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Clara Gismondi
Le 736 poesie di Clara Gismondi
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| Pietrosa
l'erta sale,
ignara
d'attese.
D'argilla
la roccia
gemendo
sgretola a valle.
Fiacca
la lucerna
indica
l'abisso.
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| La paura
urla ambigua.
Apatica follia
merce comune,
sottile
conquista la strada.
Irta
la notte si ritrae
dietro al monte
ritrosa.
Le stelle
abitano
il silenzio.
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| Amore cercasi
cercasi
nell'ordito
sapiente
ritaglio d'un incipit
sbalorditivo
anima
mai piegata
al suo recitare
vive
vive
in preghiera
vibra.
E la fine è d'amore.
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| Il notiziario
assegna le carte.
Con brandelli di storie
contraffatte
ricostruisco
lo sprezzo dell'uomo.
Stretti
sgomenti,
noi
malfermi
ripariamo incauti
in stasi,
a marcire.
Di barbarie
ne sono pieni gli
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| Volute di fumo
stese
nell'aria ferma
aderiscono
alla sera silenziosa.
Più rade
men rade
evolvono in nulla.
Quieta
danza delle ore.
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| Principessa
senza armi e senza scorta
ardisci
viver nel mondo
seppur il fato ti sia contro.
Del matriarcato hai tu memoria
e l'orgoglio
d'esser donna
ti fa speme.
Non lasciar il popolo
al suo destino
non fuggir lontano.
L'uomo che ti
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| Una notte
sciolta
cela le sue colpe
dimenando ombre
sogna la morte,
volto
dai contorni indecifrabili.
Saturo,
il giorno trascorso
s'adegua al delirio
delle tenebre.
Brancolo nel buio,
cieco
il futuro indietreggia.
Stallo.
Per
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| La sorte
tenace
rallenta la corsa
d'una partenza
improvvisata.
I destini incrociati
sono porte scorrevoli.
Rimbomba
il fischio del treno
l'ingresso vuoto
pare muto.
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| In quest'aria bagnata
amo
il rumoreggiar
del tuono
- fragore
raccolto
come in una schiusa -
e ancor prima
lo scomparire
del lampo
-soffio
frugato -
Un'opacità
antica
che ha un respiro,
dietro le nubi.
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| Pioggia rossa,
sembianza di ruggine,
specchio sporco
del mondo
che tradisce.
Una lacrima affolla
l'asfalto logoro,
invade l'indifferenza.
A libero arbitrio
di chi passa
vederne i riflessi
nelle pozze.
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| Questo metro di cielo
non s'allarga,
circoscrive i muri
delle sentenze,
dilapida
averi
ed essere.
Appesa
ad un piccolo grigio
quotidiano
come un cieco
dimentico i colori
e assimilo
il silenzio della parete
che rimbalza
come corpo morto.
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| Fiorisce
e poi appassisce
in un baleno
il futuro,
come fiore di campo
quando spiove.
Or si tace
la goccia
dalla grondaia,
saliscendi d'intenti
d'una strada improvvisata.
Sul selciato
resta
la pozzanghera
solo la terra
comprende.
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| Granelli di sabbia
silenti testimoni
d'un tempo che si perde,
solo l'eco s'espande,
porta con sé
un nome tracciato,
che sembianza
non è del domani.
Quando della roccia
rimarrà
la polvere
sarà nulla
anche
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| Silenzi
e il mare divaga
appartiene ad altro silenzio
silenzi
la terra dei padri
dimentica del mondo
tace
silenzi
quando le parole
si stringono
s' assottigliano
si dileguano
lasciando
quel che rimane
silenzi
l'oltre
mi appaga.
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| Attimi d'oblìo
d'un apice fugace
i sensi
di te consenzienti
si scindono
in smania.
Lo sguardo del cuore
scivola
scioglie le membra
sfiora la felicità
ma è ombra
d'un soffio divino
a riportarvi
la
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| Nessuna legge
s'emancipa
dalla vita,
non infrange
l'idea d'amore
che segna il cammino
Il mercato dell'usato
stabilisce il prezzo.
