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Marinella Ottonello
Le 62 poesie di Marinella Ottonello
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Nel traffico dei miei pensieri,
annebbiato dalla tossicità del respiro,
precipito in un pozzo
di sentimenti bruciati
e aspetto il fondo
nel tentativo di risalire,
le mie unghie graffiano
le pareti di questa vita
nella speranza di frenarne
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Luci di lampare
in un mare d'inverno
flutti, scogli,
vento gelido, stelle,
voci, richiami
anime "a mollo"
nel freddo del cuore.
Quello che è intorno
non ha colore,
tutto si perde
nel nero profondo,
forse ci sei,
sai dove io
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Saran piume di un cuscino
quelle sparse per la via
che svolazzano leggere
sopra il vento mattutino?
Forse son
piume di tordo
che si sposta
nella macchia
o di candido gabbiano
che rifugge
la risacca,
forse son
piume di falco
che non cerca
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Mute di cani latranti,
annebbiati dall'odore del sangue,
accecati dal dolore
degli squarci
sulle proprie carni.
Grida di paura, dolore,
furia, coraggio
si mischiano
a urla d'incitamento
meschino e vigliacco.
Saliva schiumosa
si fonde a membra
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Perdono per esser uomo,
perdono per l'arroganza,
perdono per la crudeltà,
perdono per l'ignoranza,
perdono per la mattanza.
Chiedo perdono
a chi ci ascolta,
a chi non parla
e grida invano,
chiedo perdono a tutto il sangue
di specie
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Spazio frapposto,
iperventilazione obbligata,
sodalizio di anime,
mortificazione unanime
voglio, fortissimamente
voglio,
non basta.
Ansimare di piacere
è torpore al desiderio
se il peccato
di una lucciola
la rinchiude
in una
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Non morirò questa volta,
il passaggio già vissuto
mi ha svelato questa mappa,
non passerò ora quella porta
solo perché è già segnato,
non lo farò
perché è destino.
Questa nuova
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Male ... bene
troppo ... poco
quale indecisione,
da chi e come
il giudicare
quantità ... intensità,
farmi prendere
ora ... dopo ... mai.
Ancora una volta
chiedere ... dare
e ricominciare,
desiderio simulato
piacere reale
di
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Dare un calcio alla vita,
liberarsi del peso
di quest'ansia
smarrita,
sgretolare il castello
di ricordi ammuffiti,
riportare il bisogno
a gonfiare le vene,
rattoppare i silenzi
con frasi scontate
e tornare a gridare,
a sputare la
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È giusto
far soffrire
l'animo
di un poeta,
gli si da
materia
su cui scrivere;
grazie perciò
al fato,
a chi mi ha insegnato,
ai tuoi pantaloni,
alla patta coi bottoni,
allo schiaffo
dato al cuore,
al tuo bacio
con
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È una valanga di parole
che scendono dalla mia mente,
fin giù dentro al cuore.
Vorrei gridarle, ma non ho voce,
vorrei sputare tutta la rabbia,
per ciò che ho perso,
per il passato,
per ogni volta che ho esitato.
Ma sono qui a
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Festa delle Donne 2010 Autori Vari
Poesie per la Festa delle Donne.
Il lato femminile della poesia
Pagine: 107 - Anno: 2010
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Marinella Ottonello.
La coda del serpente
si avvinghia alla mia gola
residuo ineluttabile di una vita sola,
stramazzo sul selciato
con grido di passione,
la morsa si allenta
ritorna il fiato in gola.
Le forze ormai perdute
ridanno il loro umore
e spronano la mano
a
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Prigioniera di un sogno
nato all'alba del mondo,
nello spazio intercorso
tra la vita ed il sonno,
mente aperta al risveglio
ed in bocca il veleno,
progetto invertebrato
di un percorso inatteso
e poi il
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Ho partorito
un eufemismo,
tutto si risolve
in un bollito magro,
traccio percorsi
catastrofici,
ma non mi accendo
in preliminari
d'enfasi.
Porto il mio stomaco
oltre la paura,
carico d'anime
anche questa sera
che qui barcolla
e mi tiene in
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Corre
questo attimo crudele
non ha fiato
nella scelta
esasperata,
decisione che riprende
come un filo
il tuo respiro,
corre
il mio cuore
che ci crede
e che grida
forte in petto,
non c'è tempo
per capire
non c'è spazio
per
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Sono anime maledette
quelle nascoste
in versi sincopati
che raschiano
il barattolo del cuore
e annullano
i colori dei ricordi.
Sono note massacrate
quelle che il vento
non riesce a liberare
che scalciano
nel ventre
della musica
e
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Intro
Ipertensione massima,
canale in vibrazione,
occhio su metamorfosi
di tecniche ingiallite.
Tu vedi la rinascita
di questa forma oscura,
io vedo il capitombolo
di una vita intera.
Urla, strappi, squarci
imperdonabili
non sanno
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Triangoli, quadrati, pannelli, bottoni,
significato nuovo
di progressivo andare
verso un futuro freddo
richiamo di un divenire.
Le gabbie che ci limitano
sono le nostre idee,
imposte e fabbricate
in un collegio ellittico
di banalità
di
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Ti sento
in ogni parola,
in ogni movimento,
in ogni alito
sul viso
sul collo
sul cuore,
sento i tuoi versi
carezzarmi dentro,
sollevarmi il velo,
rimboccarmi il sangue
e le lucciole d'amianto
spariscono nel nulla.
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Questa voce
mi delude,
non mi piace
quel che sento.
Graffio il braccio
che mi appoggia,
bacio il velo
della Badessa,
il saluto
è di chi spera
non si addice
ad una farsa,
lascia stare
ogni preghiera,
prendi il ritmo
e dagli
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62 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 20.
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