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♦ Gianpiero De Tomi | |
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Clara Gismondi
Le 736 poesie di Clara Gismondi
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| Mi hanno portato
una foglia,
odorava di the selvatico.
Quel profumo
è memoria forte di te,
di pomeriggi uggiosi,
voglia di caldo buono
e di casa.
Non riesco
ancora
a governare il cuore
a dargli la direzione
di quel profumo.
La
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| Strana verità
in attesa
nella stazione.
Un rivo strozzato
in anse e tombini
nasconde
la sua retorica
e mi rastrella il cuore
steso
ad asciugare.
Sosto anch'io
come barca in secca,
stretta
in questa sorte
che mi tocca
così
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| Posato
come un pacco postale
tra cartoni laceri e sporchi
ciondola la testa.
Ha visto la speranza
vagare per le strade
per andarsene
con un vento gelido
che tutto avviluppa
e porta via.
Si contorce
ammonticchiando le ossa,
le trascina
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| Ho visto
un uomo piangere.
Negli occhi si specchiavano
isole infrante,
lontani piccoli atolli
fatti di nulla
eppur così veri.
Il velo del pianto
riluceva di arcobaleno,
alle labbra si inchinava
come in un rito dovuto.
Quel ponte
mi
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| Gli angoli della casa
sempre uguali a se stessi
come sculture
scolpite dagli anni,
perdono memoria.
Anche le persone
a volte
giacciono inerti,
oggetti posati lì
e mai toccati,
svaniscono
davanti agli occhi.
La polvere si
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| Lo schermo gigante del cielo
proietta
sentieri luminosi
diretti chissà dove.
Anche le stelle disegnano
nel vuoto
vortici
come mani accese
ad accarezzare la notte.
Intanto
tramontano
multiformi costellazioni
dello zodiaco
invaghite
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La luna si specchia nell'acqua,
sposa quell'istante
e freme a quel bacio.
Io guardo
ma non vedo,
non indico la luna,
tanto intenta
a rimirar me stessa
in questo quarto di mondo,
troppo piccolo
per essere vero.
E mi cerco lì
come
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| La passione del vento
è scompaginare.
Nasconde la chiarezza
sotto qualche nuvola
al suo passaggio,
offusca la mente
rapita dalle illusioni
perse nello spazio
di una stella cadente
ma si ridesta
al primo palpito
come nuovo nato
che
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| Quante volte dovrò chiedere
come mi chiamo
per sapere
chi sono...
E su quali strade
inciamperanno
ancora
i miei passi...
Non voglio portare niente
in questo viaggio,
neanche la polvere
dei miei pensieri,
per
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| Un vecchio tronco
tagliato,
vestito
solo
dei suoi anni,
quel che resta
di sé.
Baluardo
di una vita corrosa
dagli affanni,
confonde
le sue tracce
nella macchia.
Memoria recisa,
non svelerà
né passato
né
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Pallido sole,
disteso
ad asciugare
lungo pietrosi
arenili,
trascina
la sua ombra
tra ossa ripiegate
e passi calpestati,
come uno spettro,
nella baia solitaria.
Finché
una fitta nebbia
lo assale,
ingoiandolo.
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| Un'aria di carta,
rarefatta,
sale
dal mare.
Giunge
da molto lontano
una voce narrante.
Racconta
di vita
e di mistero.
Svela
il tacito consenso
del mondo,
ne cancella
il clamore.
Un'onda,
increspata,
si sospinge
verso riva
e
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| Se le lacrime
fossero finte
potrei recitare
una parte
non mia.
Porterei
maschere di cera
o di cartapesta,
da indossare
solo all'occorrenza.
Di vetro
avrebbero un livello
oltre il quale
tutto
si rovescia
e riflessi argentati
per
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| Dove vanno a dormire
le lucciole?
Dirette altrove,
si perdono
nel chiarore dell'aurora,
immemori di sé.
Ma saranno
nuovamente lì,
domani
e ancora domani.
Finché
il dispiegarsi dei giorni
le vedrà
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L'antica leggenda
invoca
la saggezza dei padri,
sfama il fuoco,
ne guida la forza.
Il ritmo sale,
mescola gli elementi,
archétipo
di ogni esistenza.
il tam tam
ricompone
il vagito primordiale.
Ma l'uomo
sfugge
alle leggi
leggi
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| Volti di cera
mordono l'asfalto.