Sulle strade
non percorse
è il lampo
l'impronta
così l'incontro.
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Tu che mi ascolti Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2010, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: 240 - € 12 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686108
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Invia un messaggio privato a Clara Gismondi.
| Porzioni di cielo
ai vetri della stanza
presi all'amo
da un'avidità
intermittente
di luce ed ombra.
Ostaggi
gli occhi alla parete
aderiscono
come carta da parati
ad una fissità
dell'anima
avvinta
al fremere d'un
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| Affiorano dèi
in bombetta,
galleggiano curiosi
tra la folla,
artefatti.
Satiri
son della vita
ne apprendono
le facezie,
ingentiliti
da lussurie
a poco prezzo.
Confusi
tra bandiere tricolori
s'ammantano
di gloria
come
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La tomba
che mi regalasti
è vuota,
ritmo solitario
a smerigliar ossa
d'antenato.
Eppure sorrido,
attingo al cuore
di una rosa
incolore,
nella carne
ove il petalo si posa.
Apro
fosse comuni
per ricordarti.
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| Senza ritorno
si perdono gli amori
in volti astratti,
senza strappi.
Il perdono
è dolore liberato,
rimano
in continuità.
La quiete,
viaggio
imponderabile,
vi si posa
con un bacio.
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La nebbia del meriggio
tutto sfoca
decantano le folle
solidale il nulla.
In sordina
affino il passo
sull'impervia roccia.
Sdrucciolo l'incedere
nel fragore di cascata.
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D'amor tacciono
i marciapiedi,
titoli di coda
di strade
che non conoscono
perdono.
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| La vita in retroscena
è amore struccato,
strisciante riprova
dei contorni dell'ombra:
s'adagia
in sordina
ammuffendo in doppia fila.
La si scorge
a riflettori spenti
come fantasma dell'opera,
bieca battuta finale
d'un'anima
in
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| I giorni svogliati
son quaderni
spogliati di parole.
Essi spiegano l'anima
con mozziconi di matita
e strati d'incoscienza,
corteccia
sfogliata dagli anni
e si piegano all'età
cercando nel rimpianto
la culla del
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| Barcollo
tra i resti dell'inverno
come rovina d'un palpito
genuflesso
umiliato.
Il tempo
stretto a schiera
è cintura che castra.
La linfa
animata dalle intenzioni
affiora
nei primi germogli
che il gelo
ben presto
strappa al
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| Non basta
il mare che ho dentro
per parlarti
l'onda increspa
l'insoluto
e non v'è barca
all'attracco.
Non basta
il suono del vuoto
per oltrepassarti
l'acqua collima
con le tue sponde.
Antica terra alla deriva
divido
in
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| Un corpo inadatto
è il dolore
che invecchia
s'attarda
non va via,
un'abitudine
a strascico.
Strani giorni
a cercar lucidità
nelle ombre.
Orpelli
le ore scollate
in attimi sfuggenti.
Il ritorno
al vivo ha un
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| Ogni giorno
come per caso
ti incontro
ti amo
e ti abbandono
come cosa in disuso
ma pur sempre accesa.
Affino la tua nudità
per sentirne gli angoli,
sotto il letto
i nostri vestiti
spinti dal caso
ad aspettare
Il ventaglio sul
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| Pagliaccio è triste
strizzato come uno
straccio
stracco il sacco
porta
un costume bislacco.
Pagliaccio non ride
sotto la smorfia
ha gli occhi cadenti
come piccole stelle.
Pagliaccio sono io
sei tu
siamo noi
quando ci neghiamo il
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| Nudità del guscio
ricopre
strati di rabbia
e d'animalità.
Donne
da secoli braccate
stipate
in angoli bui
di vesti innaturali
soverchiate a morsi.
Groviglio di sterpi
è l'anima a saziarsi.
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736 poesie trovate. In questa pagina dal n° 421 al n° 450.
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