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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Sara Brayon
Le 114 poesie di Sara Brayon
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Baratro arancione
pieno di sigarette mai finite
e titoli di coda
in una sala vuota
Si attaccano alle pareti
nuvole di sospiri segreti
e commenti sarcastici
sussurrati a metà
Bruciano negli angoli
lettere senza risposta
e nostalgie
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E tu ancora non sai
che ci ameremo
tra arance e limoni
toglierò l'erba
dai tuoi capelli
e mi chiamerai vita
e saprai tutto di me
come quando dormivi
sulla mia spalla.
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Cammino
battendo le palpebre
contando i passi
a due a due.
I veri eroi
hanno sempre
il sole alle spalle
e un orizzonte
da scrivere.
Non fermarti,
sussurro alla strada,
non mi fermo,
mi risponde lei.
Non si placa mai
l'uragano di
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Se ti chiedessero mai
che suono ha il tempo che passa
e il vento che soffia nel cielo
quali corde sfiora pian piano
rispondi che quando parliamo
sedute sulla scala ritorta
o stiamo in silenzio
evitando gli specchi
qualcosa si rompe, e produce un
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Sara, f sing:
Essere
umano, naturalmente
portata al
sogno e/o alle
elucubrazioni
(vedi anche:
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Ho ancora
l'età
di chi conta
più sogni
che anni.
Non sbircio
oltre la nebbia
del Vespro,
il Mattino mi batte
nel petto
come ferita
di guerra.
Sono infantile,
spero che il buio
mi colga ubriaca,
in mezzo ai canti
trionfanti
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Ma forse
la mia penna
cercava una musa
ed è successo:
ti ho reso
più importante
del te stesso reale.
Capita quando
si pensa poco
a sè stessi.
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The wheel is turning and it won't stop
And the world keeps move
And I'm staring from a train
Seeing the same stations
Over and over again
And sometimes I still cry
When I hear your name
But there are things that are mine
And yours, and
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Passare le mani
sull'oro bruno
come la pioggia
come l'usura
delle corde del basso
suonarti la pelle
come ginestra
leccare l'ombra
tra il mento e il collo
parlarti vicino
più vicino
di più
non trovare più
niente di
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Il sole non c'è
che ti frega?
Vivo la luce
negli occhi
di chi cresce
senza accorgersene.
Sento chitarre suonare
fuori di noi
dentro di noi
e lo sappiamo che
dovevamo nascere
in un'altra epoca.
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Davanti allo specchio
ho sbirciato
dentro quella
che chiamo "me"
ho trovato
fuochi artificiali
e ragnatele di sabbia
ho incontrato
una pulce
verdognola
ha detto che è lei
quella che infiamma
i miei nervi
e mi ama
e mi
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Ho viaggiato
in astinenza
tra mondi di gente
proiettata su un
fondo bianco
mentre io,
reale,
pagavo il fio di
essere di
carne e sangue
e cuore. E sono solo
fantasie innocue
per credermi migliore
mentre sanguino
e tu, e tu banchetti
e non
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Il mondo appare quasi bello
attraverso uno strato
di pane raffermo.
Un'anima divisa
in sei parti dannate
e una sana, fresca,
ma la posso ignorare.
Non voglio vomitare
il vulcano che ho dentro
e il casino che sento.
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Non ho nulla da dire.
Tu sei scappato in un universo
di gente facile da gestire.
Ho mangiato troppo a pranzo,
io, più che mai adolescente,
bulimica di passione e di folla.
Il cielo è scuro. Vorrei fumare,
mi sento i sogni come
una
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Ha piedi leggeri di bambino
e vola sui prati
inseguendo le rane.
Canta canzoni a caso,
se gli manca l'aria
sviene.
Immagino baci
guardando il suo collo,
sento il suo odore
nel vento e respiro
a pieni polmoni.
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E all'improvviso, ricordi
dolci
come l'estate
in cui credevamo
alle fate.
