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♦ Michelangelo La Rocca | |
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Calogero Pettineo
Le 649 poesie di Calogero Pettineo
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Brucia dentro
un fuoco infinito
vorace
spasmo in moto
vivente in ogni spazio
gradevole carezza
splendente da in testa
quando esce è festa
velandosi
nella tempesta
ad ogni suo svanire
gremisce il cuore
di tristezza
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Musica librati nel vento
con tenere armonie
tra le fragranze dei tempi
Nel sollievo perpetuo
Musica non bloccarti
stendi i suoni
sbriciola la quiete
dedicami i sogni
Musica intona l'elogio
risveglia la vita
sopprimi il letargo
spandimi
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| Sciolto
peluche rosso
sul ciglio
del precipizio
Falò
mai estinto
dall'intimo giro
Solitario
Angelo
bianco esiliato
da folgori folli
nemiche
Treno
al punto estremo
della corsa
privo di salgemma
Balza
privo
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Alla sveglia
paiono infuriati
ma poi assestati
creano fiera
la figura
Seta gradevole
nel carezzarli
mescolati
in modo
e tinte dissimili
rendono superiore
l'apparenza
Ma con l'andar
del tempo
che sfugge via
adagio
a poco a poco
ci
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Steso sul verde erbaio
rincorro i solchi
di una farfalla
dalla rotta impazzita
nel dolce deporsi
sul soffice letto
di spaghi d'erba
mirandone i toni
nei sollazzi di luce
in sorridenti fiori
udendone il sospiro
nella frescura di fronde
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Vano è dilatar i palmi
per cercarlo
drizzar bene l'udito
per sentirlo
aguzzar fine la vista
per vederlo
non siamo in grado
di toccarlo
né sentirlo né vederlo
ciò nonostante
c'è
l'Amore c'è
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Come la brezza
la notte se ne va
cedendo il posto
alla spietata realtà
fiumana di sogni
d'illusioni attorcigliati
dai giochi di potere
e noi pedine
dai domani insicuri
quieti porgiamo noi stessi
abbrancati nella rete
li lasciamo agire
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S'intrecciano le dita
tra amabili
cariche occhiate
in cerca di tepore
filando volitive
lisciano la cute
cogliendo caute
il turbare dei corpi
pronti ad emigrare
nel travaso d'eternità.
Due corpi, un corpo
si graziano ebbri
nell'oasi
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Ruggine fluisce
sulla ferita aperta
dal mortale peccato
di un odio privo di freno
Ruggine si muove
sull'amico legno
metafora incrociata
dell'acerba colpa
Ruggine cola
sugli aculei
intessuti a ghirlanda
sul capo del dio fatto
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Aspetterò il tuo ritorno
annaffiando corolle
con gocce di pianto
tu erede dell'eremo
padre del tempo
germana dei dì crollati
madre del calore sperduto.
Aspetterò il tuo ritorno
con il lieve vagito
del bocciolo avvizzito
nel
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Illusa da finte prospettive
infausto si svelo il vaglio
pagando l'abbaglio
fra l'altero ardimentoso
ed il placido sognatore.
In un baleno si spense
il mondo issato per te
pari ad un rocca di rena
ripulita dal vento
celatamente
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Dio! com'è vuota la stanza
forte è la sua mancanza
l'assenza del suo dito
che mi sfiorava
allorché mi destavo.
Di certo mi bramava
quando il caffè preparava
e recandomi al lavoro
mille baci scagliava.
Non ho la forza
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Odio questo rumore
chi non ha pudore
chi non ha cuore
Odio chi non sa gioire
chi non sa partire
chi non giunge a costruire
Odio l'incertezza e
la tristezza
chi non ha tenerezza
Odio chi non sa stare
in compagnia
e non sa
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Italia mia bella
quando ti duoli
Italia mia dov'è
finita la poesia
Italia madre
siamo tutti figli tuoi
Italia padre
che lavoro non ha
Italia fantasia
che crolli ogni giorno.
Dov'è l'osannato bel paese
non ci sono più
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| Il tempo annebbiato
come una porta arginata
da veli disfatti
fasciato da lamine vetuste
ottenebrato
cede
flashback
da dimenticare
rimirando ritratti
è nell'intimo
la città si balocca
con gli animi
umidi di rimpianti
mentre gli
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Flebilmente, si spegne
la volontà di sfogarmi
godendo un sapore fugace
provato quando
perso è il dormire
indi, imbratto
un lindo latteo foglio
con saperi
corretti dal genio
persuasi
da lampi di cruccio
con gradazioni segnate
da
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Se tu mi dimentichi Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2011, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: 208 - € 11 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686214
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Festa delle Donne 2010 Autori Vari
Poesie per la Festa delle Donne.
