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♦ Michelangelo Cervellera | |
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Massimo Franceschini
Le 223 poesie di Massimo Franceschini
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Notte, un'altra notte
solo fermo il respiro
è il tempo dei pensieri
getto il secchio tiro su
e parte il doloroso viaggio
a ritroso a rilento
tra i fantasmi del tempo
cercar varchi futuri nel buio
si rivela un'impresa indecente
come il
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Inutile cercare
da quest'antica mente
del vivere l'essenza.
Sfreccianti come bolidi,
ci superano i giorni
miriadi di puntini in lontananza.
Baluginano istanti di saggezza
pudori di felicità nascoste
e la ragione ingoia il
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Voglio un Amore
senza rime o parole
,di un'urgenza bruciante
da bruciare anche il sole
respirar la sua bocca vogliosa
di me finalmente
mentre il tempo invidioso
s'adira e accelera il passo
e le nostre risate a dipingere il cielo
per far
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Solito posto o un altro
scendi e narrami buio,
di quel tempo.
E su domani candide bugie,
le crude verità
lasciale al giorno.
Raccontami di lei
dammela in sogno
reggici il moccolo onirico lenone.
Regalami le chiavi dei
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Tra la seta e la sete
nel crescendo di caldi respiri
un tutt'uno di pelle bagnata
da lingue indiscrete
che placan la sete.
Noi due siamo il mondo
lordato dal male
ti godo amor mio
che doni piacere
ma non può bastare
sto entrando a
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Quanta strada davanti, poca dietro
due occhi che camminano a ritroso
l'anima fragile è un incrinato vetro
stanca oramai di tutto quel riposo.
Io là nel mezzo domandomi l'istinto
di perché piena in mano la bisaccia,
come mi
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Previsioni sul tempo,
poco o troppo?
Dicotomiche emozioni
s'altalenano e ti segnano.
Escoriazioni al cuore
che pompa ansie e paure,
felicità istantanee disegnano sorrisi
poi lacrime al ricordo dei cari estinti visi.
Arrovellarsi l'anima
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Fradicio di stupore
uccido minuti assenti
e guardo del mare
l'immenso abbraccio
superfluo il pensare
rimiro e taccio.
Non passa qui il tempo,
è la mia bolla sospesa
e se passa sta zitto
come un diavolo in chiesa.
Già vagliato e
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Sensazioni d'inchiostro
e un quaderno già pieno
aspettando quel treno.
Quello giusto io lo riconosco
via dall'ovvio fatal raziocinio
destinato a varcare il destino.
Fino al cuore finché ancora batte
dentro al senso insensato
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E' di vita l'atavica fame
nel miraggio ritrovo l'io perso
un punto sospeso in geometrica luce
si staglia su nere pareti,
la pietra non mente lei sa
del tempo le pieghe segrete
si placan la fame e la sete
nei cerchi dorati il
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Morire ogni volta è penoso
mi sogno leggero e sbruffone
scandire la vita a sberleffi
e poi controvento volare
ignaro allo sforzo
tra cuore e ragione
per una via terza fuggire
dai luoghi comuni
dai saggi e dai numi,
sul sangue versato
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Schegge appuntite di algidi sogni
la notte tramuta in fatale
il misero sonno terreno
dei miseri senza fortuna.
Fortuna nei letti amorosi
d'abbracci ricolmi e
fuori fumanti nei visi arrossati
le bocche a imprecare
due pezzi di marmo le
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Coriandoli,
miliardi di coriandoli
perpetuamente sparpagliati
al vento.
Anonimi e sbiaditi alcuni
vividi e acuminati altri
appiccicati a pelle e anima
segnano il bene e il male
rammentano chi sei
se te lo scordi
e umidi di commozione
vanno e
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Punge un metallico spigolo
mentre frugo nostalgico
tra i ricordi in soffitta.
Studio lo strano ammenicolo
dal ciarpame lo sradico
e al cuore già sento una fitta.
Pare una semplice scatola
ma da dentro una musica
piano prova ad
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Vibra lo scalpello veemente
l'artista scontento rimira
la forma creata dal niente.
Ancora non vede non sente
d'avere raggiunto la meta
il picco del più fine esteta.
