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♦ Rita Angelini | |
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Enrico Baiocchi
Le 345 poesie di Enrico Baiocchi
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| Tante piccole e frastagliate tessere
ho incollato sul puzzle del mio cuore.
Le ho raccolte nelle notti buie,
trasportate da lucciole smarrite
fiori splendenti sopra un prato nero
alcune le ho trovate sulla spiaggia,
conchiglie che cantavano
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E’ notte fonda, senza motivo appalesato
occhi fissi e umidi esplorano il soffitto
ogni tanto qualche riverbero di luce
accompagnato dal rumore esagerato
di una auto, inquieta, con la radio accesa.
Chiudo gli occhi e inizio un mio viaggio
barcollando
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La vita corre dietro le stagioni,
scendono, copiose, lacrime dal cielo
assetata e ingorda la terra le divora,
deboli fili d’erba, arsi dal sole,
schiudono le labbra fiduciosi
con essi placa la sua sete la natura.
Triste il giorno accorcia le sue
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Esce dal mio corpo l’anima mia
per giudicarmi si siede sopra un muro
come un bambino credo nelle favole
come un vecchio ho già visto il mio futuro.
Tarda ad arrivare il vento impetuoso
per spingermi al di là di quella porta
mi lascia il tempo per
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| Era un caldo giorno di maggio
Aliti di vento
annunciano la sera
il coraggio spinge
cuori già provati
che inseguono
ciechi una chimera
per cancellare
giorni tristi e sfortunati.
Volti sconosciuti
coi capelli brizzolati
ombre di sogni
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| Questa notte d’estate è silenziosa.
E’ arrivata, senza inviti, inaspettata,
un cielo di nuvole, triste e senza stelle
anche la luna paurosa si nasconde
perle di sudore adornano la pelle
scivolando si uniscono alle lacrime
che rigano e sezionano il
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Eppure avevo tutto programmato
nelle valigie c’era tutto l’occorrente
amore, pazienza, stima, sogni e affinità
anche la sua era piena e ben fornita
una doccia fresca ed i vestiti pronti
per strada niente traffico impazzito
il biglietto prepagato,
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| Nera la tua paura di provare amore
ancora una volta ha chiuso quella porta
nera la melma infida della gelosia
ha soffocato il battito del cuore
nera l’angoscia nelle tue parole
ha coagulato il sangue nelle vene
nera l’ombra nel buio pesto
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| Si allunga e addensa l’ombra
del mio folle desiderio di te
dietro l’azzurro cono di luce
emanato dai tuoi occhi
che tristemente mi salutano
sempre più umidi e lontani.
Aspetto timoroso il giorno
perché anche l’ultimo sogno
nell’aria svanirà come
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Studio e sacrifici durati tanti anni
il futuro è cupo il lavoro non si trova
dopo dubbi promesse e tanti affanni
hai deciso di venderti in un’alcova
un bel ragazzo ha successo con le donne
ti offri e per le tue gran prestazioni
son disposte ad
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Li guardo mentre avanzano
due strane limousine
le lunghe orecchie sembrano
spazzare le zampine
mi osservano dal basso
per nulla intimoriti
è molto corto un passo
ma abbaiano agguerriti
negli occhi vispi e fieri
leggi la lor natura
non serve
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Scrivere poesie sembra un’avventura
un reality, una gara, una corrida
c’è chi si porta i critici da casa
chi scrive strafalcioni da paura
chi si guadagna fama urla e grida
da illustri sconosciuti dell’arena
chi per diletto sfiata le sue
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| Ho superato l’impossibile
raggiungendo il limite
che salta la passione
per diventare amore
ora è assai difficile,
ché parole arrugginite
han distrutto
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| Nell’afa della sera
vagheggia la mia mente
si allungano le nuvole
come soffice autostrada
e sull’asfalto bianco
tenendoci per mano
sul tuo tappeto alato
volavamo nell’immenso
giocavamo con le aquile
nei brividi di freddo
ti stringevo tra le
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Quel giorno suoneranno le fanfare
ognuno avrà qualcosa da ridire
tra false lacrime asciugate dai pensieri
non ci sarà bisogno di mentire
commenti e giudizi saranno più sinceri
pure il governo avrà soddisfazione
non mi dovrà pagar più la pensione
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| Cicatrici arate ripiene di veleno
gli artigli come semi nelle vene
mi ha rapito il senso della vita
da quei semi è maturato
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Enrico Baiocchi.
