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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’360Autori attivi: 7’476
Gli ultimi 5 iscritti: Vladislav Prazko - ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio |
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Maria Mele
Le 191 poesie di Maria Mele
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| Il nulla più profondo nelle viscere
nato da una delusione che
ti ha spezzato il cuore.
Odi un grido che nessuno
all'infuori di te può sentire,
e resta all'interno, com'un
macigno pesante, un sassolino
fastidioso nella
leggi
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| Ci sono giorni in cui
odi un canto fatale
che da lontano
osa spingersi verso te.
Non sai da dove proviene,
non sai quando deciderà
di rimpatriare,
non conosci neppure
la natura del suo lugubre suono.
Sai solamente che prima o poi
si
leggi
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| Sembra che tutto funzioni,
che tutto sia perfetto.
Dopo l'atto che rende
all'unisono i nostri corpi,
a te mi sento più legata,
come da un filo invisibile
e stretto.
Intorno non vedo più niente;
siamo solo noi, persi
tra respiri e
leggi
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| Risplende la mano a veder
chi corre lontano nel tempo
luminato d'incanto.
E' un'ode al silenzio di
questo scrivere che parla
col cuore,
abbagliato da un pensiero
che tiepido parla d'amore.
Risplende la mano di seta,
di pioggia, di brezza
leggi
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| Quanti sogni son sfumati
in questo mondo crudele.
Troppe bugie hanno preso
il posto delle nuvole
bianche, troppe lacrime
hanno formato il sapore
amaro della pioggia.
Anche il sole è una bugia,
un'utopia nascosta dalla sera
quando gli
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| Chissà se di te potrò fidarmi,
se capirai o giudicherai
come tutti fanno.
Qualcosa mi spinge verso
te Amico mio;
sento che hai il cuore puro,
dolce e pronto ad aiutarmi se
ne avessi bisogno.
E con questo pensiero
mi perdo nella
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| Ogni notte sognava di partire
per dimenticare la poesia
di quell'amore crudele.
Un treno mirava veloce
verso il sole, guidandola
chissà dove, ma alla fine
l'abbandonava sui binari cocenti
e lei proseguiva con l'illusoria
speranza di
leggi
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| Oggi m'hai regalato un raggio
di sole tra le livide nubi
ch'offuscavano il cuore.
Non scorgo più la pioggia che
lenta mi scalfiva,
né la gelida brezza
che pian piano mi guidava
verso il fondo.
E' tornata a casa la mia dolce
gioia
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| Tanta nostalgia riempie
queste ore nel ricordo
d'un passato vivo e assai vicino.
E' un magone interiore
che col tempo si spegnerà
proprio com'un fuoco si
lascia morire;
è un infinito vuoto
ch'incombe lo stomaco e 'l cuore
in
leggi
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| Non è ancora trascorso
l'autunno
e tante son le foglie
che spingeranno 'l suolo
con la forza d'un fiume
che preme contro un argine.
C'è una lieve brezza stamattina
ch'accompagna la paura, la passione
e le poche certezze che
leggi
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| Oh caro ingegno che scrivesti
ciò ch'io sentì nel caldo cuore
e che, per pochi istanti,
conducesti mani e polsi
nella percezione inconscia
del dolore.
Non odi tu,
uomo dai pensieri radi,
il pianto della pietra,
la vita delle
leggi
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| Oltre quel muro c'è un
nuovo cammino che
lascia alle spalle
le vecchie abitudini e
i vecchi ricordi che,
in fondo,
sono i più belli.
Adesso è arrivato il
momento di tuffarsi
nelle acque del mondo,
forse col dolce
leggi
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| Cammina per i boschi,
per i verdi prati, per le
campagne aride e desolate.
Noterai alberi secchi, caduti,
altri in dissoluzione,
ed altri ancora vitali come
freschi e nuovi boccioli.
E capirai che "si può scegliere
di morire o di
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| Nel tiepido vento
un tremito echeggia
e in esso risuona silente.
Ma vuoto è 'l cielo
e lo spazio intorno:
non una parola, non
un suo respiro.
Tutto tace in questa
desolata solitudine.
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| Ed è la vita che sfida,
sfiora e accarezza il filo
del tempo
che lega l'ombra
alla paura della fine.
Sull'acqua ride un giovane
gabbiano,
sicuro di non poter
affondare;
gioca silenzioso,
da libero volatile,
avvolto dallo spazio
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| Io,
terra umida e fratturata
da questa
incomprensibile esistenza e
tu,
ampio muro a mio sostegno
in una realtà d'ipocrisia
e finzione.