S'affanna, rimugina, pensa
la musa s'è forse assentata?
si
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Appoggio il bagaglio,
sgranchisco i pensieri.
Per il mio sguardo basso
si fa umile la luna
macchia gialla in una pozza,
un refolo di vento la scompiglia
è bella pure così la gialla dea.
Timida si fa strada
la prima luce del
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Massimo Franceschini.
Vorrei essere in un altro posto
assaggiare del vino dal mosto
far l'amore su un prato fiorito
con fanciulle da sogno proibito.
Sul campetto di polvere e terra
dove ogni partita è una guerra
che finisce in sberleffi e risate
ecco come
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Prova a pescare un sorriso
dal tristo cappello,
e appicicartelo al viso
vedrai che è più bello.
E ad ogni cazzotto che arriva
dal tempo che passa
abbassati, schiva, rischiva
e se capita incassa.
Non è un giorno buono
e
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E ora dormi mia adorata
di quel sonno che porta la pace
di quel sonno che lava via i mali.
E ora dormi e i sogni saranno reali
quei volti che sempre agognavi
le mani che più non stringevi.
Riposa dall'ansia del lungo soffrire
dai mille
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Brancola nel buio fitto
l'anima rapace e sola
come civetta indomita
caccia la luce e vola.
Rimbalza su pareti e spigoli
vaneggia di viavai ridicoli.
S'offende forse il mistico
se affermo che sto male?
Mi trovo anacronistico
maschera a
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Il fisico sopravvivere alla sera
non basta ad arginare la paura
ed imperversa lei, s'insinua lenta,
e in un crescendo rossiniano annienta.
Arriva a braccetto con l'angoscia
recando seco i fantasmi del passato,
poi tira fuori un sogno mai
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S'infrange su costoni di paura
l'onda del desiderio,
il tempo poco e svelto
passa e basta
non si volta, non saluta
e non contento arraffa
volti, sguardi, baci,
e i sogni accartocciati
li cestina negli anfratti
di una mente invasa
pronta a
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Veleno a chiazze rosa pronto all'uso
un albero sussurra cose turche,
s'approccia col carretto e con la benda
va a benedire i vivi ancor per poco.
Intanto l'acqua al fuoco si spaventa
vien giù da sotto il turbinio fantasma,
urlar senza
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Con l'anima bendata frugo il tempo
e scovo istanti di vera beatitudine.
Su al molo là, dove si perdon gli occhi
dentro al mare calmo o burrascoso.
Io al sicuro dagli affanni e baluardo te
padre adorato a dar risposta a tutto
e alla
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Male ormai letale, quarto stadio.
La vita è una pensò Federica,
dammi una mano mondo per favore
tanto vinco io contro il tumore.
E da quel giorno c'hai coinvolti tutti
una battuta, un gioco un complimento
tutto fa brodo e lui
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Tardi per divincolarsi...
Catturato!
Ti uccidono e resuscitan
quegli occhi
in un contempo mistico
crudele.
Inconsapevole lei
s'insinua e prende
i sensi il cuore l'anima
e la penna che ormai
solo di lei lascia parole.
Immaginarsi a un
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S'insinuano in occhi già stanchi
dal troppo indagare.
Un vento birbone li porta
e s'adagiano e formano mucchi,
d'atavico e triste livore.
Nemmeno un cristallo tenace
li terge del tutto.
Si naviga a vista.
Per scorger purezze
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Sogni diversi, versi di sogni
soffi di vita, vite in un soffio.
Stanco un sole sbiadito
apre il nuovo sipario
volano sparse al vento
pagine del calendario.
S'arrotola e t'insegue
il tappeto dei doveri
tra nascite ed esequie
appassiscon
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Rendimi la bellezza
che intrappolasti addietro
i visi sorridenti e le sembianze
che il tempo tuo padrone si rubò.
Immagini sbiadite eppure vive
lungi da questo viso mio smarrito
in un riflesso che non riconosco
in uno specchio vuoto di
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E tu chi sei?
Ignota m'è l'immagine
mendace il me riflesso.
Mi tuffo nello specchio
che custodì l'io vero
travalicar le forme
mutare del pensiero.
Ma la ricerca è vana
il tempo è un baro
sofisticato e
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223 poesie trovate. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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