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Lena Orfeo
Le 295 poesie di Lena Orfeo
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Nel tuo involucro
danzavano malinconie
e la mia mano
tendeva un fiume
di sole acque ridenti.
Di soli sprazzi d'un canto libero
si nutriva il mio amore per te
e non s'allietava dei doni
dell'anima tua deragliata
come un treno pendolare
in
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T'ho ripreso in un angolo
ed eri bagnato dei tuoi peccati,
sviscerato da te stesso,
spogliato del tuo riflesso.
Naufragavi ubriaco,
eri un veliero senza mare,
una bottiglia lanciata nel vuoto,
una barchetta di carta
che non voleva
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L'amore è un soffio,
petalo di rosa rimosso,
frangia di rugiada nitida,
solco tra le linfe varie.
Quasi quasi
vien voglia di bere!
Fiore arido, irrorato
dalla lacrima di Bacco,
fragile e assetato
del suo prezioso succo,
mi somigli
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Ti ho raggiunto
al di là del vetro
e m'hai lasciata andare
in compagnia dei passi.
Avevo un treno
al posto del cuore
e fumo nero
tra i pensieri.
T'ho lasciato un sorriso,
un saluto,
tutto quel che avevo...
e ho portato con
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Noi,
prigionieri del mondo,
spettatori inermi,
facemmo a pugni
tristi e rattoppati
sbirciando oasi di sogni
incapaci come non mai
di trattenere.
Abbiam capito,
finalmente,
cos'è l'amore...
E, nel cercar riparo,
rintracciamo
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Che fine ha fatto il cielo?
Era tra queste mani,
bello come un lago rovesciato,
terso come un pensiero sicuro.
Ne ho toccato i lembi
e mi sembrava assurdo
respirarne l'ombra seduta,
frugare
tra gli incessanti aneliti di pace
per trarne il
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L'amore non ha riposo,
teme se stesso in ogni viaggio.
I suoi fiori, talvolta infruttuosi
spargono petali trascinati da un vento
che scuote.
E se il destino se la ride di gusto,
viaggiando in scarpe lise
e consumate dal tempo,
lui delude
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Figlio mio
se ti dicessi che non ho paura
mentirei a me stessa.
Sarebbe un poco
come raccontarti il mare
omettendone i flussi e le maree.
Ma sono solo
una povera barca senza remi,
una vela stanca e allineata,
protesa verso la linea retta
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Non lo saprai
fin quando un uragano
inatteso e furente
spazzerà via gli occhi,
le mani
e con loro le carezze.
Non lo saprai
se non al confine dei giorni,
quando la poesia
riaffiorerà vera
nei vuoti che verranno,
quando ti
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Non basterà la pioggia
a spegnere
l'incendio che ho dentro.
Non basterà la vita,
inquieta e ballerina,
a sussurrare ipotesi di volo.
Non ho un confine,
ma tracce indelebili di tempo
a raccontar la trama assurda,
misteriosa e
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Risuonano,
come vecchi tamburi
ossidati dal tempo,
gli errori perpetrati
negli anni e per anni.
Ostinata follia
che tutto crede di sapere
e non cede.
L'orgoglio
ha rami intrecciati
in un sapere effimero
e improbabile.
Ora e soltanto
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Intriso di boria
e di audace violenza
il dolore si accovaccerà
sui tendini del cuore,
senza pietà o elemosina
e il suo flauto
inneggerà al coraggio
che non sempre troverai.
Ti lascerai morire,
foglia scarlatta,
arsa in
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Capii che quello era amore
soltanto quando,
dai tagli del vento,
difesi il sottile strato epidermico
dei tuoi immani difetti,
dinnanzi a sguardi
inquisitori e maldestri,
che pur di farsi imponenti
tra montagne di granito e gesso
scrutavano i
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Allontanarmi dalle stanze
che non riconosco più,
distanziando respiri immobili,
svuota sacche
della mia giovinezza
che rincorre sogni sbiaditi,
margherite che lanciammo
sul prato della vita,
perché a raccoglierle
fossero i pugni
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Sono il prato
divaricato dinanzi al cielo,
sale tra le colline verdi.
Sono un vino lento
partorito dal vigneto
tra i sensi incanalato
in un giorno qualunque,
ove il vento,
riaffiorando tra i nervi liberi,
tende il suono
alla bocca del
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Quando ti senti solo
e nulla sembra appartenerti,
quando realizzi che il passato
ha lacerato l'anima e
non basta una matassa di filo
per rattopparla tutta quanta.
