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Asociale
Le 219 poesie di Asociale
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| Soffusa luce
disegnava contorni
e nell'ombre della sera
ti accarezzava il viso,
avanzavi lenta
nei custoditi ricordi.
Tenevi il gioco
dentro i tuoi occhi,
e traspirava sereno,
il tuo portare,
e ti guardavo
qual fiore in prato
che soave
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| Parole pensate
parole non dette
parole confuse
parole ingiuriose
parole d'amore
parole di pianto
parole sentite
parole d'aiuto
per chi vuol usare
per chi vuol capire
per chi vuol sentire
esser parole
essere vivo
l'unica cosa che,
io
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| Apri gli occhi
un giorno, al mondo
quale frutto d’un amore,
affacciandoti al proscenio
per iniziare un gioco.
Essere...,
puro d'ogni malizia
vuoto d'ogni esperienza
nudo d’ogni certezza,
avanzi nella vita
incontro al tuo futuro.
Dentro
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| Ora che al dì
gli occhi hai chiuso
stanno, del tuo creare
abbandonati semi.
Qual sole ancora
darà tua luce
per riscaldarli?
Ora non più
si tornerà nel grembo
di quel tuo nido
che tu riunivi,
per render assente
la solitudine.
Restano
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| Tra rami spogli
di inverno mese
mi hai accolto
dentro tue labbra.
Ho cercato,
il sapore della tua anima,
una volta ancora
per mangiare il tuo amore.
Freddo penetrava
di sole un raggio
a illuminare occhi
di pianto intrisi
e ascoltavo una
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| Mi manca di te...
al mattino il risveglio,
per dar senso al giorno
e stare a guardare senza parlare
l'albeggiar di un amore.
Con te, un tramonto sul mare,
o camminare nel vento
che ti accarezza lento.
Di te, la sera il rientro
per cessar
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| Squarcio,
tra grigi appari
quando il buio
travolge il giorno,
come luce,
che ansie dissolve
arrivi,
per raccontar di te.
Su tasti di parole
volano pensieri
e ti ascolto,
unica,
nel mio sentire.
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| Indaffarata gente
tra guglie di marmo incise
e il caldo sole
ci fu d'abbraccio
in quel nostro spazio
di vissuto tempo.
Solo
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| Volo su cielo
d'azzurri spazi
e con le mani oso
toccare il vento,
in profumi di pelle
respiro il tempo.
Di quante pose ho,
i tuoi rimpianti,
mentre nel vento
cerco i tuoi sguardi
perdutamente abbandonati.
Vorrei essere te,
per
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| D'oro il giorno vestì quei passi
e quando il volo si posò in quiete
l'ansia dell'attesa rese ristoro.
Navigammo, dentro incantati mondi
e il nulla attorno ci fece abbraccio
che i nostri sogni eran il formarsi,
e dentro quelli le
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| Inesplorate mete
tra profumi soavi
celano di te i sapori
in curve leggere
angoli di paradiso
accarezzare lievi
e riempire lo sguardo
di tua voce
penetrando
dentro i tuoi occhi.
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| Fin dentro l'ossa cala
quell'umido grigiore,
pallidi giorni muoiono
dentro uggiose nebbie.
Con luce assente, il tempo
veste di fatue estati
e illusione offre,
all'animo sentor.
Spogli rami tesi,
come braccia protese,
a invocar
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| Non mi domandare
di quali eventi son le tracce
sulle mani incise.
Sono scritte di anni
scolpite e sbiadite.
Segni intrecciati di gioie e dolori
toccati, sentiti, smarriti,
a volte donati spesso subiti.
Son impulsi di rabbia o palmi
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| Da Avetrana si va in onda.
Sale il picco d'ascolto
squallido piacer c'assale.
Abbandoniam programmi
di svago o culturali
per buttarci, come larve,
a masticar carogne
lasciandoci traviare
da gente senza scrupoli
che giocano con l'animo
e i
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| Rapito,
raccolgo il pensiero,
e mi par verso.
Nel breve tempo
d’un istante passa
e già rinnego
quel banal pensare.
