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 Poesie pubblicate: 363’572Autori  attivi: 7’459 
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            | Massimo FranceschiniLe 223 poesie di Massimo Franceschini |  
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        | Quale poetica bugia costruirò 
per uno sguardo triste come un rondò 
Le solite risposte che si danno? 
Andrà tutto bene, è solo un inganno, 
sorrisi ed affanni dovrai soppesare, 
ti spezzerà il fiato la voglia
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        | Eccoli accorrere in massa, curiosi. Per terra vittime poco importanti,
 parenti e amici sgomenti o furiosi
 son prede facili, persino allettanti.
 Come avvoltoi sopra una carogna
 tosto si avventano pseudocronisti,
 crean scoop artistici alla
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        | Molto al di là delle prosaiche cime 
trai picchi delle odi in versi sciolti, 
c'è un reame nomato"delle Rime", 
dimenticato, o meglio inviso a molti.
 
Dei rimatori, ormai tristi e sparuti 
discriminati da manie
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        | Io non voglio aver cose da fare e pensieri da dover pensare.
 Tu mi dici la strada da fare
 ma di qui non mi voglio spostare.
 
 A che serve un Dio da pregare?
 Per che cosa dovrei ringraziare?
 Se non so neanche più sopportare
 le persone, le
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        | Solo se creo paradossi visivi volo ben oltre la fitta cortina.
 Brancola ora il mondo dei vivi
 obnubilato da gocce di brina.
 Tutto ovattato, non il disagio,
 un cane vaga, cerca un riparo,
 non è giornata per un randagio
 contro il destino
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        | Schivo, raramente si fa rimirare, 
ben protetto dagli amici arbusti, 
ma se da lui riesci a farti amare, 
assaggerai del bello tutti i gusti.
 
Profuma di purezza inebriante, 
color d'amore i suoi petali d'oro, 
aneli a non tenerlo mai
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        | Più volte ti colsi fior carnosoin voluttuosi erotici pensieri,
 sotto la veste tua io fui focoso,
 persi a desiderarti giorni interi.
 Ora di fronte a questo paradiso
 sarà sogno o sono forse desto?
 M'invita sorridendo il tuo bel
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        | Che strana figura, un'ombra sul muro.
 La stessa di ieri
 sul muro di oggi.
 Si perde il concetto
 di tempo, di vita,
 sospendo il giudizio
 e aspetto un segnale.
 Incombe la notte,
 respiran le case
 col loro passato
 assente e presente.
 Mi sento
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        | Manca l'albero addobbato a festa 
sbrilluccicante di palline argento. 
La stella di Natale perde foglie, 
ha solo sete d'attenzione e d'acqua. 
Non par la notte del divin bambino 
in una stanza spoglia d'artifizi, 
troppa famiglia là tra i veri
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        | Facci pagine vive di un libro senza fine.
 Ci legga chi sta male
 negli occhi la speranza.
 Sangue sarà l'inchiostro
 di un rosso che sconvolge.
 Si tramandi questo scritto,
 sia del mondo ispirazione.
 Prefazione di dolore
 poi capitoli di
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        | Un affannarsi vano e senza meta in palcoscenici col sipario aperto,
 come scrittoio per un analfabeta,
 per l'uom sarà cercar futuro certo.
 La scienza che rimescola le carte
 e ride in faccia al soprannaturale.
 La chiesa e qui non si parla
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        | Son tonnellate sulle spalle, 
solo vita. 
Sgomento inanello momenti, 
solo tempo. 
Rido assecondando un bimbo, 
pura inerzia. 
Chiedo troppo a una fotografia, 
crudo amore. 
Lacrime stanche bagnan la notte 
consapevoli e inutili lacrime. 
Chiudo la mente
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        | Ronza il silenzio, riassunto del giorno.
 S'accendono i sensi.
 Nei letti scaldati
 si fa sesso o amore.
 Il tempo rallenta
 ma aumenta il dolore
 dei cuori spaccati,
 dei corpi feriti.
 Il buio scompiglia
 realtà e desideri,
 sicuro e
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        | Vano sbrilluccichio, alberi, addobbi, 
le barbe bianche dei babbi natale, 
mestizia così grande mai conobbi, 
peccato non fu mai tanto mortale.
 
Ballano lussi in faccia alla miseria 
e dickensiani spettri dappertutto 
la strumentalizzazione
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        | Occhi poco avvezzi
 a rimirar bellezza
 indagano orizzonti opachi.
 Sospesi
 tra letame e cielo
 vanno spelluzzicando amore.
 E vivi
 senza conoscer vita
 consumano subitanei ardori.
 Effimero,
 ipotetico il domani.
 Che il mio pensar s'arresti!
 Lasci
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        | Devi darti un'occasione amico mio, 
non ne hai più di vite da campare, 
e fallo per te se non lo fai per Dio, 
troppo facile prendere e scappare. 
Devi darti per chi ti resta accanto 
con la sua mano tesa per rialzarti. 
Se ti va puoi farti pure
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  Invia un messaggio privato a Massimo Franceschini. 
 
