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♦ Marina Demelas | |
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Clara Gismondi
Le 736 poesie di Clara Gismondi
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Notte
...Un vagito si disperde
nel cielo d’inverno
ha vita breve il sospiro
della madre, contenuto
allibito
e quel nascere
stretto
ha coperte di sabbia
il quotidiano
non decide d’amare
Naviganti
spezzano il nome
scavato in
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| Si snoda
tra i vicoli
assale
deruba
i volti conosciuti
come cornici senza tela
s’assiepano
un nome
avevi un nome
avevo un nome
ad ogni piega
gli anni s’arrendono
all’asfalto
odore di stantio
senza margine
accenno un
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| feriamo l’aria
con battito di ciglia
le ombre, dall’eco
velata
han passi brevi
smussati;
come si fa sera
quel rosso
appeso
di bocche affamate
che si
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| Il fiato
intirizzito al vento
si fa sommesso
nasconde gli anni
nel prima e nel dopo
è ora d’andare
ripete la madre
è ora d’andare
non d’altro si mormora
in quell’aria di casa:
sulla collina
si vedono meglio le stelle;
al
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Che di questa sera vien meno la vita
si sussurra tra le fronde
senza vento
scardinando verità
Ha respiro corto
il viaggio
quel che
segue i sentieri nodosi
-affinando i piedi
a soffrire-
celato dai rami
s’allunga
si
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| Tracce d’oltremare
giorni
di sabbia bagnata
Sarà
il rosso
a scomparire
precipitoso
dietro la luna
sibilla d’accadimenti
Il nero
ha
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| Le voci del mondo
tutte le voci
son breve canto
il pianto d’un fiore
s’impone
all’acqua che cela
e il domani
alla sua voce
opalescente
in accordo
per i viali
toglie i guanti
al silenzio;
per poco
ascolto
fuori dal coro
ma
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| Querce
frementi di vento
tingono il cielo
quasi d’autunno
al contrario
la terra si indovina
tra zolle che non conosco
affidata alla pioggia
principalmente
contagiata dall'errore.
Io studio il mare
da quassù
dal monte che mi
leggi
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| Predicati
in affanno
avari nei gesti
e di parole
il futuro
il passato
qui
che di giorni non ce n’è
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per un tacco troppo alto
i passi
si sentono al rintocco
echi
i versi,
brusii d’amanti
solitari
sopra le parti
la vita ne imita il tratto
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| Sono tornati a navigare
cieli perduti
alimentando nuvole
a soggetto
piccoli cenni d’eterno
e vi giungono
gli angoli
d’annose vite
a sorteggio
s’assomigliano
stringendo a sé il nulla.
Sono tornati
nell’uno e nei molti
a
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Passano
le luci
attraverso gli anni, dentro;
il viso
s’inquieta nei tratti
non rompe il silenzio
è la storia di una città
l’aria
ha finito per assomigliarle
perdendo di sé
il lungo addio.
Lontano
s’inorgoglisce
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| Un urlo alle dita
si stringe
premendo il mondo
a quel suono.
Per questo...
non lasciar che sia il vento
a dubitare
non morir alle parole:
sulla sponda
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Tra i banchi ...una lacrima
sei cristallo
bambina
capelli rossi, scarmigliati
non ti tocco, ora
il basso ha note silenziose
trasparenza
verso lo strappo
lo sguardo
a rimediar nei sempre
indurisce
in quegli angoli
da
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| In cerchio ci siamo
e poi
se
atterriamo
interriamo
sotterriamo
tutti
la stessa terra
atterriti da noi stessi
invasori
senza vie di fuga
nati dal seme
e da cemento armato
armato per le battaglie
sbagliate
armato
per non sentire
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| Effimero il punto
...Colpa d’un nulla appeso al cielo
nella terra la forza
degli occhi
che ancor chiusi s’aprono al domani
l’oceano
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Tu che mi ascolti Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2010, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: 240 - € 12 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686108
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Invia un messaggio privato a Clara Gismondi.
| Principio d'antico
è un soffio di vento questo senso di te
ancor s'assorbe
al baluginare pallido
d'ore
nota che non si ferma
come pioggia
riga i vetri
fin oltre la speranza
un sospiro
lieve
in un angolo della casa
di sospesi
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Dalle vetrate
sospira, pallida
una luce
la mano
ha inseguito troppe volte
ha pregato
ed ora anche l’ultimo nato...
Da cima a fondo, le ragioni.
Tagliente
quel barlume
sul volto di donna
l'attraversa
da cima a fondo
è voce il
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| Avido di promesse, il nero
s’addormenta
all’ombra della luna.
ed è qui
tra i nontiscordardime e l’altrui ragione
qui
a un passo dal nulla
le mani
(sull’acqua son miniature)
nutrono voci
le nostre
sul davanzale
accarezzano quel
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Chi sei veramente
tu che guardi e non vedi
il mondo ai tuoi piedi
accantoni giorni e stagioni
attraversando il guado
Al giogo s’uniscono
i molti
spingono, s’affaccendano
individui
opalescenti
ma il punto è ancora lì
senza
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| Bianco
nero
il silenzio
si muove clandestino
tagliente
con le corruzioni del tempo
le sembianze
ha del corpo in posa
s’insinua nella parola
ricamando l’attesa
(il mistero dipende dalla domanda
ed è inutile la
leggi
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senza echi
sotto coltri sospese
esistono
alla ricerca di navi in balia del vento
per far approdo
caute
là dove non arriva vedetta
e qui, stanno
all’ombra della moltitudine.
Mi piace pensare alla domanda
cieca
che disorienta
nel
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| Un mattino ti ho visto volare
mi alzo arrancando
fuori
i piccioni fanno il verso come tutti i santi giorni
montagne di rifiuti imputridiscono l’aria
non è cambiato niente
i vicoli, il mercato di piazza
la sirena della fabbrica
nello
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| Errante
è l’attimo in fuga
marginale
allo zampettio dell’uomo
rumoroso
ridondante.
Se fosse giovane
cercherebbe un’idea
dagli abiti leggeri
(ma la via ha erte pietrose
dietro le sbarre un mantra lo trattiene)
Come in un delirio
il
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| Pietre
si inseguono
risacca d’una mareggiata
stazionano
al riparo dal vento
il sole vi fa capolino
prendendosi poco sul serio
pietre
segnano i confini
al nostro agire
se le ignori tacciono
se le trattieni non voli.
Pietre
si
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| Mi par di sentire il cicaleccio
attraverso le vetrine
e l’uscio aperto
di mattina...
-Qui
i rintocchi rimbombano
alla morte, indifferente
il corridoio ha i silenzi
di bambini senza dimora
al pianterreno
tra muri alti
il tempo
se ne va,
leggi
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| Ha movenze d’acqua
la strada: frammento d’inverno.
...Ombra svestita...
gridavi il mio nome
mi sussurravi col vento
le tue
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Giallo affilato
al tramonto
s’appiglia al mare
fascio di luna, pretendente
non erge muri
ma si frange, nel buio
...
il grembo, svelato
muove mondi
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| Rubato agli amanti per strada
s’addossa ai muretti della stazione
faceto.
Questa volta non parto.
Con voce stentorea
indossa il vento
lungo l’inverno.
Questa volta non parto.
La pietra che l’ospitò è la mia casa
leggi
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| Le cinque:
mi svegliano i volti che ho incontrato
indizi
ma tacciono
(le icone della notte
tacciono...)
ombre inesperte s’allungano
curiose
palpeggiano l’aria
la gatta le insegue
senza presa
ridondando il contorno:
simulacri
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736 poesie trovate. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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