Il lato femminile della poesia
Pagine: 107 - Anno: 2010
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San Valentino 2010 Autori Vari
Poesie d'amore per San Valentino
Pagine: 110 - Anno: 2010
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Invia un messaggio privato a Calogero Pettineo.
Indirizzo personale di Calogero Pettineo: calogeropettineo.scrivere.info
| S'affaccia il giorno
teneramente
nei valloni
diffondendo luce
sulla terra lavorata
in cui si respira
l'aria verde degli ulivi
laddove t'accarezza dolce
una brezza d'altri tempi
colmando il presente
d'essenza di buona terra
in questo
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La musica
adorabile carezza
batte il ritmo della vita
saziandosi del tempo
sfoltendo gli anni
nella breve
incostante
vostra compagnia
posta dalla lontananza.
Sosti
nei vostri pensieri
la mia salda incapacità
di perdervi il ricordo
e
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| Vi sono solo delle lampadine
e il debole canticchiare della radio
a tenerci compagnia
l’aria ancora caldo
fa si che le fronte
si ricopre di sudore.
In dimessa stanza
due finestre
adornate di grate grigie
e teli verdi
mitigano lo scenario
e
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Si beava l'uomo
degli incanti del creato
ma esisté un tempo
di metamorfosi
in cui vite ambigue
oltre la soglia dei toni
mutarono pure i sassi
dei sorrisi degli angeli
formarono stille di cielo
del verso azzurro
pianoforti
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-Nero-
Intravedo tutto nero
ma è semplice fumo
che circonda la città
-Notte-
E' vasta l'oscurità
nella pace delle case
che riposano oramai
-Nebbia-
Usurpi la sera
quando rivivo lei
nel gioco di luci
degli occhi
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Non esita
la nostalgia intensa
ormai vecchia nel tempo
dell'affabile tuo sguardo
proteso sul mio infante
corpo innocente.
Erodesti attimi inseguendo
una piccola carezza
un piccino bisbiglio
che enunciasse il tuo nome.
Oggi è la tua
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| Dei colli fisso l'alba
dai scoscesi contorni
spazzare lieve il buio
infiocchettando il cielo
d'inesauribile azzurro.
Vibra stormendo l'aria
al planare degli uccelli
la nebbia fascia le case
sapore sottile d'inverno
diradandosi
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| Nell'attesa
adorno la testa
di pensieri sensuali
il fisico si eccita
si agita stillando
aspetto un segno
un tuo invito.
Disperso nell'infinito
mi cerchi ti cerco
t'incontro
soave ti concedi
nel buio so dove inseguirti
esco ed entro dal tuo
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Mi abbandono a te
senza più occhi
per frugare
senza più orecchie
per intendere
la bocca
cessa di parlare
mentre da battaglia
il mio cuore armigero
sfregiato dal buio
unica via
il puro desiderio
nella luce
del tuo d'amore
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| Ti introducesti piano
nella nostra stanza
per non destarmi
svestendoti con calma
senza far rumore
per non svegliarmi
t'infilasti leggera
sotto le lenzuola
senza scuotermi
ma io lì ero desto
ad attenderti
senza l'ardire
di
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Il pensiero volteggia
alto verso il sole
nessuno lo fermerà.
Lo zefiro svolazza
tra i capelli argento
nessuno lo fermerà
Sorvola il segreto
col cuore malato
nessuno lo fermerà
Lontano fuggi tempo
con le
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| L'apparenza si fa bella
per il romantico tuo porto
sensi imprigionati
dal balsamo intenso dei corpi.
Nei respiri si libera la libidine
nella silenziosità infinita
ed allo spegnersi della torcia
stipo la tua anima di gelido
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| Dimenticare
l'aroma dei fiori
non ricordare
né figure né colori
disperdere memoria
di chi sta vicino
non sentire lo spegnersi
come un lumino
vivendo le reminiscenze
del male presente
e guardando a tergo
osservare
il vuoto... il
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| Di fronte allo specchio
perduto in vaghi miraggi
agitato dall'essere vivo
vedo un albero flesso
liberare ordinatamente
il pensiero.
Offuscando la mente
affondo nel vuoto
scostandomi dalla realtà
spogliando l'anima oscura
nel susseguirsi
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649 poesie trovate. In questa pagina dal n° 571 al n° 600.
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