Non trovo
in me stessa
parole
per raccontarmi.
E' la prima volta.
E' primavera.
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Festa delle Donne 2010 Autori Vari
Poesie per la Festa delle Donne.
Il lato femminile della poesia
Pagine: 107 - Anno: 2010
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Sara Brayon.
Il mio cuore ha pareti di gesso
e mi fanno male le mani
e mi taglio la pelle coi vetri
non posso crederci
fa freddo
impazzisco e mi sembra
di arrancare nel fango
dei campi di ali
spezzate di rondini
non respiro
non parlo
cado nel vuoto
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Il drago abita
caverne di cera
dove non può
sputar fuoco
Il drago dorme
su gemme e diamanti
sui resti dorati
del mondo che fu
Il drago vola
intorno alla luna
fa un giro, due giri
per non impazzire
Il drago divora
cavalieri
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I miei sogni li lascio
a te, e alle fate
ne farete un uso migliore
che lasciarli abbandonati
sperando che si realizzino.
Non buttarli in adesivi
e in libri che non leggi,
cerca il nocciolo
nella pesca
senza rompere
la buccia,
tienti cari gli
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E' sabato mattina
l'aspetti fuori scuola
vorrei essere lei
soltanto per un'ora
uscire e vedere
che sei lì per me,
pensare "per sempre"
non "forse", non "se"
Per te affronterei
qualsiasi
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Le mie mani
le tue mani
luce racchiusa
invisibile a occhi
che non siano
miei. Vorrei
intrecciarti i capelli,
sfiorarti le spalle
di lacrime urlanti,
chiamarti col tuo
vero nome,
ma a Lei hai offerto
l'anima nuda e la chiave
al tuo petto. Ma
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Non sento il rumore
del mio castello
che si sbriciola piano.
Dormo bene, sei uscito
dai miei sogni, finalmente.
Ho mangiato le briciole
di Pollicino. Piccolo,
inutile masochista:
cercare la strada
per tornare indietro
è un
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Davanti ai tuoi occhi
mi sciolgo
mi spoglio
mi immergo nel
cupo calore
castano
Ho incubi, febbre,
vago nei sogni
in pianure sfibrate dalle
carestie, e all'orizzonte
i tuoi occhi scuri,
al posto del Sole,
e seccano il grano,
e mi
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Rami che si
sfiorano,
vogliono crescere
e avvinghiarsi.
Si scottano
durante
l'innesto,
scossi fino alla
radice
dal calore
istintivo.
Legarsi alla ragione
è una noia
peggiore,
i ricordi di
morsi e graffi e carezze
un
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| Cieca, ignoro
i battiti
irregolari,
scarabocchi
infiniti
di una mano
annoiata.
La vita
è questione
di dipendenza.
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| Rompi la seta,
gli dissi,
apri ali
di carta velina
e vola.
E allora perché
rimpiango
il bruco?
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| Cane rabbioso, l'Inferno è niente,
lo stupido teme il fuoco e le fiamme,
i re temono l'oblio e i ricordi,
chi soffre in terra non teme nulla.
Cane rabbioso, l'Inferno è niente
quando guardo i tuoi occhi vuoti
credendoli pieni, e
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| La vita
è una marcia
io tento
di correre.
Chiamo
l'asma
sintomo
di un animo
inquieto,
l'amore
pura
insoddisfazione.
Libertà è un
vortice
nella mia
terra adottiva,
sono le voci
di chi lavora,
sono i canti
della
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| Presi in giro, Catullo,
è quello che siamo:
illusi che amare
sia sinonimo di vivere.
Amiamo noi stessi,
per una volta:
riempiti il bicchiere
di vino dei Castelli,
io brindo con la birra
all'egoismo e alla Suburra!
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| Giro la testa,
il mio urlo
è negli occhi.
Non puoi sentire,
ma i castelli di carte
cadono
anche se nessuno
li vede.
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114 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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