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Maria Rosy
Le 200 poesie di Maria Rosy
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Al ciel tesi rami
e al sol l'aranciato
del fiore di granato...
In fosco ciel d' ombre
sommerso appar ottobre,
tu ubertosa pianta
solari giorni ad obliare.
Sotto il fogliame ai pavesati rami
dai vermigli grani
pomi donerai.
Dolcezze
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Suoni e fruscii che torno spandi,
lieve tramontar o sorger montano
d'aura solar brezza annovero in memoria.
Amar che dolce arpeggia in fior
e stille astrali
il mio sognar di vezzi e baci
non carnali.
Amo di ciò il sospirar che
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Il cielo attende l'anima mia
che attraverserà regno astrale
tra sfolgorio di bagliore divino
lascerà il mortale cammino.
Ombra in terrena gabbia
ti lascerai alle spalle fardello carnale,
tra sfuggenti mura, sarai saetta
e fiamme
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| Affiancano un chiaro rivo
che dolcemente mormora
tra schegge luminose,
cespugli di lavanda, odorosi.
L'agreste sentiero
accosta e impressiona la mente
oltre è arduo il camminamento.
Palpitano all'alito ventoso
che sospira all'aria e
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| Tu notte senza luna e astri fulgenti,
allontanati dal buio che ti sommerge:
Mi ascolti tu che dei pensieri
rapisci il senno dei sentimenti cari?
Avvolta in ombre spurie
senza fulgori astrali, bussi alla porta.
Ti vedo, e ritorco a te i tormenti
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| Vanesio par il salice
che in lago specchia la sua pace;
ha tronco obliquo
la sua chioma fluente casca;
l'aria come a pettinare
gioca tra rami sciorinanti,
e tra cullar dell'acque chete.
Gravida l'ombra sotto l'ombrella
dei suoi cascanti
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Esistono i pascoli del cielo?
In quella infinita vastità...
una pallina da rincorrere
un gatto con cui azzuffarsi?
Correre in prati all'impazzata
per rotolarti nell'erba
o tuffarti in un ruscello;
e avvicinarti quatta quatta
per
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Mille e mille pittori
han dipinto i tuoi colori;
solamente il tuo azzurro
fa risplender le tue onde.
Nel tuo specchiarsi il firmamento
ritrova pace o rabbia...
La luna innamorata getta la sua chioma
e par che se ne muore
se non riverbera sul
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Quanto t'amo: chi lo può dire,
mio poeta dalle membra indistinte?
Forse come l'attesa che brilla dietro alle mie pupille
che aspettano di guardare lo sfolgorio del cielo in pianto
quando perde le sue stelle...
E sulla terra cadono silenti
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Volgete a me i vostri piccoli delicati
cerulei petali, dall'occhio d'oro
come sole che vi scalda;
quel sole che da eternità fluisce raggi
e immemore di anni indora cielo e terra
in cui scampiamo.
Volgete il vostro incanto
ai giovani
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Frascheggia primavera a maggio
con sole riscaldante anfratti
che ancor inverno tiene abbracciati,
E lo stelo al cielo innalza...
Verso il sole spicca e ondeggia come onda verde
che lieve dondola scrollando schegge e scintille all'aria:
Nei
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Ed ecco, ti accolgo tra le braccia
con amore che paziente
non ha chiuso gli occhi nella veglia.
Nell'attesa di codesto compimento
il tempo fu scacciato dalla mente:
Fermi gli astri senza tramonti o sorgere,
ferme le ore sul quadrante del
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E guardai pensieri in cui
la follia sembrava
l'emblema della vita,
vagando in cerca di saggezza.
La gioviale giovinezza...
tutto poter essere
e avere:
Potere e avere è di quel l'ere.
Ma il terreno essere
non ha
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Nel silenzio che riempe l'aria,
anche le campane, legate, tacciono
e gli alati pigolano in sordina:
Non è ancor risorto, par che dicono.
C'è mestizia che par fascia giorno,
ed anche il tramonto rosso sangue affiora...
Orrido il
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La strada non avrà una fine,
la meta ha smarrito l'arrivo:
Se dimenticherai di camminarmi
al fianco nella vita.
Domani tu mi dimenticherai:
avrà dimenticato sole, il giorno,
nel sorgere del quotidiano.
