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Maria Rosa Cugudda
Le 308 poesie di Maria Rosa Cugudda
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 | E tu dimmi
passegger qualcosa
del mio Amore,
lo sguardo gioioso
avrai incontrato.
Amava il fratello
condivideva l'universale dolore,
era lui l'amor mio
l'unico amore che vive nel mio cuore.
Ma tu dimmi
solitario passeggero
dove posso
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Da gitana poso le orme
su Terra divenuta ormai straniera
gelida ai raggi di luglio
Mormora stanca l'Onda
"figlia, più non sei:
spento è lo sguardo
di granito il cuore,
dov'è il tuo Amore?"
"L'ho perso
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Più il mio sposo non ritrovo
il cuore (ed anche il mio)
all'improvviso si è fermato
col sorriso sollievo
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Mi chiudo all'inverno
gelida
parole non condivido
scivolo nel buio solaio
Qualcuno attendo
un po' d'ordine non guasta
Spegnere la Luce
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 | Più non bramo
soggiornare
in mari trasparenti e smeraldini
ove sabbia di fuoco
lambisce la mia pelle
e fiori esotici
incoronano il mio capo.
Più non desidero correre
dove sole e luna
giorno e notte si tengono per mano
danzando
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Sempre in cerca di pace
posa le ali sul profumato petalo
solleva lo sguardo
il verde arido è divenuto
sull’orlo aggrappati.
Giunge estraneo l’urlo solitario
il cuore non tange l’indifferenza
mentre allaga il prato.
Al di là del
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 | Pioggia
di rugiada
tenere foglie inumidisci
Il tronco
indurito
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GESU'
Conservami pura
nel sentimento
profonda nel pentimento
umile nell’io.
Rendimi disponibile
al fratello
che
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Sprofondare
non nel colore
del mare
Ma nel candore
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Immersa
tra monti prealpini ormai avvolti da gelida veste
innalzo lo sguardo alla ricerca
di te preziosa mia Perla.
Ti
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Questa notte
mi hai cercata
nelle increspate acque
di un mare solitario
incantevole richiamo
è giunto ai miei orecchi.
Parola non hai ardito
solo luce e splendore.
Il sentiero hai spianato
verso oceani d'indifferenza
mi tendi la
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Quando l’appello si farà
non denari accumulati
beni posseduti
viaggi intorno al mondo
cultura appresa
figli
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Sei esile
delicata
al tuo ingresso
parere non postuli
a chi ti deve ospitare.
Appena
l’onda si ritrae
più
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 | Si schiuderanno
presto
i vermigli fiori
sorride ormai
il cielo
alle nuvole fugaci
che incuranti lo rivestono.
E il
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 | Si scorge un muro
nel giardino.
Una rosa si nasconde.
Calore richiede
alla vita richiama.
Un bimbo ode
un sorriso le regala.
Il fiore
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Anima mia
tu conosci la chiave
del gioco
Oltre progresso e
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Maria Rosa Cugudda.
 | Luce dona
agli occhi spenti
trasparenza
all'anima persa
sensibilità
al cuore granitico
all'esistenza senza senso
vita
forza alla fede
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Muta è l’attesa
silenzio turba
Coinvolge il mare
latente pensiero
La mente
tra urla di onde
si
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Al sole m’aggrappo
una mattina
d’estate ai piedi del mare
tra meandri di luce
assorbo l’amore che nasce già presto.
Sventola sul ramo
nuvola pallida
increspa l’aria chiede perdono.
Dal tepore nascosto
sbircia amore profondo.
Le
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 | Sogno svanito
all'alba di un mattino
Ali d'amore tenero
si perdono tra meandri
d'amare parole
Tace la vita
il
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Stella alpina
granitica non sono
Stella marina
l'acqua mi appartiene
ma il mare mi rifiuta
Stella desertica
forse
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 | Sei calda con rocce infuocate
alberga il sole senza indugio
nelle sterminate piane.
Con subacquei sanguigni coralli
si confondono gli abitanti
quanto colore e altretanto calore
da regalare a chi sosta nelle solitarie vie.
Nessuno brama
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Ti vedo nel volto puro
di donna
che all'eterno s'è donata,
in te i giorni tesso sempre uguali
senza limite di tempo
m'appari sorridi e vai.
Più non so Madre mia
dove i passi posare
ali non ho luce spenta senza di
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 | All'ombra del ramo
dai nitidi fiori
s'accosta l'anima
Confusa attorno
l'esistenza si palesa
Il pensiero la sovrasta
e dallo sguardo
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Si ergono alberi
in montagna
dai rami corteggiati
Mentre al mare
volano gabbiani
libertà sognando.
Al pari sono io fra monti e rive
albero sradicato
solitario in pieno bosco barca senza timone
Al mare lo spirito
s’accomuna
a
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 | Dimorare
ove i miei Padri furono
certamente non bramo
Forse perché
vagando in terre lontane
la mente
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 | Fra un leggero soffio di vento
mentre bacia il petalo
dei bianchi fiori
si adagia il bosco
più colpito che mai.
Son tempi in cui il tenero non bussa
alla mente dell’uomo distratto.
Impetuoso il ricordo
ruba l’anima
e al passato
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Perde i confini lo sguardo,
mentre il buio della notte
spalanca all’aurora le porte,
distesa sul placido mare.
Al più profondo Amore,
per gli
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 | Da lontano
odo
il cieco credere
alle distese valli
dove corrono
gagliardi cavalli.
Da vicino
vedo
l'uomo che mi
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L’ho sospirato per solitari sentieri
l’ho intravisto spazio non ha concesso,
l’ho invocato uno sguardo
freddo mi ha donato.
Nel buio più nero
gli ho regalato il mio desiderio.
Ed ecco senza farsi scorgere
l’uomo più
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308 poesie trovate. In questa pagina dal n° 91 al n° 120.
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