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♦ Anna Di Principe | |
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Giugno 2025 |
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Maurizio Melandri
Le 422 poesie di Maurizio Melandri
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 | Ricordi
passano sul mio corpo
senza vestirlo
Sangue caldo
tracima dalle vene
irrorando le mie allucinazioni
Ho ancora
un mare di Sogni
che raspa nel petto
seppure li accarezzo
con le lacrime agli occhi
come figli
leggi

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 | E' filigrana d'oro
stelo sottile
che morbido s'innalza
dalla spina dorsale
facendo scorrere
ogni brivido
di cui il corpo é capace
Con quella
t'avrei cinto capelli
sottili fili dorati
in me segreti e ribelli
O forse
leggi

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 | Sempre in agguato
il delirio
ad un soffio
dai miei confini
dove convergono
Dolore e Amore
All'ombra
dei miei passi
oscuro viandante
discendo nei precipizi
dei miei umori
annego negli abissi
della mia Anima
Tra abbandoni di
leggi

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 | S'eran piegati
gli steccati dell'Anima
per la tempesta
mani e pelle
pomi e gole
s'eran cercati
bruciando incensi e sonno
Poi
nel fremente flettersi
dei corpi
lo scrigno ha aperto
il sentimento immacolato
Abbandonati
d'un
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 | Se tu sapessi
di quanti profumi é pregna
la tua assenza
Di quanti selvaggi fiori
é ebbro il mio dischiudersi
dentro ogni tuo respiro
assente
Con quali accesi palpiti
il desiderio mio s'espande
seguendo tua traccia
leggi

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 | Come Anguria
coltello e tassello
t'assaporo di gusto
dolce
croccante
zuccherina
Sei piena di semi
li mastico
t'ingoio
é voglia d'aprirti
di farti già a fette
mezzaluna rossa
fresca e invitante
in questa calura
fuori
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 | E poi venne il Silenzio
il silenzio dei marinai
profondo e irrequieto
Figlio soprannaturale
della tempesta
che tu desideri
Dentro al proseguimento
della marea
attendo senza fine
che il cielo si riempia
della tua ombra
che gli astri
leggi

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 | Pensiero
che non m'abbandoni
mi frusti d'ogni istante
acceleri il mio battito
Riesumanza
dell'Essere divino
in profondità giacente
deluso e abbandonato
dal quieto vivere avvelenato
Quante Lune
uniti attraversammo
leggi

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 | Ti sfioro le caviglie
da fili d'erba impreziosite
t'annuso tra quei fiori
tra pieghe della pelle
scorrendo con le dita
steli e petali di carne
Mi tuffo nel tuo incendio
per domarlo
ma lo riattizzo
Smanioso
anch'io vi annego
leggi

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M'apparisti nuda
ombra cristallina
dei miei affamati desideri
Eco perduta
d'ardente passione
mi balenasti innanzi
come spada fiammeggiante
E da lì
caddi assassinato
Bruciai notti insonni
di un Amore
selvaggio e
leggi

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 | L' Amour fou
dans mes yeux fiévreux
le long de mon destin retors
Mon besoin, mon désir
gout absolu de toute ma vie
S'avance
à pas de loup
vers la flamme de ta peau
Laisse moi répandre sur toi
avec la douceur de
leggi

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Saziami
fame di Te m'incalza
fa della tua pelle
prelibato banchetto
Vago sedotto
dai tuoi fianchi
affogato tra le delizie
dei tuoi seni
sommerso
dal mieloso flusso
del tuo piacere che tracima
Saziami
saziati
Le nostre bocche
si
leggi

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Affondo in questo vuoto
interiore e scuro
traversando grandi acque.
Questo abisso
così possente
così spontaneo
testimone ossessivo
dell'esplorazione mistica.
Quando tutto
é talmente pieno
che non esiste più
leggi

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 | Divina
fontana di Luce
miraggio di desideri proibiti
spinti oltre il pudore
M'assorbono i tuoi colori
m'inebriano i tuoi odori
m'incendiano le tue assenze
profumano di fanciulla vergine
nuda
capelli al vento
Sei coppa d'elisir
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 | Bella
nei sogni miei
non avei più volto
taceva la bocca
solo profumi e palpiti
Di te beltà
m'era nascosta
ma non sopita
giaceva così profonda
dentro me
che era voragine
d' Amore e sensi
Lenti rintocchi
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 | Prendi ciò che vuoi
fino a espatriarmi l'Anima
Il torbido Sole
fuoco acceso
che nel ventre m'arde
La malinconica Luna
luce tremula
che m'attraversa
la declinante schiena
Fa razzia su di me
percorrimi
e poi dissanguami
Ma
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Invia un messaggio privato a Maurizio Melandri.
 | Nero
m'avvolge in ore cupe
di tedio e malinconia
copre pensieri e occhi
che non spengo
si scollano dal viso
assenti tacciono
Blu
nel ghiaccio
gelido bagliore di Luna
grigio silenzio dentro la Notte
riflesso tuo
di stella
leggi

