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Maria Rosy
Le 200 poesie di Maria Rosy
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Stammi vicino amore mio
ti racconterò di giorni in cui
senza albe e né tramonti
vagavo io nel tempo senza sole.
Stammi vicino e ti racconto
di trascorsi anni vuoti,
tempi morti e poveri di vita
dove il mio cuore vagava
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Tutto tace e invoca l'alba
di svelar il fosco appeso.
Quel grigiore al mattutino
sembra appesta cielo a sera.
Non vi sono mormorìi
cinguettìi nel dormiveglia
che ti avvolgono gioiosi
allorché t'appresti a sveglia.
Cupo
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Un canto s'eleva dal cuor
senza eco d'un battito...
Il mio cuor, tenuto ho conto
dei consigli illogici suoi
pur accolti.
Odo musica
l'organo che il rito sacro
la morte mia accompagna...
inneggia il canto.
Io rinascerò!
Non riempite
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Il corpo
adamitico perlaceo
espone l'uomo
sulla rena
tuo
trono ardente.
Sole
fulgidi raggi
diffondi,
accarezzi radioso,
cromo d'ambra
doni
su chi si diletta
e crogiola
nell'amarti.
E tu
bramoso arrosti
lo sfaticato riposo
che
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Vorrei il pensier fermar.
Il battere e ribattere nella mente
quel nome sempre eterno
il cuore fa tremare.
Quando quell'inciso su corteccia
di muscolo sanguinolento
liscerà la ruga del rimpianto?
E tu pensiero
ormai l 'anni son
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Luna, luna
le poesie sono quadri
che poeti fan con le rime.
Le stelle fan cornice,
scintille in preziosa nera vernice.
I lor dipinti a colori
musa tu, ispiri...
o nero carboncino
descrivono l'umore
dell'anima in declino.
Io scruto e
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Quanto prodiga diventa la mente
se le dai nutrimento.
Come nuvole che svariano le forme,
essa carda i nodi delle idee...
fluiscono come dolce onde,
vanno, vengono t'informano.
Impressioni quei pensieri.
Assoggettali ad essere e
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Avvolta da nubi perenne
da anni consumo la mente,
sporcandomi neuroni e pelle
in queste spirali innalzate
abboccando nere fumate
E' febbre annebbia il pensiero
che cerca insistente piacere
che annulla un battito al cuore
ogni giorno offuscato
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Non vi sono strida di gabbiani
né fischi di delfini a incantare,
qual poeta, desolato panorama
sa rimare il canto dell'affogato mare?
Il mare di bitume oleoso
sulle spiagge incatramate
arriva silenzioso.
Non ti specchi luna
in quel
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L'uomo sa perché ci sono guerre!
Se non fossimo affamati di benessere
altri popoli potrebbero viver meglio.
Ci nascondiamo dietro a parole
di falsa indignazione e moralismo
sdolcinato.
Il non voler vedere fa di noi complici
meschini,
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Io adoro l'innocenza dell'amore,
non quello giovanile...
dispersione emozionale.
Ma ciò che ora
l'uomo mio
senza alcuna remora
fessa( perdonate) dà.
Meraviglia.
Incanto d'una certa età,
dono io donna
complice di
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Sola sulla spiaggia e
un gabbiano che l'insonnia cura
dondolandosi sull'onda a chiar di luna.
Mormora risacca lo sgranar di rena
alla frescura che emana sera
Un canto all'aria dolce corre sopra al mare
Anche gabbiano ascolta capo chino
voce che
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Guardando quei campi
all'infinito stesi, il muschio propaga
profumo all'aria.
A notte fonda contadino annacqua
terra benedetta dal sudore accorto
che arsur non rubi facendone misfatto.
Fiori incolti a chiazze rossi papaveri
lillà in
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Piange la fata cuor solitario
occhi d'onda color della giada.
Rossi capelli come una vesta,
lingue di fuoco sparpaglia il vento,
come tramonto tra rami e fuscelli.
Due foglie rosso- oro
come aleggianti in autunno
sono ali che dorso
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Non sognare ...figlio.
Un ombra senza effige
di tutti nessuno è viso.
Sogna mani che carezzano
labbra soavi
che oggi baci danno.
Sogna figlio...
cuori su guance lasciati
da rossetto disegnati.
Visi di madonne
non raffigurarti
con
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Nebbia
banco improvviso
fascia in bozzolo
il cammino.
