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Hermetic Lunacy
Le 176 poesie di Hermetic Lunacy
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Con l'iridi affacciate
sporte dalla balaustra
a navigar leghe in lontananza,
impenetrabili a strappar
dall'ultimo esangue cielo
un tuo fugace scorcio
ch'annega al crepuscolo.
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Il meo core
è favilla e rogo ardente
Torbida purezza
e serafico dannato
Vacuo ed immenso
Fatuo ed eterno
Gelido marmo
e lapillo lavico
Muta cinerea
e veste vermiglia
Inerte piattume
e scalpitante fragore
Carne e
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Sei cheto mar
che fuggiasco la sera
torna a riprender
la sua spiaggia
Pensier ch'aggalla
in risacca di sogni
a lambir mia battigia,
che di notte calpesti
in punta di sguardi.
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| Evaso dalla normalità
disseto d'ebrietudine
ricongiunto alla follia
Corro etere ceruleo
cavalcando l'respiro
ch'inebria d'immenso
Illimitate ed iperboliche
lancio l'iridi
all'orizzonte assoluto
Nell'assolo d'evasione
vibro
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Coi sensi schiusi
protesi nel vibrato del tempo
lasciatemi ameno
negl'occhi dell'amore
ancora a folleggiar.
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Catalisi diasporica
di neuroni lanciati
in tuffo liberatorio
dal precipizio mentale
Ribelle librarsi
in atomi di follia
Serafica ebrezza
in salvifiche spirali
sorvolando rinati
l'apatiche distese,
stratificazioni tediose
di polveri
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Sì sobria società
da veleggiar in flutti alcolici,
troppo perbenista
per scardinare il fulcro
di bigotto moralismo,
per cangiar la fierezza
di pupille integraliste
rilucenti pregiudizio
Sotto cieli decadenti
brancolo coni
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Comatoso respiro
d'assenza vitale
Tacita apnea
d'anestetizzato petto
Della dipartita il carezzar
scende ad epurarmi
nel diafano abbraccio
d'eterno sonno
L'aritmia rugiadosa
del suo algente madrigale
m'intride d'astenia
Pulviscolo
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Tramonto d'iridi,
sfiorita luce sprofonda
negl'occhi divelti
Incedere incalzante d'oscurità
Buio esiziale issa
il suo atro vessillo
Barlumi vacillanti errano
in nebulose di caligine
Fotoni in collasso
dissolvono in bruma.
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M'espando d'orizzonti
galoppando cieli di follia
leggier sì da sfociar
in mulinelli di libertà.
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Il dìsio di saggiar
ogni tua fattezza
d'esplorar ogn'atomo
di tua bellezza
Circumnavigarti l'anima
e discendere le tuo dolci rapide,
risalire alle sorgive
delle tue limpide labbra
Lambire le tue sinuosità
scalando
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Trepida all'orizzonte
il rimirare assorto d'iridi
riverberi di beltà
tra le segrete del tempo
Come il greto d'agosto
soffro l'acque asciutte
intrise di te
Linfa silvestre
permea melliflua
mieliniche guaine
pervase da te.
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Dermi setacei
spiegati in un ciel
di libidini alate
Desio il prorompente
volteggia in purpurei
onirici amplessi.
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L'asfittiche nari
del polmone cardiaco
inspiran salsedine
dall'afflato marino
ch'alita il vento
Brucianti pupille
sversan arse stille
dai salsi pori
d'inquieta anima
Cloruro di sodio
cristallizza i respiri.
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Tu ch'affascini
l'core inquieto
e refulgi in baluginio
all'orlo delle lunghe
mie notti melanconiche
S'abbeveran l'occhi
in sorsi ardenti
del tuo fervido sguardo.
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Strabuzzerò del petto
l'udito iridescente
per scorger all'orizzonte
i tramontati tuoi passi,
tra l'oniriche foschie
sol riverbero ed eclissi
Del core l'orecchio
spero aguzzi
l'visivo campo
Contemplo l'silenzio
per ritrovar note
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Hermetic Lunacy.
Ascolto nel core
l'afflato del mare
Dell'onde la voce
ch'infrangono l'aere
Sospiri di sale
che brucian polmoni
Il petto che duole
ci lavi 'l domani.
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Scheletrico il cor
muffito e tarlato
come un ramo secco
inutilmente cerca di svernare
Si strugge l'anima
con miopia d'iridi
nel vacuo smarrite
Con mani erranti
in cerca dell'infinito,
di valli scarlatte
e pascoli cremisi
ove
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Stellato pallore notturno
In solitaria ansia mortale
nell'aere piange
tacito l'petto
S'innalza l'anima
alata da nostalgia
alla celeste arcata
gorgogliando melancolia.
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Gemmando deserti
mieto este messi di polvere
Liriche d'anima
ruderali m'avvinghiano
Dai pori scalcino
incrostazioni d'ombra,
cloache d'algia
Igneo alla carne
Reciso di petto
D'assenzio imbevuto
Legami alienati
svincolo al fulcro
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Algido vento
spazza i pensieri
che giacciono al suolo
allettati da mestizia
Asettica bora
pervade l'respiro
Un bieco lagno
soffoca l'aere
Soffio iperboreo
trapassi l'anima.
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Respiro di cardo
raschia i polmoni
Aria sulfurea
i cieli infesta
Monumenti al pattume
decoran viali
Caustiche ceneri
rincorrono l'aere
Scorie radioattive
sguazzan in mari
aromatizzati al plutonio
Bituminose battigie
braccan dei
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Lagrime balsamiche
leniscon brucior d'iridi,
prosciugate da salini soffi
di scatti vitali,
impressi nell'eternità.
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Evanescente anelito,
armonico cantico
ch'infinitamente fluisci
nello scorrer dei sogni
musicando alla notte
il silenzio in fibrillazione
d'un ramingo spirito
da tempo censurato
a vacua ombra desolata
Ricercatore del mero amore
tra le miniere
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L'atrofia delle mie ali
tarpa lo spiccar
librante fuga
mi fa colare a fondo
nell'atro vacuo
volare a picco
in decadenti mulinelli
Schianto di petto
su sterile asfalto.
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Scema il bagliore
s'innalza il buiore
Fase oscura
Fotosintesi di melanconia
Incagliata in una secca
d'infinite scale senza rampe
digrada l'alma
fagocitata dal vacuo,
geenna siderale
d'una marea che sale
e scrollarsi via non vuole
La
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Il core
al far dell'alba
sente risuonare
dei suoi amori lo scalpitio,
delle distanze 'l dolore
Di sogni si veste
e di speme s'illumina.
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Timido canto
di grida soffocate
Languido pulsare
Battito insonorizzato
Silente frastuono
sordo agl'orecchi
di tacite viste
Il muto divenir
rumor di fondo.
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Nottambulo pallore
d'un malinconico anelare
l'efebico nitore
tuo serafico lucore
Sfavillante turbinare
in fuggevoli movenze intessute
nel cosmico marasma vascolare
del mio incongruente core
ch'arrovellandosi rimira
corrodendosi gl'oculi
il
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La tua voce non odo
ma imparar dovrò
a riconoscer l'canto
del tuo silenzio.
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176 poesie trovate. In questa pagina dal n° 121 al n° 150.
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