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Clara Gismondi
Le 736 poesie di Clara Gismondi
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| Arido
e non più avido di sapere
il tempo
mostra di sé
uno striscione stinto
in rituali
sempre più ambigui.
Trafficante d'anime
s'appressa
indisturbato
agitando sogni sottovuoto
sterilizzati
da ogni compromesso.
Al
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| Rapisti
l'ultimo sguardo
alla fanciullezza,
rassegnata
ad essere madre
e nell'attesa
hai compreso
in un sol cenno
l'eternità.
Quale chiarezza intingo
dove non c'è macchia?
Così l'esser figlia
e donna con te
mi
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Movimenti repentini
isterici
generazione
portata alla follia
fuga dal lavoro
fuga di gas
toccata e fuga
fuga da Alcatraz
sguardo fugace.
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Amplesso dell'onda
nel mare in procella
avviluppa
lame sguainate;
consuma
dei naviganti il cuore,
umiliati
a merce di scambio.
Barbaro il nulla
tace,
pare ignaro
ma mente.
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Passi trattenuti
ha la notte,
avvolti
in spesse coperte,
riluttanti.
Tessuti intrisi
d'antico
-il tempo
serrato
non corre-.
Un difettoso chiarore
del cuore
intralcia
ogni ardimento.
La morte
indeterminata
si sveglia
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| Preme
sul tasto dell'indecisione
e tracanna apatia,
perduta leggerezza!
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Strappi riposti
nell'ombra del volto,
tratto d'altri tempi.
Riconosco ora
come allora
la tua diversità;
sospinta
come viandante,
muovono i passi
il vecchio e il bambino
occhieggiando al mondo
assorti.
Ne comprendo l'intesa
in
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| Seducente illusione
gli ormeggi
nel porto,
cigolio al vento;
un rimestio
di barca
che sciacquetta
tra le onde.
S'arrende
rapito
il passante,
trema
vagheggiando
altra terra
e ancora mare.
Zanzibar è lontana.
Saldo
come
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| Rapito
da una nuvola rosa
impregna
il grigio cielo,
scorrendo come pellicola.
Il tramonto
stagliato
deterge l'immobilità
d'una fantomatica allegria.
L'aria
ricopre corpo,
da mano sapiente
forgiata.
Molteplici
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| Un tamburino
ridendo
baratta
la sua vita scarlatta
in cambio d'un applauso.
Ma lo spettacolo
è nel mare,
i topi lo sanno.
E non ringraziano.
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| La vecchia tigre va a morire
senza rumore
Nessun manifesto alla follia
rivoluziona l'aria
parole
che si dicano umane
giacciono
nel borbottio scomposto
d'un andare a capo
continuo
Il Maggio è lontano:
la vecchia tigre va a
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Affondo,
nella luce del tramonto.
Rotolo,
ansimo,
come un sasso
mi sgretolo.
Vano opporsi:
arti incompleti
i nostri
che cercano un luogo
dove asciugarsi.
Un piccolo sole
splende ancora
ma da un quadro
in esposizione.
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| Si perde il labirinto,
dissolto
nelle decisioni.
Tacito,
il pendolo,
cade
sulle intenzioni.
Il silenzio,
assiepato
lungo macerie
recalcitranti
diventa testimone
d'un'assenza assordante.
Ore strappate
al muro di Berlino.
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| Azzera il tempo
la storia,
senza memoria
d'aver nutrito i figli,
pur testimone
dell'umana esistenza
Solco profondo,
già ricordo
alla nascita,
appesantito dagli anni
è incline all'oblìo
il pensiero truccato
da troppi
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| Chi abita la paura
è un bambino,
uno dei tanti.
non sa perché ha fame
non sa nulla della vita
in sorte,
un angolo di mondo
dimenticato,
sterile
il grido
al vento.
Lo sento
nella pianta che nasce
ma non dà
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| Idee usate,
corrotte
s'aggirano
in angoli di strade.
Anch'io,
preda facile
dell'ordine stabilito,
altero
l'aria che respiro
non c'è un luogo
senza compromessi.
