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Teresa Tarantino
Le 314 poesie di Teresa Tarantino
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| Ho sempre letto troppo
me l'hanno detto in tanti.
Testa china,
occhi che schizzano,
dita frenetiche che girano
pagine imperlate d'inchiostro
non più fresco
ma ancor giovane
agli occhi di chi collega
quelle singole lettere,
l'alfabeto
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| Ricordo
che ti piaceva giocare,
e spesso e volentieri imbrogliare,
ricordo che puntualmente
ti facevi anche sgamare.
Mi piaceva
il tuo modo
di ridere di cuore
e di imprecare
ad alta voce.
Ai tuoi occhi
credo di esser sempre
rimasta un
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| Mi capita spesso
di affezionarmi ai miei scritti,
di recitarli mentalmente,
più volte,
distrattamente,
senza ricordare il titolo
che gli ho affibiato.
Le mie parole
risultano spesso azzeccatissime,
forse perché con stata
io stessa
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| E di nuovo
una rosa rossa
ho trovato.
Gettata a terra
ma sana e salva
illesa, pura
e profumata,
sprigiona
la sua essenza
come se fosse
or ora sbocciata.
La raccolgo
perché
non posso farne a meno,
la stringo contro i petto,
mi
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| Attimi di silenzio,
attimi di paura,
attimi di attesa,
attimi di ansia convulsa.
Quando tutti i dubbi
salgono a galla,
in quel piccolo
millesimale
attimo,
sembrano addensarsi
le paure che per tutta la vita
hanno attanagliato il tuo
leggi
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| Mi sembra quasi
di poterli vedere
i cari
bei oziosi
e sereni
momenti del passato,
quelli dove mi dilettavo
anche nel niente
con beata pace.
E ora...
ora riesco
a vedere te
prendere
quei preziosi momenti
a calci nel sedere
e
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| E' come se noi
in quell'intervallo
non fossimo definiti:
nessuno addio,
nessun ciao,
ci separiamo
bruscamente
senza sapere
che fine faremo.
Ma la nostra
è una funzione periodica
si ripropone
sempre distrattamente
la stessa,
il
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| Adesso capisco
che sei solo uno specchio
che si diletta
a ritrarre
la forma
che al momento
gli sembra più bella
Adesso capisco
quanto è stato
sprecato
il tempo
che ho impiegato
per vedere
qualcosa di diverso
fuori
dal
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| Come quando
per la prima volta
ho capito che
quelli che mi lanciavi
erano cuori
e non frecce.
Come quando
finalmente
compresi che
tra il balbettio confuso
delle tue parole
c'era una dichiarazione
d'amore.
Come quando
mi dissero
con
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| Quanto tempo è passato
dall'ultima volta
che i nostri sguardi
si sono incrociati?
Quanto da quando
le nostre mani
si sono strette
intorno al collo?
Lo sai che non puoi tornare cosi?
Sai che non puoi stravolgere
il mio mondo
per
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| Sei un suono aspro
ma non una stecca,
sei una nota
che rimbomba
in una pausa
di quattro quarti
eterna.
Grazie a te
o forse a causa tua
non odo mai il silenzio,
non temo mai la notte,
perché sento sempre,
ogni qual volta la luna
a
leggi
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| Perdona
la mia mancanza
di sensibilità
quando
con cosi poco
tatto
ho bussato forte
alla porta.
Lo so
ci dovrebbero
essere fiumi e oceani
a separarci
ma non è così
ciò che ci divide
non sono altro
che
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| Una massa aggrovigliata
di pensieri
prendono corpo
nei capelli miei.
Gelida neve
su di loro cade
al cielo
si son ghiacciate
le lacrime.
Gridano i bambini
mentre passo
paura o gioia
di un altro gioco
or ora inventato.
I tuoi occhi
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| Ancor la mia mano tende in alto
speranzosa
di afferar qualcosa
ma rimango stesa
placidamente in attesa.
Aspetto ancora che mi cada tra le braccia
il quadrifoglio a cui non ho più voglia di dar la caccia.
Gli occhi ancor si socchiudono alla
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| Ti guardavo
amore mio
come si guarda
un nefasto presagio:
con la consapevolezza
che si sta avvicinando,
con la coscienza
di non poter evitarlo.
