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Gli ultimi 5 iscritti: Vladislav Prazko - ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio |
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Maria Francesca Barbaria
Le 122 poesie di Maria Francesca Barbaria
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| Rincorro quel tratto
di spuma
sulla scogliera
sempre più viscida
e nera
e il tempo non s'arresta
di nuove lune si gonfia,
grida ai gabbiani.
Riconosco il mio antico amore
quanto più s'infrange
sui miei
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Cessa il tempo i suoi piagnistei
nevicando letizia
sul creato
Cattura
il pianto di un passero
che pigola pane
e si scopre candore.
Saltella sulle mie palme nevose
beccando il suo cibo,
quel cibo d'amore
e i suoi magici frutti:
un
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| S'annida il dolore
fra gli aridi arbusti
nei nidi di rovi
sugli occhi rapaci.
S'annida il dolore
sui precipizi inventati
sui sentieri melmosi
sulle coscienze devastate.
S'annida il dolore
sulle pergole spoglie
nelle valli uggiose
che
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| E' scesa la notte ad annientarmi
non c'è più spazio per volare,
non c'è più intesa fra il cielo e il mare.
Ogni vana speranza dorme sulle ombre
celando un po' di luce
ogni ricordo ha il profumo del passato,
delle
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| Non vedo che terra
vestirsi d'oro
cosparsa d'incenso
profumata di altari.
Esule fugge il crepuscolo
seminando
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| Marmorea cala l'oscurità dai colli
intinge d'angoscia le foglie umide
gemendo di morte sui fiori e la terra.
Modella le stelle, la morbida quiete dei colli,
il mio riposto dolore sulle sue tenebre
come scudiscio sferza i fertili
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E'
il nostro amore
un soffio d'eternità
sul mondo
come il seminar d'incanto
pure emozioni
del cuore
un'isola nell'azzurro
d'onde
di fervide essenze
mutate in sogno
A te il mio sperar
d'incanto
futuro
come
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| Silenzio,
muto fluttuare di foglie.
Immobilità apparente
che ridiscende in ombre
come Venere dall'orizzonte
si staglia sugli stanchi armenti,
sui dolorosi cipressi delle spoglie mortali.
Sei riflesso antico sulle acque
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Dove vanno i canti delle cicale,
dove le ombre?
E' un dolore che pervade,
un pianto nascosto dentro i muri
una malinconia che giace sugli olezzi maturi
dell'estate,
una solitudine antica
Ombre raminghe m'inseguono
come cavalieri
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| Mi giungono freddi i fremiti delle
foglie arse, è come se l'estate
mi avesse rapito i pensieri,
smarrito la speranza di rendere
eterno ogni palpito d'amore
Mi giunge pungente e crudele
l'odore del fieno, riempie
le mie notti d'arcana
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Acerbi sussulti
spezzano il bigio
barlume
affranto si spegne.
L’ebbrezza m’inonda
di un rosato effluvio
e un sogno nuovo mi giunge
di freschi olezzi
Venere esala
essenze di gemme
con il soffio d’Aprile
che spira nettare
e foglie:
-
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Il sole muta il suo passo
e si scioglie sui cirri;
sulla Croce
che austera s’innalza
sul colle rotondo.
Ali volteggiano
intorno alla quiete
del muto germoglio,
si posano in festa,
a mutar il tramonto
in annuncio glorioso.
Una Luce
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| In uno sfoggio
colorato
s’innalzano i ramoscelli
fra le nuvole,
con il vento
che disperde i fiocchi
e confonde i colori.
L’eleganza si scioglie
in danza di foglie fruscianti
tra sorrisi di bimbi
e di madri
in un eco festoso
sugli
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| Un volo rasenta il mio nido
con un leggero battito d'ali
sarà una farfalla, un aquilone
o il volo dorato di un bel sogno?
Ricordo nel ruscello il blu specchiarsi
scorrere allegro verso il mare
zampillando sui sassi con voce
docile e
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| Destino amaro
che non hai cercato
ombrato di sofferenza
ferite profonde.
Prigioniera di lui
dei suoi inganni
delle sue falsità.