Non so dove,
negli angoli dell'anima
s'affaccia
l'archetipo
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Tu che mi ascolti Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2010, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: 240 - € 12 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686108
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Invia un messaggio privato a Clara Gismondi.
| Cielo
inseguito
da nuvole
in tempesta
Steso
lavato
piroetta
irriguo
estrae la vita
E nel vasto orizzonte
di decisioni
il tratto
pacato
è l'azzurro pensato
in segni
e pennello.
Partecipa
dell'oltre
la tela ad
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Notte compagna
Notte puttana
mi sono perduta
aspettandoti.
Ormai tace
il vento
al pianto.
Senza i tuoi occhi
si spengono anche le stelle.
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| Livida
la strada
sotto la pioggia,
presagio
d'un ruvido inverno.
Al rimbalzar lento
di gocce
sull'asfalto
m'associo
intagliando le ore;
ripartisco
le mie orme
con passo cadenzato
in questo frangersi,
naufragando il pensiero
in
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| Incantata
dal riverbero della notte,
la regina delle nevi
ricama
con trini di ghiaccio
la radura,
tramando coltri
sotto stracci di luna.
Un vento freddo
giunge dal nord:
addentrandosi
nell'ombra
recide
rami secchi
ma non trova
il
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| Tempo,
che rincorri gli anni
e li saluti,
ti guardavo ieri
sul viso d'un amico
e ti ritrovo anima
dentro le cose,
dentro.
Vita vissuta
scavata
cresce in noi
ci lucida
ci affina
ci modella,
e mi piace scoprire
che non ti ho mai
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| Crescono
i figli
del popolo della Terra
già vecchi d'inganni
e di pretese
falciati
sotto i colpi
d'una congenie umana
artefatta.
Avamposto strutturale
della materia,
esseri senz'anima,
soffocano
il respiro
d'un alito di
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| S'era d'autunno:
panchine solitarie
in fondo al viale.
In una quiete irreale
affondan le radici
tra le foglie,
amori fragili,
intermittenti.
Nessuna panchina
è facile approdo
per l'uomo
che non sa
indugiar nell'anima.
E ogni
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| Spogliata
d'antichi ricordi
Il passato m'appare
sognato
svuotato:
lo sfioro
nella sua assenza
come respiro di libertà.
Eppure
la mia terra,
nutrita
dal respiro degli avi
si veste di memoria,
di forti radici:
l'esempio
e la
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| Chiacchiere,
questo vociare indistinto.
Cosa importa
se ti amo?
Limito
l'onda dei media
e mentre i rifiuti
schiacciano
ogni pretesa,
ammonticchio
le mie ossa
sui detriti
di un'umanità
alla deriva.
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| Dentro casa
copro d'un abito
il giorno,
lo stesso di sempre.
Di te,
un ricordo svestito,
come un soffione
al vento.
Un tempo
incerto
cerca la sua terra
com'io
il sole.
Riti di passaggio,
colgono
mansueti
l'ironia della sorte.
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| Esser lacrima,
cromatura
d'infinito mare
sipario d'attese
disattese
d'onde
ridondanti
Percepir sentenze
lacerando l'anima
che grida alla vita
e le pretese
d'un amore di madre
mai decollato.
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Piover tra le dita
come una foglia pendula
china al vento
senz'affanni.
E lasciar
che mi si strofini
il tuo profumo
prima di toccar terra.
Figlia
d'un tempo
disinformato
breve
intervallo
in uno spazio di vita
inconsistente.
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|
| Alla corte di Lilliput
si gioca
a carte scoperte:
la regina scarta
il re di denari
e rimbrotta
il fante di cuori
"Dov'è finita Alice,
tagliatele la testa!"
Per amore
o per gioco
s'apre la
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| Avvolti
in stretti mantelli
esausti
da un lungo
viaggio,
siamo tutti emigranti
in questo piccolo mondo
che ci vede stranieri.
Colpo di scena,
cambio giro del gioco:
ai governanti
un biglietto
di sola andata.
Pari opportunità.
leggi
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736 poesie trovate. In questa pagina dal n° 481 al n° 510.
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