Se l'oblio i tuoi occhi
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E il manto nero estende la sua coltre
oltre il mare, oltre la terra
oltre quel cielo ch'è senza alba:
Insorgono le stelle. luci opache
su questo mondo infetto e
invischiato di veleno:
E la morte corre sulle ali nere
come incubo ferale fende
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Maria Rosy.
Il mio mare scuote le mie idee
come onda alla scogliera,
nella burrasca le ascende fino al cielo;
marosi scuri e fragorosi,
in spuma leggera di candore e schegge lucenti
pensieri luminosi come trine sciorinate al sole.
Il mio mare assomiglia alla
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Il silenzio bussa alle porte dell'alba
e apre quell'anta che nell'ombra
nasconde le angosce del tormento;
pallido sole spia tra le persiane,
più pallida la pelle che viso impiomba,
bocca spalanca: represso l'urlo,
muta lingua nel'alcova
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Gran burrasca sul mare quel giorno
e sulla terra annegava il grano.
Rombi di tuoni, nubi arrotavano
scrosciava il vento, rabbioso, stridente
lanciava ululati
come cani alle catene.
E poi... il sereno. Il cielo brillava d'azzurro
e schegge perlate
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Mogio l'inverno allontana la mano
che tingeva di grigio il contado,
s'arrende a quel sole che invade
l'azzurro
e le menti fin'ora in bambagia:
E' primavera.
Cinguettano gli uccelli il richiamo
tra gemme sbocciate
accomodando il nido sul
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Nella casa del dolore;
come bozzolo la larva racchiudeva,
te amore,
nell'attesa che le ali
ti fossero donate,
fu tormento quel tuo corpo,
anelavi di volare...
Campi e prati, libera
tra fiori e luce solare,
senza pene ne torture
la tua vita
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Nell'immensità del buio tuffo la mia mente,
là dove tutto è nero
riposa il mio pensiero.
Abbraccio un buio astrale
e lascio mente senza peso a navigare,
dolcemente, senza cinque sensi.
Solo emozione che fa del corpo
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Antica dama d'amore
non nascose al sole l'opulenza
e ancor colorì pallore
nel guardar l'ardore e rifletté
rosea di pudore.
Quel giorno sconvolse mente
che aspirava a quell'altezza
e ascese fino a loro amore:
astrale sfolgorio il
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Un giorno camminando sotto al sole,
pomeriggio estivo, a passeggiare
per sgranchire gambe e
cervello ossidato dal lavoro.
Tra palazzi in rifacimento
e gente allegra oppur mesta...
ero sola come solo sa stare una disillusa
dalla vita e
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Risento il sapor del sale,
lacrime versate, tradimento
che tremò in cuore, e
tramortì l'amore, e
scorticò la mente, l'anima agghiacciò.
Ricordo, e non ci fu domani
in quel presente d'infernale
attimo eterno.
Eppur,
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Beati i ciechi che non hanno
visto quali orrori la mente
incide nei propri occhi d'odio.
Beati i sordi che sentito
non hanno gli urli
dei torturati nelle carni,
nell'anima.
Beati coloro che per superficialità
per egoismo
han chiuso
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Tra le lire ho ritrovato nel mio cofanetto
dei ricordi antichi, ma non troppo,
giuro con un po di malinconia
non una moneta preziosa...
un vile gettone telefonico.
Ricordate? Forse non i giovani
che hanno i cellulari.
Ma quelli della mia
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Una lacrima cade,
pesante cristallina
cerchiando
la piatta distesa d'acqua
che lambendo la sabbia
sembra dare mille carezze
alla carne
a consolazione di quella mesta creatura
che nella distesa desolata,
langue
tra ricordi di dolcezze,
freme
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Nell'aria danzava una piuma:
La colsi. Era lieve
come raggio di sole al mattino;
lo senti, ti sfiora suo tiepido oro
come morbido velo su pelle...
Candida come pensiero di bimbo
che aleggia su boccuccia, roseo velluto.
Su palmo di mano
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Raccontava il vecchio mulino al cielo, ai prati
ai monti circostanti
di quando giunse una fanciulla
con trecce color del grano
occhi cerulei come cielo d'estate,
dalla voce gioiosa, gorgheggiante.
S'accordava la giovane sposa
al gioviale mugnaio
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200 poesie trovate. In questa pagina dal n° 91 al n° 120.
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