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Antonio Hermes
Le 43 poesie di Antonio Hermes
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Limpide acque del mar occidentale,
ove saette di raggi sospesi insinuano
sui capi reclini delle sirene del canale.
S'inasprisce il cielo cinerino e arenano
vascelli di livido greggio su l'arenile
con il saettare di gavine che balenano.
E si
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Quasi di due occhi s'avvampa
il viso, come faville alla sequela
orché la canicola ancor le divampa.
Così l'estate muore, come occhi
sfiatati, muore quan si tace l'ora
e sulle prèole s'annidan gli albicocchi.
S'attarda
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Sulla vite antica i grappoli neri
pendono silvestri, come crini
che sull'altezzoso capo cascano fieri.
Le bacche son dolciastre come labbra
negre di donna, li spremo nel palmo
e s'aspergono allorché l'agro si slabbra.
Assai lunge il
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Delle faggiate arsane son rimaste
le gemme latenti, i rami a scalvo
son stati mozzati dalle chiome bastie.
Sull'assiepato bivacco rampollano
plantule novelle, e nel cespuglieto
sì pende il corbezzolo pe' l'altipiano.
L'odor del
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| Di Settembre ritorna l'effluvio marino,
l'odor del sale irto, dell'estate moribonda,
si che di nuvole cupe il cielo gravo è rigonfio.
L'agitato ventre del mare è come un aierino
che l'abisso della notte par che lene asconda
e fa
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Tremula foglia tarda ad appassire!
Anche tu stelo di candida venusta
fa che resti tale anche il fior di protea.
Tremula foglia acino aspro della marea
t'appressi giacché la stagion par morire
quand'il mar sì dimena e la piaggia
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| Si sdruce pien d'occhi immacolati
il volto, gote sì come rose vive
e in sommo i crini cadon pencolati.
Ma, quand'è tarda l'etade e cangia
il sembiante, il viso maturo s'aggrava
sì che un cespo s'appare alla frangia.
Non
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| Sulle soglie della notte s'affiora
il ciglio; s'annidan parole grave
quan si grave il seguitar dell'ora.
Non v'è parola; altro non ispera
il giaciglio della fronda, nelle fauci
dell'onda, sì che s'agogni nella sera.
Non tace
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Le truci mani al sommo calice
io porgo, lune fan or sì chiare
e sobillano sopra un alto salice.
Porgo anco le dita nel gorgoglio
della notte, or dove taciti romori
son del ancheggiare d'uno scoglio.
Occhi smorti son sulla bocca del
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| Scappa via la tua ombra
sulle pareti della mia stanza.
Scappa via come raminghi armenti
si riverbera la purezza dei tuoi lineamenti.
La tua anima s'abbandona
nella sottile balia del vento,
accanto a me ancor ti sento
sfiorare ogni mio flebile
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| Costellazioni infinite
universi contrapposti
pagine d'amore gettate via.
L'aurena notturna
lascia nel cielo una scia...
Sei lo strumento
che fa battere il mio cuore.
Alba serena, sospiro fugace
mordi la mia anima!
Ho lambito la tua
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Invia un messaggio privato a Antonio Hermes.
| Cammina la pioggia sulle tue dita,
si mescolano le lacrime con le tue parole
come un sole sospeso durante brevi aurore:
che contiguo al mare riluce porpuree faville.
Sei seduta sotto un cielo trapunto di stelle
e la pioggia cade pungendoti la
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| Occhi fatati e capelli spumeggianti,
sei tu la ragione dei miei giorni.
Tutta una vita e non mi basterebbe,
per coprire di baci la tua candida pelle.
La parete è dipinta dai tuoi sorrisi
e lentamente aleggia nell'aria il tuo respiro,
che
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| Occhi muti ed innocenti, all'estremità del cielo.
Il sapore delle tue labbra pervade l'universo:
ho chiuso gli occhi e mi hai condotto nel tuo nascondiglio.
Segretamente tra le mie braccia t'ho rivissuta,
mi sembra come se non t'avessi mai
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| Non ho più parole per poterti dire quanto t'amo,
non ho più gli occhi per poter raggiungere i tuoi,
non ho più le mani per poter sfiorare il tuo viso.
Ho solamente il mio cuore per poter sentire il tuo amore.
E' solamente un
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| Lentamente scivola via il tuo ricordo,
come primule scialbe in un autunno.
Lentamente cascano le mie lacrime
sul tuo petto fiacco ed ansimante;
Dalla finestra odo cantar gli augelli mattutini,
tra l'ombra pallida dei biancospini.
I tuoi capelli
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| Il tuo volto è stanco ed avvilito,
come un vecchio maglione raggrinzito.
I tuoi occhi piangono lacrime terse,
che riempiono i contorni delle tue rughe livide.
Le tue dita sono rinsecchite
come raspi sotto un sole acerbo,
dove nugoli di
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| Le mie dita fremono sul pianoforte,
i miei occhi vacillano come stelle fatiscenti
e il confuso turbine dei miei sentimenti
mulina senza sosta in un walzer di ricordi.
L'eco dei miei sogni è racchiuso nella mia clavaria
e tra le note stridenti
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| Ho sussurrato alla mia anima
parole avvilenti, mi son fatto
trasportare dai quattro venti.
T'ho perduto, e ho ceduto
ad ogni circostanza. Sei svanita,
come svanisce il cielo in una stanza,
come il sorriso d'una donna attempata,
come un poggio
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| Sei morta, com'è crudele il destino,
tante volte i miei occhi hanno toccato i tuoi
così tanto da vicino e poi...
E' strana la vita
prima eri seduta accanto a me ed ora sei svanita:
come una fiamma al crepuscolare,
che tende pian
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43 poesie trovate. In questa pagina dal n° 21 al n° 40.
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