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Splendido Leotta Michele
Le 568 poesie di Splendido Leotta Michele
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tu fosti oggetto
di quei pensieri del silenzio
da cui attinsi versi
ove solitudine, ebbe l'ardire.
Sguardi in cuore, da
mente posti
il tuo fiorir fu dolce.
N'ebbi pensieri
e foglio,
a rallegrar pose.
Ode mio silenzio
e di pace impiegami;
tu
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i fiori, a crescer
nel tutto il lor germoglio,
odorano di più
e nel placido splendor,
ondeggiano al soave.
Tristi fan pensieri
per altri fiori più belli,
che in conformità per natural veduta
sono i più raccolti,
per
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quando il sibilo del vento
di notte si fa sentire,
sentieri di pensieri
vagano.
L'anima apprensiva
d'abbracciar vorrebbe,
bimbi svegli,
a scrutar il sinistro suono
chiamano la mamma.
Odo anchio;
e da spazzar, vorrei portasse via
il fetore
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di peso sostenevo l'angustia
che ormeggiava
levata l'ancora dentro il cuore
adesso navigo
vedo la luce e il luccichio delle stelle
fiori, ora combaciano col desiderio
che amor m'infonde
al gaudio piacer d'amare
la felicità
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In complotto tra mente e pensieri
alcune fatue amicizie
fanno stare in piedi, folli desideri;
convinti al tal punto,
da portare avanti quel sentito
che potrebbe nuocere pur essendo
nobile ma poco gradito.
or che cuore pulsa in trepidazione,
mi
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spolvero gli amplessi e vado al vello
spalmo come il caldo sole
quel brio di fuoco e
compenso l'ardore con lingua che freme.
albero forma germoglio di frutto
divelto la foglia con languida fame,
sublime la polpa che inebria il sapore,
completo col
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Il veliero
solcando placide onde
andava
sembrava giocar col cielo
con nuvolette quasi bionde
pesci a fior d'acqua
saltellavano felici
cingevano veliero
donandoci sorrisi
il bleu era immenso
lo sguardo
coglieva l'essenza
benigno il
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Solfeggio col delicato soffio
del raggio mattiniero,
indora la socchiusa anta
il cui riflesso bacia la fronte.
E s'ode il canto dell'albeggiare
cinto dai colori astrali.
muta, l'alba al soffio.
Il pascolo concima l'arido campo,
ed io;
a
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Suoni ode in cuore
e al canticchiar emette
per egemonia di deliziosi affetti.
Fiori in vasi e quadri appesi,
gioisce e non ha pretese
sorrisi gli vengon,
dai pensieri circondati solo d'amore.
Ed il canticchiar prosegue,
mentre i panni mette
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lo vidi poggiato col capo tra le mani
curvo,... su sedia cigolante.
Mosse, ... un cenno di saluto con le dita
in un silenzio torbido di
frustrati pensieri.
Fui costretto al tacito;
seppi in seguito
che,... la figlia sua diletta; di AIDS
era
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Il gentil sesso,
affiora
come, il soave ingresso che dona l'aurora.
Affianca stupenda visione
donando solvenza al cuor
che d'ebro si compensa.
Come fiore che sorride ai campi
ove il profumo di esso posa
sul manto,
attraendo farfalle donandogli
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è l'essenza che si ha nel cuore,
saper distribuire il sentito
con la generosità che sa donare l'amore.
Impavido è il donare di chi è sincero,
la spontaneità e la dolcezza
è calamita.
Ma! da qualcuno,
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Ebro di Lei,
mi sono appisolato in desideri
coperto di stelle.
Abbagliato
tacito cuor non seppe;
rami spezzati odoranti in fuoco,
mani libere stringono.
Ciel propone diluvio,
nuvole di soggetto aspettano;
mormora la luna.
Bizzarri fiocchi
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gioisce sentimento
al lievitar d'un fiore,
dalla brezza del vento
dal calore del sole.
Decorate ali multi colore
posano,
assorbendone in dolce natura,
il procreare.
Dondola sentimento in oblio profumo
al richiamo splendore
essenza d'amore;
e
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fui goffo col mio cuore
nel pensare che
all'amica del cuore, potevo donare
quel sentire
che mi struggeva dentro.
L'affabile germogliata sua amicizia,
mi aveva confuso.
come uomo, il virile esalta
l'impeto del pensiero nel goder di donna
ma se
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All'imbrunir del giorno
ove candida scende la sera,
s'ode allodola cantar sul davanzale,
primizie d'elisir
s'appresta a preparare.
