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Andrea Corba
Le 219 poesie di Andrea Corba
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Scende la notte
in queste strade deserte,
manca sempre di più la voce,
la gola è sempre più secca
quando cerco di
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Inseguo
sciami
elettrici
tra i cavi
ad alta tensione
ho perso il controllo
treno deragliato,
oceano insanguinato,
mente in collasso
ho perso il controllo,
cuore divorato
suono elettronico
cervello danneggiato,
abbracci in bilico
ho perso il
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“Ho attraversato i deserti
a piedi scalzi
sulla sabbia rovente
ammirando le stelle
di una notte orientale.
Ho visto guerre,
abbracci clandestini,
amori legati da una forza invisibile,
metropoli deserte,
oceani sconvolti,
i tuoi occhi
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Polvere
distorta
dalla fantasia
assopita
del deserto.
Pace
sconvolta
dall’assenza
di idoli.
Abbracciare
il nulla,
la nebbia
silenziosa
si posa.
Sorge l’alba
e i suoi fantasmi,
la foresta s’incendia,
il tuo risveglio
è
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Sangue,
oscuro nemico del sole,
serpente
annoiato
sulla pietra rovente
del deserto.
Demone
trova riposo,
addolorato il poeta
nella notte infuocata.
Risveglio:
in una caverna del Messico.
Alba placata,
assente voglia
di bere dalle
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Parigi oggi brucia
tra le lacrime indistinte
dell'umanità,
trafitta dalla lancia dell'odio
trapassando il petto e continua ad urlare: "Libertà".
Ricordo soltanto il silenzio,
come nebbia che avvolge
il beffardo
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Blu
La notte
E i fanali delle auto
In corsa
Per una città
Che si evolve dal fumo
Di una sigaretta
Tenere
Braccia che si intrecciano
E formano legami
Nella solitudine
Vuota
Dello spazio
Universo incompleto
Amore tossico
Un
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Analizzo un sistema
biochimico
per cui la nascita
è tragedia
adattata a commedia
per la condanna
dei poveri cuori comuni.
Dea della sterilità partoriscimi
e sboccia come un fiore
l'ignobile solitudine
che, come seta,
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Ricordami di inneggiare alla rivoluzione
Amore
Anarchia
Dolore
Fogli bianchi per protesta.
Ingoio dosi
razionate di malinconia
Ti voglio così;
senza lenzuola,
senza leggi,
senza Dio,
niente regole,
solo baci feroci.
Accordi
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Ombre
dissolte dal fumo
della nicotina,
attraverso
sere
deserte,
aspettando
la pioggia
per risalire,
attraverso
lacrime
o inferni
e
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Ora guardo gli alberi,
come fai a sorridere
in questa città
che assomiglia ad un deserto.
Ora che guardo i tuoi occhi
come fai a piangere
in questo mare
che assomiglia all’oceano.
Libero non sono più
dai tuoi sguardi, e
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Guido la psichedelia attraverso cieli
che hanno dipinto dei tramonti
Guido attraverso la psichedelia attraverso occhi
che si sono appena stupiti
Guido attraverso mani che hanno avuto
il coraggio di toccarti
E ora sei in estasi.
Ascolto la
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Tenue
come una sigaretta
che bacia le labbra;
Il fumo proietta tramonti
autunnali
E i tuoi capelli sfiorano
le banchine delle stazioni
tra il sole che
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Davanti ad un fuoco azzurro
come i tuoi occhi,
sogno
il vapore acqueo di una sigaretta
che si dissolve,
nell'ombra delle tue labbra
e finisce
nell'oceano
con la rabbia,
con la malinconia,
con la sabbia che rimane ancora
tra le
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Io voglio solo notti folli
e deliri
tra i tuoi capelli,
trovo i miei ricordi
e sulle ferrovie
brillano i fulmini,
sugli avambracci
scorrono le tempeste
per arrivarti alle mani
e stringerle forte
per proteggerti.
Io voglio solo
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Spezzami la malinconia,
amore mio.