Eppure è volato via il tempo per
le accuse e le condanne;
non possiamo dare un peso
al
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Dell'amore ed altri temi Maria Mele , Luigi Arcopinto, Claudio Giussani
Questo libro nasce semplicemente dall’amore per la poesia, per una forma di comunicazione che non è obsoleta, ma è connaturata all’uomo sin dalla notte dei tempi. Nasce dalla passione per la poesia del professor Claudio Giussani che sperimenta sempre nuovi linguaggi per insegnare la sua materia e che ha provato, con successo direi, ad applicare “la poesia nella progettazione”. Le opere d’arte che siano sculture, pitture, architetture hanno in sé contenute musica e parole. Colonne, archi, capitelli cosa sono se non versi, strofe, rime di un animo umano che sta esprimendo ciò che dice il cuore con la sinergia della testa, della razionalità. La stessa poesia ha in sé una struttura architettonica, è un palazzo, un tempio dell’anima.
Pagine: 138 - € 10.00 Anno: 2011 - ISBN: 978-1-4476-2859-0
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Maria Mele.
| Bisogna sudare affinchè
il corpo brilli di luce propria,
senza ausili o riflessi
d'immagini estranee.
Ognuno può essere grande
e tendere una mano al mondo,
ed io, oggi, non ho timore.
Attenderò il tempo per fiorire
in un
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| Si dev'essere liberi
da tutto e da tutti
per riuscire a creare,
oppure la luce di quella
lanterna interiore si spegne,
in un mare di pensieri
che non focalizzano
nessun punto preciso.
Come questa poesia,
dal tono un po' incerto
e
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| Antichi e nuovi colori
insieme in un luogo
d'incontro ove non c'era solo
apparenza di muri grigi
e inariditi, ma un'inconfessata
profondità;
erano bianche caverne
da dipingere in ogni
sfumatura, tele su cui tessere
la propria idea
per
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| E' 'l canto d'una nota
tra le pagine d'oggi in questa
sera, come tremulo
lume di luce accartocciato.
Lampeggia una lanterna
nell'infinito ingegno
a queste ore,
e posso solo scrivere,
scrivere sull'onda
della musa.
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| E' dietro la scia d'una
stretta di mano,
nella corsa veloce
che percorri a vent'anni e
nella forza ch'alimenta
la voglia di vincere il mondo.
Poi quella corsa rallenta
e si guardan con luce
le piccole cose,
gemme di vita racchiuse
nel
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| Odi che l'ultimo momento
sta per arrivare,
anche se così non è.
Spento e grigio come
quella pietra infissa nella
terra nuda d'erba,
un disperato infelice che
fugge in compagnia,
lontano da una vita
troppo dura.
Perché
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| Si può essere
terribilmente
masochisti della propria
vita,
proiettando lo sguardo
cieco
verso lo specchio del
cuore,
nella sofferenza
d'un'immagine illusoria
che ricopre la realtà.
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| La vedi,
come riflesso distorto
nell'acqua,
e solo tu puoi
distinguerla dall'originale.
Immagine ingrigita
da scatti d'ira
incontrollabili,
come 'l flash d'una
fotografia
che rende cieco lo sguardo.
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| E' quella che
solo tu scorgi,
nell'attimo d'eterno
buio,
com'un barlume
affievolito dalle
tenebre limitrofe.
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| "Il male di vivere",
un rimando a Montale
che così l'ha invocato.
E che cos'è se non quel
temerario capestro
che spegne lo stomaco
o quello straniamento avverso
che s'ode sotto il buio
di lenzuola così
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| C'è una ragion per cui
son tornata a quest'alba,
e non per ingannare o
incartar con dolcezza
chi un sorriso m'ha regalato,
ma per la semplicità d'un
sentimento di bianco pulito,
di celestina amicizia,
come la rosa regina
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| Un volto segnato da una
carezza fatta solo un po'
più forte e tutto 'l suo
conseguente magma
che s'innalza lacerando
ogni cosa.
Oggi son fuggiti i sorrisi e
buie son le gioie del
legame originario.
Or non resta ch'ardore
d'un fuoco
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| C'è sempre stata una persona
dall'animo gentile
quando 'l mio cuore
ha avuto bisogno di sagge
parole, maturi consigli
e di sguardi complici.
Quant'è vero che un amico
può donar quell'attimo di
spensieratezza,
un sorriso
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| E l'orme d'un gabbiano passante
s'adagiano lievi
in un singhiozzo di colori,
e tra l'onde del mar si riscatta il
lamento d'una nuova ispirazione.
Rievoca poesia
e tu ascolti, poeta,
quell'urla ammalianti;
inquietudini, ricordi,
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191 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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