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|
Si rincorrono fantasmi
nella sottile trasparenza
del colore.
Attimi
solo attimi
in uno spazio di contrasti.
Poi la fuga
per dimenticare
nella dolcezza
l'assurdità delle nostre azioni.
Infine
il Vuoto
per immergere ancora
leggi

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 | Che fuoco é dunque questo
che brucia e non s'estingue?
Palpita il ventre
geme stravolto
bolle nelle vene il sangue
torbide salive
le più segrete
schiave d'un desiderio
che ossa e muscoli
consuma e poi rigenera.
E'
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 | Dolore
vieni t'accompagno
nei meandri bui
di quest'Anima
senza spartito.
In mezzo
alla spettrale Notte
un pianto inascoltato
mentre sbarre di piombo
s'avvitano
ragnatele crudeli
sul Cuore spento
come candela
in mezzo alla
leggi

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 | Riposa ora
nell'Anima che gronda
s'acquieta il corpo
errante fra luce e movimento
Taccio
assaporo sospiri
di vento forte
echi che mai potei udire
eppur sapevo
giacere in profondità
Tutto ti ho donato
la mia fede da
leggi

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 | Passione incontenibile
scivoli fuori
orbita ondulatoria
onda sul mio bacino
nel dimenare tuo
i fianchi inarrestabili
la schiena morbida
sussulta
s'inarca
tesa a seducente arco
Provo a tenerti
mi sfuggi
sei persa nel tuo oblio
natura
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 | Strana inquietudine
quest'insieme di palpiti
quest'attesa che sfibra
Voragine
verso cui protendo
che non m'aspetto
non conosco
Mordersi le labbra
un'altalena di emozioni
intensi ricordi
fugaci
dolorosi
Un altro suicidio
riuccido me
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 | Oblio dello spazio
dimenticanza del tempo
passano qui le ore
che gelide rintoccano
l'Assenza
Laggiù
oltre la pallida linea
dell'orizzonte
dove l'azzurra voragine
si mescola a nuvole grigie
non balena
la tanto attesa vela
Vago
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 | Nell'orbita scavata
dei miei occhi
hai trafugato ogni sentore
di sguardo e cielo
Fredda la mia carne
disseccata
deserto di roccia e sangue
lasciasti
Delle mie ossa
polvere é rimasta
per concimare l'ombroso
tuo giardino
leggi

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 | Nei brandelli dell'Anima
ho raccolto felci
profumano ma tutto é spento
Al chiodo dorme
il corpo mio
che m'hai succhiato
disidratato
Abbandonato
giace alla mercé
di sogni inappagati.
Che stato di coscienza
é
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 | Certo ti ho amata
in un'altra Vita
Sei risorta
con sembianze altre
nell'ingenuità
flessuosa e semplice
urlandomi, addolorata
Amami
E negli occhi
avevi aghi sottilissimi
che ti scolpivano lacrime
Ci amavamo
e questo era
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 | Cosa trovo al di fuori
di questa nuda pelle?
Un ammasso di macerie giallastre
ed un silenzio
pieno di cattivi presagi
rotto solo dal sibilar del vento.
Per anni
ho resistito all'assalto
di orde nemiche
ai pensieri nefasti
che mi
leggi

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 | Di te m'incalza
mi sfianca e m'ispira
imperlando di sangue
la fronte ch'agghiaccia.
Non di un'emozione fugace
non d'effimera conquista
ma di solido scoglio.
A forza così potente
m'inginocchio e soccombo
colpito
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 | Nel mio Mondo del Peccato
non c'é posto per il Perdono
scorrono densi rivoli
sangue bollente
inchiostro di viscere.
Stanotte
ho potato rami
al mio Albero implorante
legna ne ho fatto
riarsa
bruciata
cosparsa cenere
in nicchie
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422 poesie trovate. In questa pagina dal n° 241 al n° 270.
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