Il grido delle madri
si alza
sulla guerra,
ragioni
non hanno
della vita.
Falsi miti
rotolano
come teste mozzate
sollevando
altra polvere.
Niente
risolve l'enigma
dei figli del drago.
L'eco,
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Tu che mi ascolti Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2010, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: 240 - € 12 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686108
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Invia un messaggio privato a Clara Gismondi.
| Le luci del mistero
si allungano
nel rossore
di un sole
che non muore
oltre l'orizzonte.
Finché
calano le ombre.
Il giorno
appeso
a cercar sentieri,
sorpreso
nel suo vagare,
nasconde
i suoi segreti
e si arrende alla
leggi
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| Figlio,
fragile foglia
scolpita
ti ho amato
in ogni uomo
che ho incontrato,
ti ho riconosciuto
in ogni bambino
che ho avvicinato.
Sono tua madre...
Anche se
non sei mai nato
ti cercherò ancora,
finché
avrò
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Veleggiano
stanche
poche barche
in una calma
forzata,
senza vento.
Sul molo
pescatori
ordiscono reti
invocando
mari in burrasca.
Un'onda
ricade
sugli scogli
spumeggiando.
Cambia
il tempo.
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| Un viaggio di ritorno
il nostro.
Un'eco
misteriosa
ne traccia
il sentiero.
Arriva come vuoto,
rimbalza
e ci cattura;
effimera
si dissolve
come la notte
al sorgere del giorno.
Gabbiani
si posano
in volo
sulle ali del vento
e
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| Accadono cose
e non sono per caso,
si accomodano
nei cassetti di casa
e aspettano.
Intanto
sciupo il giorno
in inutili inseguimenti,
senza capire.
Giunge
l'umida sera,
si strofina
sotto le lenzuola,
ancora troppo fredde.
Non so
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| Vorrei ridestarti
in questo giorno
che sa di sale
-come celebra
il mattino
il sole che nasce-
per sciogliere
il nostro dolore,
notte senza stelle,
cupa,
ingombrante.
E sarebbe
un passo di danza,
nuovo,
una forza generata
al ritmo dei
leggi
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| Sui rami
di un vecchio ulivo
ricami di brina
avvolgono
desideri argentati,
attimi di oblio
dispensati
a piene mani.
Pensieri in rima
cullati dalla memoria:
una terra
da inventare,
un mare
da incontrare,
una porta
che sia ponte
tra il
leggi
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| Ho visto
la mia solitudine
raggirata
da una cartomante.
– Sortilegi a poco prezzo -
gridava.
Il destino.
Impertinente,
si aggira
per le strade
tra cantilene
interrotte
da canti cileni,
in una notte
di plenilunio.
Si vende a poco
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| Lacrime
lasciano
a terra
un debito d'amore,
breve scritto
che sbiadisce
al sole,
come un fiore strappato
e mai risarcito,
sublime tocco
di un'anima
che non vuole morire.
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| Apro gli occhi
ma non ti vedo.
Ripesco
una scarpa vuota,
pallida impronta
di quel che c'era.
Tra la nebbia
un filo di luna,
spettro
di un domani
ancora da vestire
con nuovi rigurgiti
dell'oggi
ma finiti
nel letto di un fiume.
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| Mi hanno detto
che la vita
è togliere.
Ed ecco...
Asfalto disfatto,
scavato,
spianato
a terra smossa.
Ora svanisce.
Ora,
vivere,
è solo una traccia
che sa di memoria,
come un profumo
aiuta il cieco
nel suo vagare.
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|
Sulla scacchiera,
pochi pezzi.
La regina ride
come
un'ammaliatrice di api
ma non perché
sta dando scacco al re.
La morte
guarda divertita
la partita
che sta finendo.
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Foglie tremule
come erranti farfalle
si agitano
mute
al sentore del vento.
E il vento viene,
da lontano,
le sospinge
sospirando.
Tornata la quiete
il tempo
appare immobile,
sospeso,
in attesa.
In questo tempo
anche
calpestare una
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| Fragore d'onda.
Avevo scritto una preghiera
sulla sabbia.
Il brontolìo del mare
la incorniciava.
E ancora onde,
ora
coprivano la preghiera
cancellandone
il ricordo.
Ho regalato i miei pensieri
al mare.
A questo mare
che
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736 poesie trovate. In questa pagina dal n° 691 al n° 720.
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