazi piatti
senza confini
chiedendomi
se davvero esisto.
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Rincorre per
tutta la vita
il suo sogno
con tutto se stesso
mentre io nella mia
vita da sogno
rincorro me stesso.
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Il lampo sferragliante
infila la tenebra
correndo sulla sua prigione,
ora pazzo,
ora domo.
Dietro lui si richiude
l'aria immota
mentre a fronte,
altra,
si spaventa,
s'agita
e si divide
aprendo la porta del tempo.
Le luci sterili
ai lati
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Distillato tutto.
Pozza di smeraldo
puro.
Sangue di frutto
liquefatto alla vita.
Profumato
di sole maturo
gioisci alla mano
dell'agricoltore
e di semplicità,
della mediterranea
terra sorgiva,
allieti la bocca
semplice.
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Dicono sia festa.
La gente corre.
Giovani donne eleganti
sorridono al braccio
dei loro uomini diritti.
Tu,
Passi negli stivali
di gomma gialli.
Un ombrello sfiancato
per la tua testa bruna.
Un carico d' ombrelli
nuovi sulla spalla
per
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Cade fondo.
Ivi s'addormenta.
Vortice mortale
che tutto il tuo respiro
a sè esige.
Il tempo pare rompersi
ma sol si scuote.
Resta un involucro,
sgomento
alle cattedrali,
incredulo dell'istante.
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Africa grande
nel nome tuo.
Fiore scarlatto
è vivo rosso.
Colore,
rumore.
Di tradizioni odor.
E del tempo.
E dei millenni
nel tempo.
Pietra dura e sabbia
e fonde radici
del baobab maestoso
dal sangue attingono.
Poeta del
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Cadde sola
una goccia
nel fuoco.
Brucia,
amor
piangendo.
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Nelle notti di ghiaccio
le stelle trafiggono
il cuore.
Bianche.
Algide.
Lontane e bianche.
L'aria s'attacca al viso
e spolvera i polmoni.
La vita dorme
di gelato sonno
nella gola del blu.
Solo le cime innevate
paion deste
alla carezza
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a niccolò bulanti.
V'è un luogo ove
le lacrime tramontano.
Laggiù, in fondo,
dentro al cuore.
Laggiù è alba di fuoco
a battezzar il nuovo giorno.
Il futuro potente
irruento esplode
entro gli occhi!
La testa si leva a
mirarlo nelle
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Era nel vento
che alzava polvere di neve
nel buio gennaio.
Era nel vento
che pettinava fiori
e fiori fragili nel
rilucente aprile.
Era nel vento
che piegava il canneto
robusto
nello spesso luglio.
Era nel vento
che spogliava per la
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Interrogavo alberi,
cime innevate
ed il cielo di lassù.
Tutti mi guardavano,
le nubi anche,
ma da nessun d'essi
giunse risposta.
Se non quiete.
Quando capii ch'era
il fine che andavo
cercando.
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Perla di rugiada.
Piange dal petalo.
Dentro la mia pupilla.
Scivola sul volto.
Al fertile sorriso.
Fiamme.
Rabbia e dolore.
A bruciar pazzia.
Divampano nel cuore.
E' un rogo
alimentato nel sangue.
Dal sangue.
Acqua e fuoco.
Convivono
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Questo sole
sì effimero,
accecante tanto più
che d'ogni operaio
fa della miseria
un re.
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Sussurro alla nebbia
l'intimo più fondo.
So che custodirà
tiepide nostalgie
e sogni di cristallo.
Quando in essa tornerò
per perdermi
li ritroverò,
immobili,
bellissimi
ed eterni.
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Soffia polvere d'infinito
nell'apparizione d'un esistenza;
da un'alba senza nubi e luce
ad un tramonto senza calore.
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Quando
vinta fu la tempesta,
sgominata la nube,
taciuti venti ed onde,
una quiete piatta
sconvolse l'uomo:
lo sguardo immemore
si smarrì
e più seppe ove
mirar.
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Quando dal sangue respiro,
quando nel sangue mi immergo.
Quando guardo le mani
colme di lavoro,
vuote,
vedo oltre i monti.
Viaggio fino a te
ed oltre.
Avanti!
Queste mani si chiudono
ed il pugno caldo
mi rafforza.
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63 poesie trovate. In questa pagina dal n° 21 al n° 40.
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