Quando piangere non serve a niente
e gli errori restano pur sempre
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Festa delle Donne 2010 Autori Vari
Poesie per la Festa delle Donne.
Il lato femminile della poesia
Pagine: 107 - Anno: 2010
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San Valentino 2010 Autori Vari
Poesie d'amore per San Valentino
Pagine: 110 - Anno: 2010
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Lena Orfeo.
Ho bisogno di te pioggia,
del tuo ticchettio suadente,
del silenzio che ricolmi
affinché il vuoto
non pervada tutto quanto.
Ho bisogno delle tue gocce
assidue ed alterne
per rendere le lacrime
meno salate,
per confonderle
con l'acqua
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Il dolore è un uragano
che trascina tutto
foglie, detriti, palazzi.
Se ti piove addosso
come una meteora
dal cielo
non riesci più a distinguerlo.
La strada si biforca
e quasi non vorresti entrarci
in quelle vie
che non sanno
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Ti sento nelle mani
primavera d'incanto!
Proprio tu
che con i tuoi odori lenti
e sinuosi
t'incanali nell'anima mia
generando un canto d'idee
e teneri frutti
per ora nascosti.
Assomiglio molto al tuo vento
così spartano, un po'
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M'accostai al silenzio
sulla punta dei piedi
e non persi neanche
un grammo d'ombra
di questa vita sublime.
Capii che era il solo modo
che avevo d'urlare,
l'unico che rendesse
autentica ogni pretesa.
Nel silenzio assorbii
ogni
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Quei giorni,
che disegnai limpidi
oltre un cielo d'inverno
esente da grumi di nubi,
lasciano il posto
a un paesaggio d'autunno
ove foglie strappate dal vento
si perdono.
Camminare
è la sola meta che m'appartiene
in un tempo povero
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Sono l'orma,
quella impressa ovunque,
quella di ogni giorno.
Sono le gambe
aperte o chiuse su un sogno.
Sono le parole
quelle dette e non dette,
quelle temute.
Sono il dolore
coperto da un sottile
strato di pelle.
Sono la presa di
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L'amore vero
è un fiume che parte da lontano,
non saprei dire dove andrà sfociare,
nè come, né quando.
Solo i giorni potranno raccontarlo...
Io lo viaggio dentro
nei suoi percorsi assurdi,
negli occhi di
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Guardami Amor mio
e non temere
guarda pure la pioggia
impigliata tra le ciglia
ma non averne timore!
Comprenderai questi occhi
soltanto se riuscirai a penetrarli
se il treno che hai dentro
non farà deviare
il viaggio d'una
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C'è un momento
in cui tutto s' arresta,
una bobina
srotolata all'infinito
incapace di replicare.
C'è un mondo che vien giù
oltre le braccia
e terra gialla inodore
da respirare.
Il cielo non vien fuori!
Ho gambe
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Ed io
che, nella vita di tutti i giorni,
ci metto il cuore
che, ancora una volta, mi sveglio
progettando il destino,
camminando sulle stesse orme
per non perdermi lungo la via,
proprio io,
che ho steso le parole
per farle asciugare al
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Cos'è l'anima...
e come fa a vagare l'ignoto
per poi convogliare
fluidamente nella tua?
Forse non siamo poi così soli
se riusciamo a fonderci
un tutt'uno con le carezze,
se riusciamo
a penetrarci nella matassa
che avvolge
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Alle lacrime che non son mai scese
quelle che sgorgano nonostante
quelle mal sopportate
quelle derise
umiliate
alle lacrime che nascondo
quelle intrise d'inquietudine
quelle che non saranno mai accolte
quelle che ogni istante restituisco in
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Temevo i tuoi occhi,
non avrei potuto salvarli.
Mi trainasti con te,
ma non bramasti mai
nè truccasti le parole
per colorare l'infinito.
La tua luna storta
offuscava l'intero cielo,
una valanga di fango
pioveva sul mio capo.
Ero
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Sarà l'estensione del silenzio
ad imprimere l'urlo.
Troppe voci in disaccordo
non fanno un coro.
Gli uomini s'accalcano
avidi come mosconi
nella stessa carne.
E' una tempesta d'ali
quella matassa di brusìo,
quel rumore
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295 poesie trovate. In questa pagina dal n° 151 al n° 180.
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