Respira ancora sul mio cuore,
come un tempo faceva la libertà,
ora che siamo incatenati
uno negli occhi dell'altro,
adesso che ho paura,
adesso che non so cosa fare,
adesso che non so come mi
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Andrea Corba.
Adesso che ti sento
così distante
come tutti i chilometri,
adesso che ti penso
tra i cieli di Chernobyl
che sono di diversi colori chimici,
che le nostre labbra sono
piene di radiazioni d'amore,
adesso che le canzoni fanno un
male
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Mi sono svegliato
con i tuoi capelli
sulle mie labbra
dopo che ci siamo lasciati andare
con parole dalla fragilità incredibile.
Ti sei addormentata così,
nei tuoi occhi potevo scorgere
degli oceani,
delle miti acque,
dei
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C’è un treno
fermo alla stazione
che parte
lasciandosi dietro
delle scie bellissime.
C’è una canzone
alla radio
che sento e che
non smetto di ascoltare.
E poi ci sei tu:
che non parti mai
e che canti sempre.
E che hai
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L’anima del vino
canta le gesta
del poeta
assassinato per amore,
per un teatro di rivoluzione
e di guerre speciali,
di viaggi interminabili.
E l’anima canta
a Casarsa
delle melodie
che combattono nel cuore
di un fiore sepolto lontano
da
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Quanto freddo c’è
stasera nei parcheggi deserti
e nei viali del centro
di Bologna.
Quanti cuori che si sono persi
altrove,
o passeggiando assieme
a qualcuno fermo
alla stazione centrale.
Che aspettava di partire.
Assieme a qualche
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"Ultimo bicchiere come per sfidare la morte
in una danza all'ultimo rintocco.
Baciare la gioia in volo,
abbracciare la libertà bevendo
un sorso di whiskey.
Parlare d'amore con una ragazza
dai capelli di fuoco e dagli occhi
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Dal carcere
Naufragi liberi
di fumi di sigarette
consumate nelle notti di noia.
Di notte
Naufragi liberi
di stelle
per decorarti i capelli e le labbra.
Sulla luna,
gli astronauti
e le nostre parole d'amore
hanno fatto dei salti
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Se il mare fosse una poesia
non avrebbe spiagge,
ma attimi di follia,
se il mare non fosse una poesia
sarebbe
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Tra poco comincerà
a piovere-
Proverò a scordarmi
per un momento
come mi chiamo.
Ricordo solo una voce
nell'aria
che scava la notte.
Che mi tiene compagnia
tutte le notti.
Ha la tua melodia
E t'immagino meglio
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Trovassi mai
la gioia di un sorriso
nella nebbia
di un cielo scuro,
trovassi mai la gioia
di un sorriso
tra le mie labbra.
Trovassi mai
la gioia e quel che i poeti cantano,
ubriachi ad una luna silenziosa
mentre nel loro cuore scorre
vino,
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Ascolto una Luna piangere,
non saprò mai se avrà i tuoi stessi occhi
o la tua bocca,
tra le stelle, lei ora, naufraga sola.
Ascolto una poesia che tace
ai bordi di una strada solitaria,
non saprò mai dirti
le sue parole
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Crollano i muri
delle nostre stanze
disperate,
tra i nostri milioni di film
ancora da guardare.
Crollano i fulmini,
scorrono chilometri sotto
ai nostri piedi,
le nostre scarpe consumate,
i tuoi capelli colorati.
Si disfano nei cieli
le
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Di romantico
mi sono rimasti solamente
i tuoi occhi
in una bellissima estate.
Di romantico
mi sono rimasti
i testi
e le parole
che ci siamo scritti.
Le parole di qualche poeta
e di qualche stella
ci hanno abbracciati
quando eravamo molto
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Ti ricordi?
Delle parole che ci hanno lasciato
le stazioni centrali.
I biglietti obbliterati come tatuaggi
sui nostri polsi.
Sventolate, in alto,
le bandiere della rivoluzione,
i nostri abbracci planetari.
I nostri acquari con i pesci
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219 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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