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Clara Gismondi
Le 736 poesie di Clara Gismondi
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Ciminiere appese ai tetti
immobili
paiono fissate al cielo
a rompere equilibri
dubbie bandiere
si alzano
echeggiando
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| Il foglio bianco
mi lega
senza mani
alla voce stentata
con vuoti inesistenti.
sgualcita
la carta strepita:
grido d'un amante
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| *
i giorni ci separano
stretti
a trattener un’idea
Bivi deserti
ne sciolgo il senso
scavando il nero che li
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Nella crepa di un muro, un fiore
esile
abbarbicato
pencola: in cerca di verde
sulla strada
rifiuti, malamente riversati
sporcano i marciapiedi
l’aria, compromessa
vive d’inganno
s’orienta nei vicoli
il piccolo fiore vi attinge
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| La notte lega al suolo
il nero.
Silenzio, brevi pause
nel vento
anche il cuore mente
non colgono sussurri
le sue prigioni
han
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| * assorte
nel tramonto traslucido
le fascia il sole
infiocchettato
da drappi viola
l’evanescente fulgore
impresso nei volti
ne cavalca gli anni
li insegue.
Al crepuscolo
il tasto illusorio s’incrina
incupito
indietreggia incerto
i
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| Senza brandelli
oggi
la terra tracima
del principio:
nessun appiglio
beffeggia i miei alibi
lo specchio impietoso:
non mi
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Bianco
nero
sul filo imbevuto di storie
amate
odiate…
sfumature
rimangono
parlano di noi
confine
l’attraverso ogni volta
piegando il
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Appallottolo carta
la cestino nel tempo
oscuro
d’un cappello straniero
recalcitrante
sfida l’innocenza
si solleva
gesticolando
affabulo agonie represse
di stazioni mendicanti
sotto l’ombrello della castità
carità a
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Un saliscendi
di foglie nel vento:
duettano con i passeri in giochi d’azzardo
presto
saranno loro a fuggire lontano
indifferenti al tedio
dell'inverno che avanza.
Avida
la pioggia picchia sui vetri
cercando uno scopo
rovina
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| Dove vada a frantumarsi
il sasso scagliato
non so
il cerchio d’acqua rivela
la sua assenza
un velo mai vestito
appesantito dal
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Gesticolando al vento frasi sconnesse
affondo le mani nel vuoto
in basso
la terra
ne lambisce i contorni.
Si affaccia il mare
e il suo lamento.
Il mare che raziona la vita
precipitando
muore
all’ universo del blu
che l’attraversa
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| *
stanco
il pianto, stana la fame
di parole
- pause nel deserto - .
Il difetto
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| In fuga
rivendichi
quel che il cielo non dice
cercarti
nell’amplesso sonoro del silenzio
dove anche il mio nome
precipita
inconsistente!
Precario acrobata
tu il mio dio, mi confondi
sulla strada
all’ombra del cielo
cieca
ti
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La piazza, carne da macello
offre vittime
si ostenta
il pesce sventrato
- delirio di voci -
S’apprestano genti: manichini
scompaiono nel ventre della balena
inghiottiti
dal loro stesso silenzio.
La morte s’incaglia
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| Danza il mare sulle onde
il tuo sorriso
preciso
intonato sul respiro
rintocca il sole
travolge l’orizzonte
l’urgenza di te argina maree
dietro il monte
spiccano nuvole
spaesate, libertà del nulla.
Denso, nell’aria:
fruscio
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Tu che mi ascolti Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2010, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: 240 - € 12 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686108
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Invia un messaggio privato a Clara Gismondi.
Occhi torchiati in catene di montaggio
incastrati
in ore ridondanti
senza respiro
fatale ordine di mondine al sepolcro
vagheggiamo miraggi
avvolti come tappetini
pronti per il tritacarne
ingranaggi ad aria compressa
dimentichi della
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| Ammazza il tempo
e non s’occupa di noi
appisolato sul tè delle sei
una ruota gira
priva
di giorni da contare.
Rinchiuso in una bolla
il matto legge l’ambiguità
con numeri senza decimali
ore da scontare, vivendo
il cappello
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| Luci lattiginose
raggiungono il rosso dell'alba
sfogliando dubbi
rifrangenti
- i vuoti esistono -.
Il bianco limbico
allenta la morsa
squalificando
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| Tra donne sole
ci si accontenta
attraverso lenti senza fuoco
specchi del quieto vivere
tra donne sole
si soffre la vita notturna
il giorno
è fatica che non aiuta.
Sola dentro
impettita
donna
mi cammini accanto
sul filo che tesso
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| Misuro la censura
nella notte delle streghe
fendente di luna
sottile lama
a penetrare, importuna
d’ombre e d’illusioni
il passo delle strade.
Un
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Mi racconti le corse
inutili
dimenando la coda
evaso da nuvole di smog
riduci a sospiri
le virgole del vivere
fatiche improvvisate
in cartoline d’altri tempi
come liquido amniotico
strappi evidenze
per una vita da cani.
In un travaso
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| Spie, breve passaggio
i resti di sigarette
richiamano i figli assenti
la nebbia comprime
l’uggia del posacenere
impronta
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| Il tempo
traslato
oggi si redime al gelo;
tace
la goccia
nel lavatoio:
buco nei pantaloni
che fa passare il
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| Disobbedisci al padre
se mente
osa
uccidere l’illusione:
la mafia
è prima dentro e poi fuori
immagina il
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Conto fino a cento
ma non vedo nessuno
la distanza, cadavere in putrefazione
è sottrazione di dignità
i passi varcano il confine
comprendono vicoli ciechi
altri muri invisibili
M’accorgo di te
nel tratto mancato
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| Presi a ponente
affogati
nel sole fuggiasco
senza zavorre
stramazziamo stretti
a valle
lontani dal saremo.
Il monte
scompiglia gli sguardi
a testa in giù
è vetta ignota
inarcata, a precipizio
sul mondo atteso.
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| Pallido esordio
d’un fuoco illusorio
l’alba
diffonde bagliori
al mare
ne difende i segreti
pare rotolar nel giorno
inutilmente
alzando grida mutilate
come un uccello lontano
in volo
ne ascolto l’approdo
stridulo
di migrante
volto
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| Eterno vagabondo
il tempo
sosta sull'orizzonte
improvvisato ripiego
discosto
dai confini terrestri
lento
muove passi
da infante
lungo meridiane celesti
in grembo
resta il ritmo
del suo pulsare.
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| Il sole morente d'ottobre
arreca l'incompiuto
alla stagione che avanza
impazza il vento
sparge foglie
le spazza
spoglio l'androne
l'anima
libera degli spigoli
si scopre
nuda.
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736 poesie trovate. In questa pagina dal n° 271 al n° 300.
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