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Andrea D’Alfonso
Le 687 poesie di Andrea D’Alfonso
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Una strana
immagine
Scendeva dal cielo
Una riga di vento
Scompigliava
Il quadro sereno
Al centro
Della stanza dei desideri.
Non so dire
Cosa apparve nel
Frangente
Eterno d'un momento:
Un sogno
All'uscio passante
Del dormire,
o uno
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Spesso
vado a letto
con la Conoscenza.
Mi brama la mente
e la carne del pensiero,
si svela del suo
celante mistero
in un orgasmo di parole,
in un amplesso
di lettere sull'orlo
delle labbra
del piacere:
m'assopisco
sopra il foglio
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A volte penso
d'essere:
una piuma
d'ali,
una curva increspata
di vento,
una foglia che cade
nell'immenso
al passaggio
dell'inverno,
un abbraccio
di calde lacrime
e di mani di conforto,
una ragione
che si affama
della brama di non
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| Cammino sulle nuvole
del mondo
in pioggia e vento
radente a terra
volo
come un'anima
senza corpo io...
-sono-
Le ali lascio librare
al ritmo d'ogni
palpito d'un
cuore.
E'
in uno sguardo rubato
un bacio dato
un sogno...
...nella
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Geme al vento
del trapasso
la foglia rossa della vita,
speme un altro
tiepido assolato
viaggio
sull'orlo già piovoso
d'insperato destino.
Cadendo muore
lasciando
a terra il sogno
lontano verde Maggio:
ero appena ieri
sull'ali
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Le fronde
di giovani alberi
piegate dal vento
Violento
che spira dalle voraci bocche
di uomini poveri
d'umanità:
Oro non si compra
Tesoro non si nasconde
quando non s'ha.
Il Cielo
piange lacrime
d'un uomo...
?
Che forse
non
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Una lacrima
scende dal cielo,
una pioggia di dolore
riga dell'anima il vetro
quando una giovane vita
viene violata:
un sorriso non dato,
una mano non tesa,
un'infanzia straziata
dal disumano agire
di un essere che
per convenzione si
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Scrosci del tempo
sulle rive del vento
avanzo inerme
con mani di fango.
Fermo tutto quello
che mi passa davanti,
non posso aspettare
un nuovo cielo
che mi color di sereno
questo fiume di gente.
Trasmuta la pioggia
in sangue,
ogni passo
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Quale Terra
è ancora nostra,
quale patria
quale onore,
in un paese
che non è mai una nazione.
Morti in battaglie
di niente,
a portar il principio
sacro e sociale
d'una fragile
democrazia.
Morti in famiglia,
sul lavoro,
per
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Mi riempio
le mani di niente,
le chiudo serrate
al desio d'ogni giorno
perché solo
non vivo,
solo da me non respiro.
Sono tutto quello
che gli occhi
e le mani
sanno di te:
un ombra leggera,
un soffio argentato di vento
i
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Passano i giorni
della vita,
tra i colori forti
d'una sera al tramontar,
passano sopra le mani
più ruvide dei nostri anni
e cosa c'è che non si possa
fermare,
tra un ombra del cuore
e uno spiraglio
d'assoluta
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Si
E' proprio il riflesso
che cade dalla lacrima
degl'occhi
a darmi il colore
d'ogni tramonto
Scende piano
piano scioglie
ombre d'intime
immensità
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All'ombra
d'un tramonto
ti trovai quella sera,
tra l'arancione e il rosso
d'un amore
la vita mi sembrò
vera.
La notte
fu soltanto amplesso
di stelle senza fine:
il giorno ci unì
indissolubilmente
come il mare
alla sua
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Che dolore latente
in questo giorno
inumano di tetra
follia,
il demonio uomo
calpesta le ali d'un angelo
e cosa rimane
in questa terra senza
Dio,
cosa rimane da fare,
da dire, pensare:
Riflettiamo...
Riflettiamo...
Mentre un soffio di
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Se sogno
mi svesto d'ogni disumano
senso.
Nel cielo mi specchio
d'un limpido cerchio
la vita mi cingo.
Non vogliate svegliar questo
povero ramo d'uomo
che rimane a guardar
tra le dita
frantumate briciole
di crud'umana
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Conflagrate misteri
d'ogni impossibile sogno,
innalzate le quote d'esili
effimere speranze
di veder eterni in vita
questi nostri illuminati occhi
mai blandi e insinceri
di fronte all'impetuoso
avvenire degl'anni:
un limpido sogno
rimane
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Se tu mi dimentichi Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2011, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: 208 - € 11 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686214
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Tu che mi ascolti Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2010, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: 240 - € 12 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686108
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Festa delle Donne 2010 Autori Vari
Poesie per la Festa delle Donne.
