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Pino Penny
Le 538 poesie di Pino Penny
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| Potendo agire imbottirei di nitro i filistei
per (finendo io) stracciarli cancellandoli fra
potenti botti.
Non chiederei ai burocrati kafkiani il perché
di quanta ottusità accecata Sian pervasi, io so...
poveri dotti.
Chiedendomi con
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| L’ergastolo alla vita dei pavidi deboli omuncoli inutili
Rinchiusi in cellule strane coperte da pendule lune
Sui monti spianati in terribili attese le forze contese
Immagino un lunghissimo muro e addossati soldati
i mitra spianati le bombe represse
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Amavo le donne senza e con le gonne
mi piaceva ascoltarle e ancor di più…...
Poi sono diventato un “ero anch’io” e
da tal momento ho avuto un, ripensamento
Mi chiedevo se era ancora il caso
di continuare ad amare chi mi storce il naso
quando
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| tu che fra le tante eri la bellissima
per noi i molti che t’abbiamo avuta
eri il messale delle preghiere cupide
dell’officiante altare a nostre voglie
voracemente smaniosa come ninfa
pari a tua bellezza desiderante linfa
dal farti divenire la donna
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Piangono a libere lagrime
Violate palpebre ridenti
Sorrisi di pura estasi sformi
in maschere sgomente
mostruose visioni precludono
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| Durante le notti sono sempre uguale a me stesso
un unico bipede rinchiuso in pensieri d'ossesso
le mie fronde colorate d’inedia stonano col rosso
vorrei fossero verdi ma mi rispondono che proprio non posso
siamo trattenute ramaglie chinate a
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| Quel che io vorrei
più che dirtelo
con te io lo farei
e quel che desidererei
sentirmi dire è
ma si facciamo
questa cosa che
tanto a te ti preme
ma facciamolo piano
non facendoci sentire
che sia una cosa unifica
un punto e
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| Quando ti svegli al mattino e
manca quel piedino che ti tocca
che per tutta notte si è scaldato al tuo
il vuoto non lo senti nel tuo letto
lo provi invece, quì...nel petto.
-Quando la notte ho dormito solo
-e da solo mi
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Così si dice nei luoghi oltre oceano
non ci si riferisce loro come ai diversi
diversamente abile ma che vuol dire
che so fare le cose in un altro modo
ma che altro modo c’è per reclamare
una relativa felice prospettiva esistenziale
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Siamo aridi se dopo questa notte
il sole non bussa ancor le porte
sono monotono come le grevi note
di un violoncello d’altronde assonnante
suonato in un continuo assolo assordante
mi domando, fino a quando questa partitura
scritta crudelmente e
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Era incompreso nella sua indicibile essenza
una rossa vergogna lo sfiorava poetante
guardinga l’accarezzava sommessa
arandolo tacitamente.
Incredula la tremula voce si era
anch’essa chetata in sussurri
ma come dedicarsi all’ignobile irto
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| Sto rammentando di te che con le tue grandi corna ramificate
ci apparivi d’incanto come un piccolo ma vero, Cervo Volante
fu presto a scoprire per noi ragazzini che se col fil ti si legava
potevamo trattenerti nella tiepida aria d’estate
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Sa trascinarsi ballando
non si sa dove piange
in un angolo vivo
lo sa fare ridendo
con quest’ IO irruento
si va piano placando.
Ha lasciato in ricordo
un assolo di rulli
tanti sogni fanciulli
pennellati su tele
performance felici
vocii
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Ori preziosi, ricchi gioielli
nascoste e nude
le sue cose segrete.
-Dentro lo scrigno
rugginito
piegato,
c'è un cuore-
Rigattiere un po' furbo
ignorante
che neppure mi svende
-perline false, senza valore
dovrei cambiare
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Trecento dodici vergate con saziante fatica
frutti acerbi d’un vecchio albero imputridito
sotterranei budelli intricati in candori offuscati
sono gli amari sorrisi sui pallidi salici incurvati.
Testimoni specchianti che riflettono l’orrido
di un
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Baciami dai sulla bocca, subito sì
zittisci quel pianto che è dentro
soffoca ogni malevolo umore.