Indirizzo personale di Enrico Baiocchi: enricobaiocchi.scrivere.info
La tua bocca aveva il suo sapore
mentre ti baciava non piangevi
la tua pelle aveva il suo profumo
non portavi in mano una candela
i tuoi occhi parlavano d’amore
non stavi recitando una preghiera
il tuo cuore urlava un solo credo
donargli la tua
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| Mi giunge la tua voce
nel sonno mi tormento
mi acceca la tua luce
negli occhi chiusi al buio
e spazza via la cenere
che copre il mio pensiero
leggera la tua mano
accarezza i miei capelli
mi scivola sul viso
asciuga una mia lacrima
mi regali quel
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E’ sera
rimango affascinato
la musica latina
il ritmo serrato
caldo e travolgente
ti penetra nel sangue
stordisce la mia mente
trascina lento i corpi
in convulsi movimenti
restano gli sguardi
incollati a chi è di fronte
si legano le mani,
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Volo in alto e grido tra i gabbiani
cerco rifugio tra le dense nubi
manca l’aria al mio flebile respiro
tra le catene mi sento queste mani
il vento strappa a ciocche i miei capelli
sono ghiaccioli esangui le mie labbra
i pensieri cementati al
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Stavo in mezzo ai ragazzini
ero il più alto degli anziani
con i miei tanti soldatini
vincevo sempre sugli indiani
passavo ore nella strada
combattevo con la rabbia
col fucile e con la spada
e non finivo nella gabbia
difendevo quelli
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Risento tra le nuvole
della risata gli echi,
profonda, contagiosa
che sale dal tuo cuore,
dell’italiano autentico
sei stato la matrice,
della mia gioventù
l’allegra compagnia
e la ricordo ancora
quella maschera perfetta
quegli occhi
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| In cielo volano le stelle
dei fuochi d’artificio
coriandoli splendenti
di gente che fa festa
nell’ombra della stanza
ascolto il tuo respiro
un intervallo freddo
tra l’ultimo sospiro
ho creduto l’impossibile
speravo d’esser forte
e mi accorgo
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Affonda la mia mente
indietreggia sull’ostacolo
come sauro impaurito
rifiuta di volare in alto
proietta i suoi pensieri
su una parete bianca
in affanno si rincorrono
e smarriti si confondono
non grida alcuna voce
nessun squillo di tromba
non
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Sei nata al centro del mondo
un richiamo per gente gitana
dell’arte sei il nucleo profondo
sei la culla della fede cristiana
madre e patria di impavidi eroi
che per te hanno dato la vita
mentre altri infami avvoltoi
ti rendevano schiava
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Hai chiuso per sempre quegli occhi
che il sole non hanno mai visto
le unghie han graffiato la roccia
di grotte buie e assassine
sassolini gialli lucenti
striati dal nero del piombo
che il tuo respiro ha bruciato
intrisi di rosso del sangue
di
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| Come fiamma fondi
nel fuoco i miei pensieri
vorticosi accendi
dell’anima i sentieri
mi esplodi nella mente
e spalmi sulle labbra
lame di lava ardente
ghermisci la passione
la insinui dentro i sensi
corrompi l’emozione
per desideri
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Il buon Pinocchio è triste e piange
la sua libido da tempo spenta langue
il suo coso è tutto ruvido e convesso
con le donne non riesce a fare sesso
a Geppetto chiede cosa si può fare
il papà un bel consiglio gli sa dare
in cantina ci deve esser
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Mi chiami nella notte
nel grido disperato
sento la follia
di un amor finito.
Le lacrime viaggiano
tra i fili del telefono
si confondono nel sangue
che gonfia le mie vene
non vuoi sentir ragioni
inutili parole
che cerco di plasmare
per
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| Un sogno ci cullava
sospeso al gancio della luna
mosso dall’alito del vento
non hai voluto amarlo
ti sei svegliata nella notte
occhi spenti ed oscurati
da una assurda gelosia
bruciate le morbide carezze
affogate nell’odio le parole
bugie per
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345 poesie trovate. In questa pagina dal n° 271 al n° 300.
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