Prigioniera di te
delle tue paure
dei tuoi pregiudizi,
di una realtà che
non ti
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| M’invento la vita
nel deserto della mia essenza
come un abile giocoliere
da circo
Febbrile esistenza
mi cibo della Speranza
come linfa vitale per il mio vivere
E il nostro Dio io cerco, Padre dell'uomo.
- E’ forse dentro di te?
- E’
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Festa delle Donne 2010 Autori Vari
Poesie per la Festa delle Donne.
Il lato femminile della poesia
Pagine: 107 - Anno: 2010
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Maria Francesca Barbaria.
| Una stella lambisce la sera
remota energia radiosa
che s’offusca d’opaco silente
nel greve buio d’un rudere
del soffio serba gli odori
vischiose e umide felci
giace sulle pietre la notte
sembra la morte svegliarsi
trascina il passato
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| Il soffio di Alpha lustra la pietra,
ha il colore del passato.
Venere si staglia sul vissuto
e un refolo spazza
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| Amate verità nascoste
dentro l'illusione amica
speranze anelate nel vento
sognate rincorrendo i giorni
L’arcano ha rivelato le sue vie
ha mostrato il suo volto oscuro
il suo pensiero crudelmente infido
le sue ali nere come la notte
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| Emozioni nuove
s’accendono dei colori
dell’alba,
non più scialba
ma vermiglia
come il tramonto
dell'antico amore
e il ricordo di rondini
spiegarsi le ali
rasente il velo
come pensieri,
ora sentieri,
parole nuove.
Brama il
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| Luccicano i sassi
nell’immobilità del tempo
come agata nera
Voci mute
che si fanno memoria
e il bagliore lunare
li rende più lucide
delle orme dell’uomo
Il presente
si riveste del passato
e ritorno a respirare
l’aria
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| Una luce rifulge
nella notte fonda
sterile di stelle
fluisce dentro
i giorni pavidi
di anime convulse,
dentro l'oblio
di una libertà calpestata.
S'arrende
la frenesia umana
dinnanzi al seme
che germoglia
sotto la nuda
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| Sono come l'ombra
rapita dal buio della notte
senza la dolcezza dei sogni
e la fragranza che esalava
la mia pelle giovane
senza la speranza
che m'illude oggi
che m’illuse ieri
- Sola!
con le mie scarpe vuote
ancora nuove
sotto il
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| Il freddo m’avvolge
come il triste inverno
sono una rosa raggelata
dall'austerità del tempo
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| Esala profumi di giovinezza
la luce fievole sui nostri volti
da un angolo raccolto del cuore
come l’antica sera celata nei ricordi
sembriamo ancor fanciulle spensierate
a cantar umile preghiere a Dio
e il suon di una chitarra amica
nelle antiche
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| S'infilza di ferite
sanguinanti
l'anima reclusa
fra i grovigli accesi
della mia sterilità.
Lede il mio pensiero
l’assenza di Luce.
Perenne mi scaglio
come l'Angelo nero
sullo scoglio
frantumandomi in
infinite gocce d’acqua
e
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| Dentro il suo velo fosco
avvolge con tristezza
i colli opulenti di fichi,
fra la sterpaia odorosa
di marcio
e l'alba s'alza con il gelo
che impietrisce le foglie
sempreverdi.
Dorme la mia mente
dentro un berretto di lana
che vede cullare i
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Macabre luci rischiarono
le ombre della mia sera
a dettar pensieri angusti
al mio animo
prigioniero della triste
notte
Dell'angusta via senza arresa
che fece del mio patir
il patir della sua Carne,
dei miei giorni una
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Dormono la notte
sotto i sedili spenti
dei giardini
li scorgo
come lucciole solitarie
fra le siepi
agitarsi flessibili
sotto la luce
lunare
Mi risveglia il frastuono
del mattino
e già mendicano
il cibo con gli
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Arriva l'autunnu
dintra stu suli
ancora cavuru
ca sciddica cchiù
sveltu darrè
i muntagni.
Scinni siccannu
pampini
e maturannu
alivi
quannu ancora
nall'aria
i muschi su mmriache
di mustu.
U ventu
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122 poesie trovate. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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