Tremavo
amore mio
al pensiero
che mi stessi accanto
non so più se fosse desiderio
o terrore
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| Un coro che canta
in mezzo all'oceano
il cigolio familiare
degli assi della mia nave
a fare da colonna sonora
e in mezzo al mare ce ne stiamo
con la Luna nuova
che riprende tra le braccia la vecchia.
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Teresa Tarantino.
| Ho nostalgia di te
che eri molto più
che sbagliato.
Mi mancano
le tue carezze,
le tue parole grezze
Mi mancano
i ti amo
detti
e straridetti
come tormentoni
sussurrati
agli orecchi.
Mi manca
la tua voce
che avvolge
attanaglia
e
leggi
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| Quella voce
che urlava
il mio nome
così forte...
ma ero troppo occupaata
a scappare
per voltarmi indietro
e scorgere
il tuo viso,
Troppo sconvolta
da ciò che pensavo
di aver visto
per riconoscere
il tono di voce.
Adesso ancor
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| Come quella bambina
che nel muta notte
ancor il viso volta
alla ricerca di quella luce.
che nell'ibriante profumo
di petali rossi
viene sfiorata dal vento.
Vento che apre
gli ormai inutili tendaggi
e lascia scorgere
nella sua cruda essenza
lo
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| Versi spezzati
come il balbettio
delle mie parole
che giungon confuse
al tuo orecchio.
Versi regalati
come i fiori
che riponi con cura
davanti alla mia porta.
Versi profondi
come gli occhi
che guardo
e in cui mi perdo
al ricordo.
Versi
che
leggi
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| Non chiama
assilla
sta lì e ti fissa,
senti che ti chiama,
senti il suo sguardo addosso
e ti giri così all'improvviso
come se fosse una necessità impellente
lo trovi
ed è più forte di te
devi prenderlo tra
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| Perchè
nessuno mi chiama
durante la pubblicità?
Perchè
tutti devono accavallarsi
negli stessi
stanchi anfratti?
Perchè
mi devono lodare
per qualcosa
che proprio
non so fare?
Perché
perdere tempo con
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| Mero egoismo e opportunismo
quello che ti portò da me.
Mera ingordigia
quella che mi portò ad amarti.
Mera finzione:
Tu che fingi di avere un cuore
e io che fingo d'accudirlo.
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| Il nostro addio
lo devo ancora sperimentare
i nostri precedenti saluti
non contenevano
nessun per sempre.
E non mi nasconderò
dietro altre lingue
per attenuare
il messaggio,
per cercar poi
sfumature fantasma.
Ma come possiamo
lasciarci
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| Per un poeta,
per uno scrittore,
non scrivere
è come essere morti
una parte
di se stesso
è defunta
e la restante parte
non trova modo
di esprimersi.
Uno scrittore
vive
attraverso la sua arte
riflettendo
e riflettendosi
nelle
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| Avevo sprangato
le porte
quella notte,
paura che mi venissi a cercare?
o piuttosto che non l'avresti fatto.
Ho chiuso la porta
nella speranza di udire
i tuoi pugni
irromper su essa,
per cullarmi
nella certezza
che ancora una volta
l'avresti
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| A far arrabbiare
la gente
sono particolarmente brava
riesco subito a cogliere
l'intornazione della voce,
l'inarcatura delle spalle
necessaria.
Conosco il tempismo
dei bronci,
mi diletto
nello sguardo
di sbieco.
Riesco ad
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| Lo so
a volte i miei silenzi
si fanno pensanti,
aleggiano
nell'aria rarefatta
dall'altezza.
Ci ritroviamo
su montagne
mai percorse
dove anche
gli ultimi anfratti
son stati scoperti.
E io in silenzio resto,
quel silenzio colmo
di quel che
leggi
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| Capita così
a volte
non te lo aspetti
cominci
a scrivere
e non ti fermi
La gente
ti guarda preoccupata
domandandosi
cosa mai
scarabocchi
con tanto ardore.
La gente
sbircia
con quell'occhio lungo
e tu che
leggi
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| Tutte le stecche
che prenderò
saranno poca cosa.
Non voglio
che ti innamori
della mia voce,
ma che leggi
nelle mie parole
i mondi
che altri
a malapena
scorgono.
Tutte le pause
errate,
le prese di fiato
anticipate,
non
leggi
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314 poesie trovate. In questa pagina dal n° 91 al n° 120.
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