Il lato femminile della poesia
Pagine: 107 - Anno: 2010
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San Valentino 2010 Autori Vari
Poesie d'amore per San Valentino
Pagine: 110 - Anno: 2010
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Invia un messaggio privato a Andrea D’Alfonso.
Contemplo
scaglie d'infinito
nella polvere di questi giorni,
cade dal cielo
come pioggia d'illusione
cade dal cielo
e non mi sembra vero:
mi ci voglio lavar le ossa,
togliere tutto ciò che zavorra
l'anima,
per uscirne luce di
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Il vento dal mare
sta cambiando colore,
il sole mi parla già
d'un altra stagione
che chiede d'entrare.
Se potessi dirgli qualcosa,
se potessi essere foglia
che da loro si lascia
cullare,
entrerei nella porta
sempre aperta
del mio
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L'incedere elegante
sul palcoscenico del tempo,
delle stagioni perenni
di nostra vita,
avvitate le viti al vento
si rivestono di rugiada
e sole
si innalzano al cielo terso
tra nuvole di rose
e petali di primavera.
Quanto ancora
il cerchio
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Un fiore ancora
aperto,
petali di sole
a colorare il mondo,
sempre in scena la tua vita,
sul palco non è scesa
mai la sera:
la vostra sera
era piena delle nostre risa
ed ora che il tempo si è fermato,
sei sempre il
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Luce
a colorare ombre,
segni sulla pelle del tempo
che leviga i giorni
passati al vento del mondo.
Trafiggo gli esili spazi
contornando i fili d'erba dell'anima
di facili emozioni,
li adorno di fiori che mai coglierò,
in una terra
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Filari di tempo
s'intrecciano larghi
tra le maglie del vento,
si scostano adagio i capelli
a passar fra le dita,
che il giorno si fermi
non sorga il tramonto
di codesta giornata,
mi spingo più in là
della notte:
domani è
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Sommessa mano
lenta scende
dritto ramo
c'accoglie un fiore,
bagnarsi al fiume
del desiderio
egli si volge.
Affoghiamo ogni nostro ardore
nel caldo umido
della notturna attesa
unione.
Un solo corpo
da mischiare,
vogliosa argilla il
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Sono sulla pelle
come piuma al vento,
mi carezzo fra rami di braccia
le mani aperte
a sfogliare petali di libidine
colma sino all'orlo
dei tuoi dispersi respiri.
Mi cingo i fianchi
di plastici movimenti
e ti sento arrivare
alla vetta del mio
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Si perde nei vaghi
respiri d'un notturno sogno
il pensiero vacuo del mare
al tramonto delle idee,
aspettando l'inverno
per desiderare una nuova estate:
foglie di tempo ingiallito
appesi alla vita,
il ramo resta.
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Semplice se ne va il vento,
accarezza lieve
le foglie della vita:
vorrei essere ramo
per sostenerne il
sacro giogo.
Avvolge dolcemente l'acqua
le spalle gravide della terra,
la ricopre d'infinito
incolore:
vorrei esser goccia sorella
che
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Sono un drogato
assuefatto di parole
che mi faccio,
su un foglio le sniffo
e poi al vento le lascio:
mi portano al mondo a viaggiare,
mi lasciano scendere lento
sul fiume denso d'un viso
tra lacrime d'emozione.
Voglio morirne ogni volta
sul
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Di fronte al bianco
d'un foglio
m'inebrio d'immenso,
mi calo nel buco profondo
degli ancestrali desideri
e un piano di cielo
diventa un disegno
di volo:
linee di rotta infinite
improvvisano
disgelanti vette
di assolute verità.
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Il Tempo
taglia i ponti di passaggio
a nuovi giorni.
La Luce
promette altre sponde,
incamminate
d'umane presenze.
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Divorati i sensi
dell'incedere umano,
non ci sono passi certi
alla congiunzione dei corpi,
se non si lasciano condivisi
spazi che celano
l'unione infinita
dei fitti misteri
dell'amore umano.
Un uomo...
Una donna...
Quanto ancora dobbiamo
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687 poesie trovate. In questa pagina dal n° 511 al n° 540.
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