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Mario Contini
Le 383 poesie di Mario Contini
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Il mio respiro si specchia
nel lago del silenzio,
il vento tace, non c’è musica tra le foglie
affannata la voce dentro,
senza più fiato,
occhi spenti fissano scenari sbiaditi,
stinta la luna,
avvolta dal grigio della mia
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| Di violini ed emozioni
si cinge
l’ego coerente
quand’è innamorato
seduto,
intento ad incidere iniziali
su un angolo di pietra
nel vespro
foderato d’alloro
sangue caldo e passione
veste invece
l’ego irrazionale
quand'è
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| Solo silenzi in questa notte,
rifulge una lacrima muta
che scivola
in uno specchio offuscato
da sembianze non mie
Chi sei?
chiedo a me stesso...
fredda e affilata
la risposta mi sorge dentro,
rossa e inesorabile
come un sole dietro
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| Aleggio tra delirio e realtà,
vedo una luna a grappoli
e una gatta al mio fianco
m’osserva e non,
le si addice la noncuranza
ho mille sogni diversi
vaneggio tra colori dispersi,
vedo il mio ego,
lui scrive seduto, di me
mentr’io
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| Dietro ai muri sordi
le urla grondano sangue,
tende tirate
dentro occhi senza luce
stridio d’unghie
sui vetri
dell’anima agonizzante,
quei pugni forti, duri,
celati da sempre
nelle false carezze
dietro ai muri sordi
l’indifferenza
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Io sono colui che aspettavi
ed è per me che verserai
altre lacrime,
forse rimpiangerai
i tuoi lunghi inverni nel cuore
e quelle estati scialbe senza sapore
oh sì, ti porterò altra tristezza
ti porterò sconforto
e
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S’aprirono le narici,
nell'aria c’era profumo di luna,
di sole,
della tua esistenza
la tua dolcezza
sfondò le porte dell'anima
che ora illumina
la mia gioia di vivere
e adesso,
viverti accanto è un po’
come osservare
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| Oh lucente e gelida goccia
l’enorme stalattite di diamante
ti ha lasciato andare
e così cadi sulla roccia sottostante
che impercettibilmente s’erode
e tu,
brillante e tormentoso anno
l’inesorabile e frenetico tempo
ti ha lasciato
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| Quando il nostro
amore era ancora acerbo
per te godere
era uno sconosciuto verbo
ricordo quei sorrisini timidi
e imbarazzati
e tutti i miei bollori
inevitabilmente spezzati
o quando pretesi un rapporto orale,
era troppo per te
davvero
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| Trabocca
il vaso di finte emozioni,
come in un sogno
non hanno odore, sono insapori
pezzi di specchio
rotti dentro che riflettono di me
soltanto il disincanto
nel vento
si perdono pensieri scoloriti
mentre gocce di cordoglio
inondano
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Dalla tua nuca fino
alle caviglie
questa la via lattea
che percorrono i miei baci
baci che come stelle cadenti
brillano
poi vanno a
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Ti amo
nonostante il dolore
ti amo
perché amo ascoltare
il suono dell'amore
ti amo
perché ti basta sollevare
le palpebre
per nutrire il mio cuore
ti amo
perché hai reso invisibile
il fantasma ch’un tempo
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| Mi sdraio stanco,
la mia lingua
si muove piano,
a distillare parole
per chi vuole ascoltare
ma ahimè,
tutti conoscono
il rumore del mare,
mentre pochi
ascoltano
il sussurrare delle onde
l’andirivieni infinito
di effimere
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| Che bello sarebbe,
guardarsi e all'unisono dirsi: "ti voglio"...
all'istante, ai primissimi segnali,
quelli degli occhi,
quelli del cuore, quelli dell'anima
senza aspettare oltre,
senza quelle stupide paure,
senza quegli
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A volte
mi scopro indifferente a tutto
persino davanti a un bel tramonto,
a una luna piena
o a un cielo tempestato di stelle
e t'osservo,
però tu non mi guardi
riesco a ignorare il bel canto d’un usignolo,
il rumore del nostro
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| E salii sul punto più alto
per gridare
tutti i miei perché
degli effimeri istanti
di gioie e amori,
di sconfinati dolori
poi,
lo raccontai anche al vento...