Quando premi sulle -mie
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Anime in versi Autori Vari
Antologia degli autori del sito Scrivere
Pagine: 132 - € 10,00 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686061
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In tema d'amore Autori Vari
Cinque temi, più di cento poesie in cui si esprime la passione amorosa in poesia: - Il primo amore - Le parole che non ti ho mai detto - Dammi la buona notte! - Uno sguardo per dirti “Ti amo” - Ti lascio un mio sospiro
Pagine: 156 - € 12.17 Anno: 2008 - ISBN: 978-88-95160-15-3
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Pino Penny.
Oggi è freddo il nevischio che cade veloce
non è la neve di ieri, a larghe falde scendeva
E’ gelo stamani che copre le orme che vanno
alla vita che corre ai lavori non ancora perduti.
Scalpitano i piccoli passi dei bimbi rientranti
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Abissi d’irrequietezza profondi strapiombi
caduta libera di massi d’amoralità conclamata
così è la mente di chi ha perduto la chiarezza
la precipitazione annaspante senza respiro
mentre bestemmi le più blasfeme
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Quando gocciolante e monotona
La pioggia scivola sul vetro
Della finestra chiusa al mondo di fuori
-del ieri passato-
Risolvo la cosa disegnando cuori,
appannati e divisi da rivoli d'acqua
Che la gattina cerca di prendere disperatamente.
-Ma
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La poesia ch’è seria ci canterà chi ero
seriamente piangerà sull’amor ch’è morto
non ridendo mai sul cuor che infranto
adesso si è spezzato e un po’ rincretinito
convivendo infelice sta sempre accanto.
Alto come
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Taccerai il canto
dalla valle del silenzio
Frustrerai le immaginazioni
bagnate dall’oro delle lacrime splendenti
Toccherai duramente il mio omero inchinato
riempiendolo di profondi solchi sanguinolenti
Chissà se una lingua desiderosa
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| L'Alienazione il luogo più adattami, delegatomi dai savi consenzienti
Il comune accordo relega lo stranito alle incomunicabilità fraintendenti
Lapidaria, sentenziante etichetta marchiante, sommariamente designante
ha trovato per me il
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| S’addensa bruma nebulosa e avvolge
alberi nudi spogli che vaganti appaiono
e come loro simile vago anch’io spettrale
nell’attesa trepida d'una apparizione.
Rara l’ impossibile preziosa sua presenza
ancora avvolgente vacua questa nebbia
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La vedo nera la cupola d’aria
che sovrasta pesantemente
questa faccia stupida, triste
Rabbuia eternamente la sera
che copre d’esistenza stregata
malevola atmosfera che insiste
Nel buio mi muovo a tentoni
schiaffeggiano vane quest’aria
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Una è rossa come sangue d'amore
divenuto acqua putrida
vi galleggia il dolore
La blù è il mio sogno
annegato nel lago
buio e senza vita
L'ultima è gialla come la pazzia
gelosa, ormai appassita
un perché
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| Tu ci mettesti intero l’universo
e le varie godurie d’approfitta- mento
da parte mia ci misi l’inadeguatezza.
Consumai presto quest’incanto
di cui ti vantavi presso il mondo
mentre già vi era l’insufficienza.
Appena saggiai le primizie
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| Grazie a Dio ho il dono della vista, così che, ascoltando la dolce e ritmata musica brasilea, seduto al balcone ammiro e guardo le lontane colline, che come seni dolci di donna sdraiata, si incapezzoliscono pefetti, alla vista.
Sento sulla pelle
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| Ferirò con scudisciate di staffile
le pretese supposte mal riposte
infierendo con circonlocuzioni
ammantate dalla supponenza
a coprire il corpo macilento
di una bocca altrimenti muta
Carezzerò scomposte spoglie
gelide Inanimate
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| Tu caro mio, non ti comporti come si conviene
ad una persona come te, così perbene che
dovrebbe pensare modestamente e
certe cose sarebbe meglio se...
le togliesse proprio dalla mente.
Tu caro mio sai, dovresti ben capire quali sono
quei
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| La voce che roca
ha gridato spiazzata
mai è stata ascoltata.
Forse parlava incomprensibilmente
farfugliando
sbraitando
con la rabbia dei delusi
la debolezza degli inetti
all'ombra dell'inàdeguatezza.
Nei tentativi di parlarti
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538 poesie trovate. In questa pagina dal n° 241 al n° 270.
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