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Andrea D’Alfonso
Le 687 poesie di Andrea D’Alfonso
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| Se potessi
scegliere.
Se potessi,
farei l'unico passo
necessario
che mi ridia
una libertà,
libera da ogni laccio
di pensiero
che ci comprime
in un clichè...
Ma come
è facile lasciar
cadere questo
tempo mai
leggi
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| Tra le pieghe del
giorno mi
nascondo.
Anonimo
a me stesso,
non concedo il dubbio
necessario
ad uno stabile
vivente.
Rischio quel che
non potrò mai avere,
ma poi cos'è mai
l'essere.
Degli animali
parlanti
leggi
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| Emblematico
arresto d'essenza
sperduta.
Le parole cercano
voce e le trame
di una vita
vogliono
ancora una
poesia
che le sappia
raccontare.
Avverrà allora
quel che mai
farò.
Mai libero
di essere
leggi
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| Ti ho cercata da sempre
nei pensieri che si fanno di notte.
Quanto mi manchi
e quanto manca il sapore
che lasci dopo
un’ultimo bacio
prima che il giorno
ci veda ombre distanti
a rincorrere luce.
E’ pesante
questo mio incessante
pensare e
leggi
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| Forse
è l'ombra e
il suo sorriso,
celato di malinconia
quel che scorgo
tra le foglie nascenti
e quelle già pronte
a cadere
di queste
strane parole.
Intrecciate
come nodi di legno
al foglio sempre
terso cielo
a
leggi
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| Il tempo
dei ricordi sai,
non guarda mai
dritto negli occhi
i sfuggenti
anni, come le rughe
di una mano
che cerca ancora
il tepore del
giovane sole
a riscaldare.
Si può sorridere
e lasciarsi alle
spalle
gli sguardi
spenti
leggi
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|
| Onde di mare
sullle mie
dita,
scivolose
rive di
terra
sapida
che la lingua
assolve.
Voglio
assetarmi
di quest'incessanti
flutti:
nessun riposo
se non nell'estasi
di un gorgogliante
amplesso.
Fino al midollo,
sin
leggi
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| Saprà
darmi il sonno
che non ho voluto.
Il sogno
che non ho saputo.
Inverno
leggi
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|
| Amerò
quel che non
è amato.
L'amerò
per non sapere
come.
Amerò
perché voglio
credere
che per amare
ci vuole la
passione del mare
e le sue onde
son le vene
che io
non so d'avere.
Amerò
leggi
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| Riconoscersi
Per dare un nome
al vento
che ci
guarda
negli occhi.
Stupirsi
Per i silenzi
che non sono
le parole non dette
d'un gioco
di sensuale
emozione.
Non chiedermi
perché ritrovo
quella forza
che mi spinge
a
leggi
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|
| Credevo
d'essere uno stelo
d'albero
ricoperto
di foglie.
Credevo
d'essere
migliore
del tempo
che passa
e nulla cambia
se non i pensieri:
mutevoli sguardi
d'insieme,
ch'aggiungono onde
al mare dei
ricordi.
Credevo
di
leggi
|
|
|
|
| Sono in viaggio.
Sulla strada
del mio peccato
devo sporcarmi
le mani,
in questa
infima
umanità
che allo
specchio
del tempo
ritrovo.
Non è il
battito d'ali di un angelo
ad indicarmi la via,
ma l'errore
di non
leggi
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|
| Sono onde di mare
che assecondano
la terra,
come battito
di un cuore
di cristallo:
pulsa
con le vene
del vento.
Di vetro
si nutre il riflesso,
e la trasparenza
delle ali
è come
strada
che si dilunga
ai passi.
Quando un
leggi
|
|
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|
| Ieri
erravo
come ondivaghe
foglie al vento
in nessuna direzione.
Ho camminato
lento nel giardino
dei vetri infranti
e la cera che
amava la candela
ha voluto
colare
sangue.
Non posso
fermare
la vena aperta
al mare
di lacrime
leggi
|
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|
| Come respiro
che esala la terra,
il legno
cresce
e non muore
che all'albeggiar
del tempo.
I rami
descrivono
come matite
riarse dal vento,
i colori sfumati
di un amante
cielo.
Parole
che non hanno radici
nè forme
leggi
|
|
|
|
| Del naufragio
mi arreco
l'estro,
come nave
alla deriva
di scogli
senza
un confine.
Oltre
la misura colma
dell'anima,
c'è il dolore
dell'inverno
che mi picchia nelle
vene della testa,
a cercare il
senso che
il gelo
leggi
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Se tu mi dimentichi Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2011, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: 208 - € 11 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686214
|
Tu che mi ascolti Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2010, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: 240 - € 12 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686108
|
Festa delle Donne 2010 Autori Vari
Poesie per la Festa delle Donne.