nessuna risposta,
soltanto un sibilo:
riflesso d'empatia
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Invia un messaggio privato a Mario Contini.
| Vieni alla mia bocca,
lasciati assaporare piano
cercherò di resistere
alla tentazione di leccarti tutta,
di berti adesso
mi limiterò ad assaggiarti,
un po’ per volta,
per far durare il piacere
che infinita goduria,
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Mi capita
di sorridere senza un motivo
in realtà
è l’anima che sorride
prende in prestito
le mie labbra per mostrarlo
poiché laddove si posa
il mio sguardo
ogni cosa mi fa pensare a te
persino questa
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Ti sorprendo
immersa nel tuo libro
mi guardi
ti guardo
sai cosa voglio, sai che ti voglio
conosci questo sguardo
di passioni e piaceri concessi
hai appena letto
chiudi quel libro
e già sprizzi malizia
ti scopro già
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E’ impossibile descrivere la passione
se non l’hai assaporata
l’esplosione dei sensi,
il cuore che pulsa,
la pancia che trema
come si fa a raccontare dell’amore
se non hai mai amato
sorridono gli occhi,
sorride l’anima,
è un meraviglioso
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| Lame di silenzio
fendono
le mie urla d'abbandono,
prendo l'anima a braccetto
e passeggio sul lungo viale
del mio tramonto
osservo le solitudini,
sono tutt'intorno,
leggono libri su panchine stanche
e s'alzano
i loro occhi al mio
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| Ti piace la notte,
ti è sempre stata amica
dolce alleata
di tante e dure lotte,
nera e silenziosa, lei sa della tua vita
ti ha visto bimba
triste e sola,
ti ha visto piangere nel tuo letto,
ti ha sentito urlare ma in silenzio
e col
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| Ho immaginato
uno strano mondo,
un mondo tutto capovolto
dove le lacrime
vengono giù
senza solcare il viso
un mondo dove i pensieri
gli strazi e i dolori
si staccano
e cadono come foglie morte
ho immaginato noi due,
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Ai piedi dell’ira giace la mia spada,
divenuta inutile seppur dritta e affilata
come un orizzonte sul mare
ahimè, oramai basta sputar parole
per trafiggere un cuore,
parole enunciate da chi,
è certo d’esser Re nel regno del
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| Io credo
nell’assoluto niente,
esso può divenire un tutto
a secondo degli eventi
è il mio animo
a discernere ciò che vedo,
ma nulla ancora finora
ha stimolato il mio credo
oh sì,
ho pregato a volte
ma per grazia
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| Bestia!
quale altro nome,
quasi un complimento,
ché nessuna bestia mai farebbe
ciò che tu fai!
Da quanto la picchi?
Da quanto la umili?
Ti senti così forte
quando lei soffre?
Godi così tanto
quando piange e ti
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| Cosa sarà del mio sentimento,
del mio desiderio,
di questo amore sbocciato e mai fiorito
ti ho regalato il mio silenzio
ed ogni mio respiro,
danzavi nel mio sguardo d’artista
che amava dipingerti
con colori acquerello d’un tempo
cosa
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| Il ricordo riaffiora
all’improvviso
e poco importa
se pensavo
d’averlo rimosso,
torna prepotente
e ne sono intriso,
di colpo me lo sento
appiccicato addosso
è l’eterna lotta
tra presente e passato
io sono disarmato
e sono nel
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| Potessero questi martelli
cessare
per un solo istante,
intenti a picchiare e picchiare
in un fare incessante
chiodo scaccia chiodo,
ma ahimè, non un chiodo fisso,
stigmate nell’anima dolente,
al mio cuore
solo battere è
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Il presente non
esiste
non c’è mai stato
non può
essere adesso
sfuma nel tempo
d’ogni attimo che avanza
ed
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383 poesie trovate. In questa pagina dal n° 151 al n° 180.
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