Desio s'infonde in cuor
con luna
che a rispecchiar negl'occhi
vede il brillar,
e ali mette in ante;
che al
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Festa delle Donne 2010 Autori Vari
Poesie per la Festa delle Donne.
Il lato femminile della poesia
Pagine: 107 - Anno: 2010
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San Valentino 2010 Autori Vari
Poesie d'amore per San Valentino
Pagine: 110 - Anno: 2010
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Invia un messaggio privato a Splendido Leotta Michele.
Indirizzo personale di Splendido Leotta Michele: leottamichele.scrivere.info
dopo tanto averti implorato
per goder di te,
unendoci per tutta la vita;
ora che mi dici di si,
mi accorgo che non t'amo più.
si è spento dentro il cuore
quel fluido;
forse la troppo attesa,
ha cancellato
il desiderio tanto
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Ora tace l'aguzzo, al vero pudore;
infrange ogni regola che chiede il cuore,
ed infligge il suo io, a sconvolgere sensi.
Brama e vìola col sesso virile
impudiche assensi del corpo sentire.
Tempesta vorace è il suo infiammato
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Da pittori immortali,
l'estro dei meravigliosi e preziosi dipinti;
non hanno eguali.
Ma tu madre mia
dipinta in semplice fotografia,
sei il quadro più prezioso.
Odo in cuor
la struggente tua bellezza
con quelle rughette
dipinte in modo
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cuore mio donar vorrebbe.
su alte cime
al velier di rombo oscillano,
e il non posare
in docile splendore
frastagli di pensier corsivi
in nebbia sfumano
e al canto tacciano.
vagano sommesse ali
all'umile ristagno;
assopiscono nel silenzio.
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Mentre le nuvole si dissolvono
ai raggi del sole,
lasciando l'azzurro nel suo meraviglioso,
la mente rievocando gli dei
nel fasto abbraccio solare, mi spinge;
sfioro le sue labbra guardandola negl'occhi.
Un dolcissimo fremito
mi prende il cuore
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non volevo e chiedevo nulla di speciale
ma una famiglia
che con amore desideravo creare.
ma perché nel divino splendore,
non debbo godere di questo meraviglioso;
perchè.
i monti son di pietra;
eppure nel naturale
con le loro
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Si evidenzia il non colore in certi cuori
eppure i fiori
sono splendidi del loro.
Che può esser mai,
incauta incertezza
del personale io coinvolto?
E il mondo amico dell'amore
va alla deriva.
L'imprigionar virtù non serve
il cielo
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Se alcune spinte in quel d'amore, parole
che in espressioni d'eros sembrano
scombinarne del verso il pudore,
accampano d'esse di lettura esposta
sibillino decantato scalpore,
si sofferma la mente più elegia al sensibile
che d'anima
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una ragazza,
o meglio, diciamo pure una signorina;
mi ferma per la strada con fare inusitato
per la sua giovane età
in espressione quasi malandrina,
mi rivolge una domanda su eros da me decantato
su esternata intimità su specificato
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quando si scopre
il fantastico amore,
l'assopirsi in quel meraviglioso;
concede
entusiasmo al cuore.
sul fiore dell'amor si posa
e labbra al tatto
in gioir fiorisce.
al settimo cielo mi portò
la meravigliosa nota
del suo si i i i i i i
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tu natura
perché rivesti in fiore,
se poi sconfini
e morte crudele doni.
già l'uomo ti calpesta
con avidità profana;
non adornarti ancor
in codeste macabre feste.
se vita,
è nel tuo gioir sentire;
prova solo a dar di
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fili che legano pensieri
a volte brutti a volte belli
ma sempre veri.
sono il bello ed il cattivo tempo
della mente dell'anima e del cuore;
e con essi,
nell'intercapedine della vita
estrai la loro essenza.
ora pensiero brilla ed è
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quel sorriso m'abbagliò
col suo splendido candore,
mi lambì!
e succube fui
in quella parte del cuore.
indaffarato nel corrispondere
sembravo un imbranato
appena sfornato.
forse l'età
sosteneva l'imbarazzo
che del
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dalla semplicità della mente
che pure va a morire
scaturisce il vero segreto.
dalla miniera del cuore
estraggo dolcezza passione
e la stessa vita.
dalla miniera dell'universo
estraggo i meravigliosi sostantivi
che sono l'anima
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568 poesie trovate. In questa pagina dal n° 361 al n° 390.
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