Il lato femminile della poesia
Pagine: 107 - Anno: 2010
|
San Valentino 2010 Autori Vari
Poesie d'amore per San Valentino
Pagine: 110 - Anno: 2010
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Invia un messaggio privato a Andrea D’Alfonso.
| Giù
Ancor più giù
di me
affondo
le radici
nella terra
nera
dell'amore
che mai ha amato.
Nelle viscere
di uno sguardo
perduto,
mi lascio
cadere
in oblii
di calmo
pudore.
I tuoni e i lampi
d'una
leggi
|
|
|
|
| Affreddo
e riaccendo
la brace che cova
sotto la cenere
delle vene
che esangui
cercano
te.
Mi hai
E non vuoi
avere di più
che non possa essere
un vagito
che si nutre
dei pori
della pelle
in espansione.
Levante
leggi
|
|
|
|
| Relativo
è il tempo che rimane.
Passaggi di ombre
e luci al
crepuscolo
di ore
pronte
a festeggiare
la speranza
di un inizio.
Non oso
avere il pensiero
che fanno le foglie
prima di cadere,
ma vorrei esservi
scintilla nel
leggi
|
|
|
|
| Le ombre che
sono già state
riaffiorano
in noi
come
il freddo
inverno.
Gli ultimi
giorni
di un anno
sono il respiro
di desideri lontani
che non vorrei
ancora lasciare.
E la luce
lentamente
risale:
ma dove siamo
e cosa
leggi
|
|
|
|
| E' questo tempo
che ci disegna le vene
del cuore
e ci dà quella
forza
di ricordare
ch'eravamo
noi tutti
dei bimbi,
che aspettavano
sempre
che tornasse
Natale.
Il presepe,
l'Albero e l'attesa
di una neve
che il cielo
non
leggi
|
|
|
|
| Il pianeta
è in viaggio.
Porta con sé
ospiti
che
forse
non sanno di
viaggiare.
Terra che
non ha più il
suo colore naturale:
l'ombra umana
fa del nero il
suo respiro
migliore.
Quando capiremo
il crescere
leggi
|
|
|
|
Cangianti le
dune,
di vetro
si fanno dei
bracci.
Il vento a
portarle lontano
con i petali secchi
ch'aspettano
rivoli d'acqua
a ridare,
vita e respiro ai
gambi mai morti,
come desti a Maria
da Gerico nel sacro
cammino.
Nulla
leggi
|
|
|
|
| Il pettirosso
danza lento
al suo cercare:
dona colore
al bianco arrivo
di nuova
neve.
Inverno cresce
e ramo spoglio
in veste d'acqua:
del ghiaccio letto
è il suo
dormire.
Dalla finetra
rigata al vento,
respiro forte
il
leggi
|
|
|
|
| Ti verso un bicchiere
lasciami entrare,
la porta
socchiusa
l'ho solo
immaginata.
Il sapore
della notte
ci farà da lenzuolo
e il letto
è già
un'alcova
desiderata.
Facciamoci un
ballo che sia anche un
tango, di
leggi
|
|
|
|
| Imprigionate
stelle
su orme cadenti
di opere nere,
come le orme
ch'appongo
al mio
attuale
tramontare.
Non so cosa
si cela dietro
il liquido viso
di una lacrima:
se scende
è perché ha un suo
naturale senso
leggi
|
|
|
|
| Risale il
fremito -tuo-
d'avermi
tre le gambe.
Vibranti come
corde
di violino
al vento,
dischiudi
la porta
dei sussurri.
E lacrime
di dolce calma
s'inerpicano
all'albero dei lamenti:
anche le foglie,
con il mio
leggi
|
|
|
|
| Il concetto
che si ha
della realtà,
non è misura
perfetta
del nostro
vivere corrente.
Altro ci vuole
per definerne
un larvato contorno:
uno sguardo d'insieme
oltre gli orizzonti che
gli occhi possanno
afferrare.
E non
leggi
|
|
|
|
| Amar la terra
come amar
il mare.
Amara terra
e non sentir
sapore:
che le radici
mi crescan
ora,
e fare albero
d'ombra al pensier
vetusto
che cerca
un sol vagito
e non ho nome,
e forse non s'ode
che un flebile respiro.
La
leggi
|
|
|
|
| Sto sporcando
le mani con il
fango della mia
umanità.
Cos'è mai questo
vivere,
tra il sorgere d'una stella
e il passaggio lento
radente d'una morente
cometa
e la foglia
ch'ormai già
riposa.
Vivere
leggi
|
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687 poesie trovate. In questa pagina dal n° 91 al n° 120.
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