 
 
 
 
  
  
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        | Parole gettate stasera si chiude,
 dal freddo mi piego
 son fermo al tremore.
 Conteggio sbagliato,
 rifare e non torna.
 Radice quadrata dei sogni,
 frazioni di amori accennati.
 Magari si fà alla rovescia.
 Ricalcolo un tempo sfumato
 scompongo
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        | Nell'aula del tempo che passa si studia ogni giorno il da fare.
 Pagando al destino una tassa
 le classi si andranno a formare.
 A lezione per ventiquattro ore
 partecipando ininterrottamente,
 ti coglierà impreparato l'amore
 che tu sia stupido
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        | Sale fumo di freddo su per grigiastre nubi.
 Via vai di umane sagome
 riempiono minuti.
 Intermittente e torbido
 oscilla il mio sapere,
 acceso dal su e giù
 di un ridondante seno.
 Ammetto pura invidia
 per chi lo toccherà,
 poi torno a
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        | Briciole di sorrisi, vilipese da suole
 grevi di vita.
 Paesaggi sgocciolanti
 nera rugiada
 a imbrattar destini.
 E dentro spazi
 da riempire di gesti
 senza senso,
 di sensi senza amore.
 Tutto in moto
 costante e sprezzante,
 fulmineo trapasso
 da
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        | Ricco di me stesso fiuto il cielo.
 Sopra, dentro, ovunque
 mi completa.
 In tasca due pensieri
 andati a male.
 Un pugno di ricordi
 tra le dita.
 Sorride la mia nuvola
 e si siede
 su un orizzonte prossimo
 al domani.
 Io ricco di me stesso
 e di
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        | E' la lingua italiana che vi implora. Da troppo tempo vengo torturata,
 è pillola che oramai più non s'indora
 il fiume di strafalcioni a fin giornata.
 Passi per i dialetti e le inflessioni
 patrimonio del nostro bel paese
 ma che
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        | Una palla, la luna  
all'incrocio dei venti 
qual pallida sfera 
si fa rimirare. 
Una crepa, la terra 
di sabbia e dolore 
d'uman brulicare 
su lacrime e sale. 
Il tempo custode 
dormiente e distratto 
sbadiglia tramonti, 
russando alle
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        | Una fatica immane, 
magica architettura 
su per orditi e trame 
splendida tessitura. 
Fili di foglia in foglia, 
trappola ben ordita, 
insetti di ogni taglia 
lottano per la vita. 
I mezzi per campare, 
dono della natura 
ma quanto lavorare 
prima di una
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        | Ottobre spintona l'estate, 
un'aria frizzante mi morde. 
Son brevi oramai le giornate, 
l'umore già stretto alle corde. 
Stasera la lascerò entrare 
per quanto insidiosa lei sia 
qual satiro in un lupanare 
mi unisco alla malinconia. 
In
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        | Di tenebra il fuori s'ammanta, sentore di pioggia e di vuoto.
 Un gatto spavaldo si vanta
 e miagola insulti all'ignoto.
 Abbraccio l'amico cuscino,
 compagno di tante nottate
 mi culla e ritorno bambino,
 che arrivino in sogno le fate.
 Ma già
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        | Mi leggo, di trama noiosa
 intessuta la storia.
 E dire che i giorni
 trascorsero fitti
 uno via l'altro
 nella memoria.
 S'attardano
 colpi di scena,
 attese su attese
 di un tempo
 allenato a scandire
 più pause che vita.
 Non
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        | Incendia il bellamore, io ne scrivo. Si mutano gli armadi e le stagioni,
 fischietta un merlo sul ramo d'ulivo,
 si muove la città con i suoi suoni.
 Un temporale mette in fuga il mondo,
 piange un bambino, un altro si diverte
 immagazzino storie
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        | Giocano con me 
le note del mattino, 
rimbalzan talune 
sui sensi appannati, 
residui reali 
di sogni sognati. 
La mente fatica 
a convincer le membra 
e cede poi lei 
persuasa dal sonno. 
Un merlo fischiante 
si crede una sveglia 
non trovo il
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        | Al confluir dei venti è la risposta nel mulinar di voci antiche e nuove.
 L'eterno andirivieni senza sosta
 che ci fa prigionieri di un altrove.
 Ansima faticando anche la storia
 per inseguire tempi senza eroi
 riavvolge il mulinello la
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            | 223 poesie trovate. In questa pagina dal n° 121 al n° 150.
 
 
 
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