Passo non s'ode
bambagia suono assorbe
ovattando.
L'uomo nel periglio
non rallenta il passo...
ferale abbaglio
E ciechi... tra- passano.
Nebbia
empatico sentor se vi nasci
e in essa
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Maria Rosy.
Pipistrello
Signore della notte
ammanta buio,
corrusca un volo d' ombra
la trapunta scura.
Cacci per sfamarti
insetti nefasti,
dotato di sensore
ancestrale...
a natura vanto.
Plani senza inciampi.
D'ebano tuo manto
implume
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Candela,
consunta la tua cera
a lacrime di pena.
Consunta
come mal che rode
carne che scarna
e solo ossa visionando
dolorosamente s'adocchia.
Lumicino fatuo
addivenir di ...vita
sfatta.
Cancro
odioso tarlo carnale
dentro scava.
E langue
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Cascata,
cristallina vetrata d'acqua
cala velosa
orrido frastagliato
dei suoi scogli.
Giù nel 'abisso
rumorando
si tuffa
spumeggiando
spargendo gocce di cristallo
diamantando rocce
e prato.
Immane forza emana
limpida acqua
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Povera mente,
ha ragione
ragioni da vendere...
rinnova pulso
la porta spalanca
motivo non manca.
Pensiero vuoto
è caglio fumoso,
agguanta la mente
dilatando le ombre.
Caligine appesa
magnete che attira
aspira pensiero
spirante nel
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Donna.
acqua che fluisce
dalle mani,
trattenere
stringere
mai si potrà.
Le sue profondità,
inespugnabile
cela femminea .
Donna!
Scheggia brillante
sole sfavillante
o notturna
,oscura voragine
cui
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Terra campana
prodiga di bellezza
e stenta di ricchezza.
Ma la gioia di vita
ogni angolo tu coltivi
accresci.
Ricordo di bimba...
zoccoletti ai piedi
e tra campagna e mare
innocente memoria
risiedi,
Napoli bella...
terra in cui sono
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Scempio e baratto
merce svalutata
a lubrico vogliame.
Donne sulla strada.
Rose colorate
bianche gialle nere...
abbarbicate a muri
di fatiscente case,
nessun riguardo ad esse
né gentil cenno
per anima e sesso,
sol falsi
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Aquila
passati splendori
come sole agli dei
affiancata fosti.
Invidia
chi dal basso
ieri ti guardava
Oggi anco...
che libera tu vai
aleggiando
spaziando.
Alti picchi esplori,
fissi gli occhi
trafiggendo cielo vai.
Di piume e
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La danza è orazione,
più c'è fede in essa
più corpo innalza
alla sua grazia.
E' un fluir di pose,
vanno, vengono
arretrar di passi,
salto.
E 'volo senza ali.
E' leggerezza
fluttuar in aria smossa
E'
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Ombra
informe appare
e dal buio circonfusa
va rubando stelle,
il notturno eguaglia.
Occhi suoi
ciechi, brillano.
Profumo di giacinto
e ciclamino, effonde
stordiscono l'olfatto,
i sensi a rimembrare.
Labbra sue esangui
disegnano
sorrisi
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Soliloquio mattutino
tra fronde roride
di stille notturne,
umor che terra
espirando esala.
Sapore d' erbe
e di rugiada.
Fa eco
il canto ancor timido
d'uccelli,
sole accenna
dietro le montagne.
Destati mattina
ma non
troppo
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Hai vinto d'uragano
fruste e lampi,
ad ascia umana scampato.
D'anni pregno
hai tronco storto
radici contorte,
nocche nodose...
tutt'uno tra terra e roccia.
Aggrappato
a spuntone saldo.
Ancor
capace a dar conforto...
uccelli tra
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Ancor dietro orizzonte
i raggi nascosti del sole,
nel turchino sbirciano
infondendo dorato calor.
Si fondono i colori.
Come lillà tra verde prato
spicca in alto aurora.
Le stelle
s'addormono nel firmamento...
lucciole in
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Lontano nei ricordi
meandri contorti
di rimpianto
il parlar d'amore...
eppur luce è bella
abbaglia .
E rinvango,
incidere mio lieve
non affanna.
La beltà d'amore
è indelebile
e niuno gran dolore
mai cancella.
E
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200 poesie trovate. In questa pagina dal n° 151 al n° 180.
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