Lasciandomi in
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| Su quella panchina
di abbandonato mondo
con le mani cerco
di riscaldare il cuore
in un grigio angolo di nulla,
dove fiori non profumano
e vento lacera l'aria,
sostando nel pensare.
Incauto, lontano porta
dell'anima il sentire
gelando sogni
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| Scendendo dal quel colle
in pensieri assorto
mi colse cartolina,
di Peynet ricordo.
Poggiati sopra il cielo
in lievità di forme
in sincrono due cuori
di stesso intento fondono.
Per velo, un ciel di nuvole,
e nell'assenza
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| Passano soli
scorrono stagioni
in un tempo quiescente
che tutto dissolve.
Adagiate
in agonizzante solitudine,
muoiono foglie
muoiono speranze
e poggio il pensar su loro,
in un inquietante vuoto
che invano aspetta,
di un nuovo ritorno
il
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| Stà un vecioto sui giardin
quando un tisio che pasava
el se senta de visin
el vecioto buta on ocio
e con qualche meraveja
el sin'corse che le un punk,
el ga in testa na bea cresta
tutta rossa tutta dritta.
El tipo un po
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| Si accendono le luci
per mutar la scena,
quali spettatori
su platea noi siamo.
Giallo fa da sfondo
a vermigli e ocre
e fan da sottofondo
danze di colori.
E’ l'autun che viene
a mostrar inatteso
quanto sorprendente
la natura
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| Mi soffermo
ante quella casa
che piana,
da cinta di monti chiusa,
guarda.
Mi coglie pensar
qual anima inquieta
su quei viali camminò
tra liberi pensieri.
Avverso il mondo,
ramingo navigò
terre straniere
e del suo pensar odi
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| Su un mare di panna
tra due punti distesa,
naufrago.
In tessuti di seta prigioniero,
m'abbandono.
Dentro flutti,
l'immenso cielo dei
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| In quegli spazi
un giorno
mi fosti compagna
tra il sapore
di parole
e di sguardi
il sentire.
Di luce,
si vestiva il tempo
tra le mie mani,
sapor di fragole,
sulle tue labbra.
Di te
mio desiderio,
un attimo
compagno.
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| Se ne vanno i giorni
negli incendi della sera
a illuminare incanti.
Li dove luce cala,
vive un pensiero
ricordo di sguardi,
voci e momenti.
Brividi di seta
da accarezzare
morbidi profili
da disegnare
e del tuo passo al fianco
istanti,
che
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| Fluttuano pensieri,
come sull'acqua formarsi di onde
come in ricami intrecciarsi di fili.
Oltre il nero,
illusioni di
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| Scende il buio...
il freddo avvolge
il cuore,
i pensieri,
i sogni...
ogni speranza
si gela
e si disgrega,
e insopportabile incombe
un infinito dolore...
un giorno,
delle stagioni,
un tempo
si dissolve
e affonda l'anima
in un opprimente
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| Fievole e stanco,
dei caldi giorni andati
sulla volta scorre,
privo di calore.
Ultima ribellione
per rifiutar declino
di baglior s'adorna
incanto di natura,
prima di sostare silente
in tempi d'abbandono.
Rade tra i rami scendono
colorate
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| Quel segno inciso
in luce di giorni
che il vuoto annulla,
SEI.
Linea che porta,
in cieli d'occhi,
il viaggio dei pensieri,
TU.
Accendimi di luce ancora
e ti donerò,
L'AMORE.
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| Sorridi tu!...,
su quel percorso
di inestricabili labirinti
tra gente assente
in affollate strade.
Noi,
esseri unici, nel dedalo di vie
stringendo mano tra le mani,
tra sussurrar di voci,
e di sguardi incroci.
Frettoloso percorso
per
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| Punto,
è terminato.
Osservo assorto
questo muro
nel vacuo dello stare
ritornano momenti
scorrono,
su questo schermo
distanze e immagini
e avverto tutto il peso
che ci separa.
Tra queste forme
scivola pensiero
in abbandon di
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219 poesie trovate. In questa pagina dal n° 91 al n° 120.
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